
La possibilità, realistica a quanto pare, di poter eseguire una sorta di bricolage genetico è, rispetto alla storia dell'umanità, almeno tanto stravolgente quanto l'invasione dei marziani. Comunismo, fascismo, capitalismo, religioni, mercato, guerre, sono, al confronto, dettagli. Eppure questa notizia ci arriva, miscelata in mezzo a tante altre, attraverso il programma più dissacrante del panorama televisivo italiano: “Le Iene”.
La cultura scientifica media, in pieno evo scientifico, è molto più scadente di quella umanistica: chi sia Dante Alighieri lo sanno più o meno tutti, cosa sia un genoma pochissimi. Al di là delle ovvie (e non per questo meno giuste) angosce etiche che tutti proviamo, solo un'infinitesima percentuale dell'umanità ha gli strumenti culturali per “capire” la portata di questo intervento e giudicarla.
Questa impotenza culturale, in questo momenti, spaventa più degli esperimenti occulti. Frankenstine, racconta Mary Shelley, costruì il suo mostro nel chiuso di un castello.
Quel castello è ancora chiuso...