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“Le Idi di Marzo”: bigottismo puritano e corruzione politica in USA

Creato il 14 gennaio 2012 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

“Le Idi di Marzo”: bigottismo puritano e corruzione politica in USA

Solo superficialmente il film di Clooney si propone come denuncia della corruzione e del cinismo della politica made in USA. Più in profondità costituisce una dimostrazione di come la morale bigotta statunitense sia, di per sé, una fonte di corruzione politica. La sceneggiatura del film sceglie con cura i propri protagonisti, il meglio che la politica di quel paese possa offrire: un candidato presidente democratico capace di rifiutare i compromessi in nome dei propri ideali, un capo dello staff elettorale fedele ed integerrimo, un giovane addetto stampa capace di resistere alle lusinghe dell’interesse personale. Come può una squadra così composta generare una mostruosa contrapposizione che genererà ogni sorta di bassezze e compromessi politici? Ci riuscirà grazie alla devastante azione della morale nazionale costruita sul puritanesimo. Come conferma uno dei protagonisti quando afferma che un candidato presidente può mentire, compiere ogni altra atrocità, ma non può andare a letto con una stagista del suo staff elettorale. Una furia moralizzatrice distruggerà i protagonisti e la loro capacità di fare buona politica, travolgendoli in un turbine di punizioni e ricatti per sfuggire alle punizioni.

Ognuno rifiuta la sanzione impostagli in quanto è intimamente in disaccordo con la morale che l’ha prodotta, sebbene egli stesso la pratichi per acquisire consenso sociale. Una macroscopica ipocrisia collettiva. E alla fine, l’unico ad essere estromesso dalla politica sarà proprio quello incapace di esercitare ricatti.

“Le Idi di Marzo”: bigottismo puritano e corruzione politica in USA
È importante notare come le punizioni che i protagonisti si infliggono vicendevolmente non mirino a sanzionare le singole colpe, o a prevenirle fattivamente, ma siano genericamente dirette contro l’impurità – intesa come aura del maligno, come stato di assenza di grazia, che avvolge l’individuo, condannandolo nel suo insieme -, senza modulare il grado della pena inflitta per l’infrazione (morale) commessa e precludendo ogni possibilità di redenzione. Gli atteggiamenti sanzionati appartengono tutti alla sfera individuale, che viene tradotta sul piano pubblico senza alcuna intelligenza o mediazione critica. Il tradimento coniugale diviene, nella lettura pubblica, sinonimo dell’attitudine al tradimento degli elettori. L’aspetto distorsivo di tale assunto non risiede nell’aver dato valenza politica ad un’azione privata, ma nell’averne data una sbagliata. Non esiste, evidentemente, nessuna correlazione provata circa l’equivalenza tra il tradimento sentimentale e quello elettorale, essendo invece provatissimo l’assunto contrario che vede molti politici fedelissimi ai propri partner ma infedelissimi verso il popolo. Questa lampante verità può sfuggire solo a chi si lasci accecare da una morale sessuofobica.

Il parossismo moralistico arriva fino al punto di voler punire la titubanza verso la tentazione, disinteressandosi anche della realtà che ha visto prevalere la fedeltà alla squadra sugli interessi personali (come accade al giovane addetto stampa). La pretesa di selezionare un personale politico dotato di una sfera privata ineccepibile (secondo la morale pubblica nazionale)  induce a renderlo ricattabile, poiché la perfezione, e quella puritana in special modo, non è data in questo mondo.

“Le Idi di Marzo”: bigottismo puritano e corruzione politica in USA
Clooney attinge a piene mani dal caso Clinton-Lewinski, cosicché il film non espone un caso limite, non cerca il brivido dell’estremo fantasioso ma, al contrario, dichiara di voler parlare di ciò che è prevalente nella consuetudine, vuole essere un monito per la nazione. Lo fa in modo chiaro, per essere inteso dai cittadini elettori e dai politici, in special modo quelli democratici. Nei cartelli elettorali del suo candidato presidente usa la stessa iconografia utilizzata da Obama, affinché non ci siano dubbi che il suo messaggio politico è rivolto al presente e al futuro.

Pasquale D’Aiello

“Le Idi di Marzo”: bigottismo puritano e corruzione politica in USA
Scritto da il gen 14 2012. Registrato sotto CONTRASTO, RUBRICHE, TAXI DRIVERS CONSIGLIA. Puoi seguire la discussione attraverso RSS 2.0. Puoi lasciare un commento o seguire la discussione

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