Dovevo scrivere le mie impressioni sull’ultimo episodio di True Blood, non potevo esimermi da questo compito, ma soprattutto non volevo..dunque …
La quinta stagione, come ho più volte ribadito, l’ho vissuta come se guardarsi un True Blood parallelo, come se il “mio” True Blood, dalla terza stagione in poi avesse preso il bivio “sbagliato” dove proseguire il suo cammino.
Non parlo di qualità della serie, o dell’ottimo lavoro degli attori che prestano i loro volti ai personaggi, svolgono, ma piuttosto di una mancanza di emozione, che mi ha accompagnato per queste due ultime stagioni.
Tirando le somme sulla quinta stagione, ci sarebbe da dividerla in due parti, i primi sei episodi, ed i successivi sei.

I personaggi, e guarda caso non quelli secondari, hanno subito dal settimo episodio in poi un cambio repentino di rotta … Bill è diventato qualcosa di poco affine con il “randagio” che avevamo amato nelle prime due stagioni, ed Eric quasi l'opposto del superbo, fiero e arrogante vichingo che avevamo conosciuto all'inzio.
E’ vero, i personaggi si evolvono, diventano “grandi”, ma anche vero che tutta questa “evoluzione” a volte è spiazzante, e ti porta a chiedere…’ma cosa diavolo sto guardando?’…