Le hit dell’estate: “Faccetta nera” e “Meno male Silvio c’è”

I residenti del quartiere “Villaggio Borsalino” di Alessandria si sono abituati alla musica notturna. Qualcuno si è rassegnato alle feste in piscina del mercoledì, con musica fino a notte – sempre nel rispetto del buon senso, s’intende – e ai giri di valzer del fine settimana, quando si sommano le serate con orchestra dal vivo dei vari circoli, tutt’attorno. La musica rimbomba, tiene anche compagnia, ma per chi va a letto con le galline o ha il sonno leggero, meglio mettersi il cuore in pace.

Tutta un’altra musica, l’altra sera, ha destato l’attenzione di qualche abitante insonne: una festa privata, qualche schiamazzo e canzoni varie. Il rumore proveniva sempre da quella parte, tra la piscina, il campo di tiro con l’arco e i circoli. Giovani, probabilmente, in vena di divertimenti. Le hit da discoteca ci sono tutte ma, ad un certo punto, la musica “a palla” è riconoscibile ai più, anche a chi non è aggiornato sui singoli ballabili.
Parte a tutto volume “Faccetta Nera”, canzone propagandistica del 1935 per giustificare il colonialismo all’italiana. Si dice pure che la canzonetta non piacesse neppure tanto a Mussolini. A seguire l’improvvisato dj mixa (si fa per dire) con un’altra canzone… particolare: “Meno male che Silvio c’è”, l’inno del Popolo della Libertà. In entrambe i casi qualche voce si mescola al ritornello, a mo’ di coro.

Goliardata, buontemponi? Per fortuna che la festicciola è finita dopo poco, altrimenti chissà che altri pezzi d’autore avrebbero fatto ascolatare ad un quartiere intero.