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Le grotte di Gissi

Creato il 27 ottobre 2014 da Altovastese

La grotta del Lupo o di Ottaviano

<<Prima nel sogno, poi nella realtà, mi apparve sulla rupe. Quel lupo che da sempre inseguivo nei sogni si materializzò e da quel giorno ebbi come una vocazione che da allora mi guidò. E’ magica l’energia che mi assale ogni volta che passeggiando nei boschi e tra le rocce selenitiche mi satura l’animo e mi avvolge il corpo e la mente. E’ questo che mi ha ispirato nella creazione di questa associazione ed è sempre quel lupo che mi appare ogni qualvolta le difficoltà mi assalgono e che con saggia maestria mi aiuta a risolvere>>. (A. Ottaviano)

Eccezionali scoperte ipogee

Sono un esploratore solitario e amante della natura che considero la mia casa.

Nel 2011 per caso conosco Renato Pacchione, speleologo esperto con cui decido di condividere una delle scoperte che custodisco gelosamente ma che tuttavia non ho mai esplorato, quella che chiamo “ la grotta del lupo”.

Dopo un primo sopralluogo intuiamo subito che non si tratta di un semplice cunicolo, ma di una vera e propria grotta di Gesso. I rilievi hanno inizio e la grotta viene esplorata e fotografata: si capisce subito l’unicità della scoperta.

E grazie a questa mia segnalazione il paese di Gissi entra a far parte della storia della speleologia, perché possiamo affermare con certezza che questa è stata la prima sistematica ricerca di speleologi e geologi sul territorio di Gissi. Non ce ne sono mai state altre prima in tutta la storia del paese e non si hanno dati sull’esistenza di grotte importanti se non dei “ tradizionali “ rifugi di briganti presenti nei racconti e nelle memorie di ogni paese di montagna.

Frequento un corso di speleologia con lo Speleoclub Chieti a cui devo molto per l’apprendimento delle nozioni base di speleologia e per l’esperienza unica vissuta con un vero Gruppo Speleologico, e inizio a dedicarmi attivamente e quasi esclusivamente alle cavità presenti nel mio territorio.

Alla mia attività esplorativa affianco il Gruppo Grotte e Forre Abruzzo di cui Renato Pacchione è il presidente e il C.A.R.S. – Centro Appenninico Ricerche Sotterranee- dove conosco Errico Orsini, Marta Di Biase e il presidente Cesare Iacovone, tre persone squisite a cui mi sento molto affezionato, ed insieme ci mettiamo al lavoro per portare avanti i rilievi delle numerose cavità.

Le ricerche ed i rilievi vanno avanti e ben presto ci si trova difronte ad una rete di grotte che coprono i territori di Gissi, San Buono e Furci e che costituirà quella che sarà considerata la scoperta delle più importanti grotte di gesso d’Abruzzo e di tutto il centro Italia. La vena del gesso abruzzese infatti attraversa in lungo questo territorio e si estende fino al confine Molisano (Lentella).

Alcune delle cavità individuate ed in fase di rilievo dalle tre Associazioni( I LUPI del GESSO, CARS E GGFA) sono: Grotta del Lupo o di Ottaviano, Grotta del Cristallo, Abisso del Gesso e Grotta dei Briganti( Gissi), Grotta del Tasso e Grotta del Castellaro (San Buono) e Grotta dei Banditi (Furci), ed altre ancora devono attendere.

Le sorprese però non finiscono qui, perché ben presto ci si accorge che alcune delle grotte scoperte si trovano proprio all’interno di un’area S.I.C. denominata Monte Sorbo “Monti dei Frentani“, che grazie alle specie faunistiche presenti nelle grotte diventerà una delle zone Z.P.S. della regione Abruzzo e un S.I.C. facente capo al territorio di Gissi.

I Lupi del Gesso aprono una stretta collaborazione con il Centro ricerche CARS e insieme a un team di biologi, geologi, entomologi, archeologi e naturalisti, tra cui Francesco Pinchera, esperto in chirotteri, intraprendendo una grande ed importante campagna di ricerca allo scopo di approvvigionare informazioni e dati utili alla tutela, valorizzazione e salvaguardia di questo SIC.

Ci si rende subito conto che non siamo difronte a delle grotte di interesse turistico, ma a degli ecosistemi sotterrai “puri“ da ogni punto di vista. Dei veri ecosistemi da preservare e salvaguardare ad ogni costo, degli equilibri delicati da proteggere. L’importanza delle grotte è scientifica.

Mi ritengo fiero della mia scoperta e soddisfatto non solo di aver arricchito il territorio di Gissi di un enorme risorsa, ma anche e soprattutto di aver realizzato il sogno che nutro fin dall’infanzia, trasformare o meglio contribuire a trasformare il territorio di Monte Sorbo in una riserva naturale.

<> commenta Mario Pellegrini <CARS e il CISDAM, hanno potuto raggiungere luoghi unici e nascosti e fare ricerche e scoperte che altrimenti  sarebbero passate inosservate>>.

Tuttavia, al di là dei meriti l’importante è riuscire a fare qualcosa di buono nel mio piccolo paese. La mia colpa adesso è quella di aver violato questo segreto che la natura del nostro territorio custodiva gelosamente da millenni.

Mi sento colpevole di questo e pagherò in prima persona le conseguenze se non riuscirò a proteggere ciò che ho violato.

Nascita dell’Associazione Speleo Archeologica Culturale “I Lupi del Gesso”

Nell’agosto 2013 insieme a due miei compaesani, Nicola Lapenna e Angelo Ciccarone, decido che è arrivato il momento di fondare un’associazione che si dedichi alla salvaguardia dell’ambiente e delle grotte presenti sul territorio. Nasce così l’Associazione Speleo Archeologica Culturale “I Lupi del Gesso“, di cui io sono il Presidente.

Quale animale più rappresentativo di così nobile umilta’ del lupo?

L’associazione è formata da più sezioni che si occupano dei vari aspetti del territorio ed una delle sezioni principali è quella della speleologia. Viene fondato il primo Speleoclub di Gissi e di tutto il Vastese.

Al Team aggiungo un’altra sezione: il C.R.G., Centro Ricerche sui Gessi, supportato dalla Asso Geologi di Chieti- un’associazione di tecnici impegnati in studi  sul carsismo specifico dei gessi- e un Archeoclub, per approfondire da ogni direzione gli studi culturali sul suo territorio.

Lo scopo primario dei Lupi del Gesso è quello di diventare i custodi e guardiani del nostro gesso e del nostro unico e bellissimo territorio. Ognuno in prima persona può contribuire, l’associazione è aperta a tutti coloro che abbiano a cuore la tutela del territorio, non solo delle grotte ma di tutti gli altri tesori che il “gesso” racchiude.

Il paese di Gissi, sorto su una vena di gesso, affonda le proprie radici in questo mito che era considerato dagli antichi abitanti del posto quasi un culto se non un idolo da venerare e proteggere. In pochi si sono davvero resi conto di quanto tutto questo sia stato in realtà ricco di storia , leggenda e talvolta di mito e di come questa caratteristica renda il paese di Gissi unico al mondo.

mail: [email protected]   sito web : www.ilupidelgesso.jimdo.it


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