Potrebbe esistere una relazione scientifica che lega le infezioni virali contratte dall’organismo con l’invecchiamento cerebrale: è questa la tesi condivisa dai ricercatori della University of Pittsburgh School of Medicine in Pennsylvannia.
Lo studio pubblicato sulla rivista di settore Alzheimer’s Disease and Associated Disorders indvidua un’associazione possibile con le infezioni croniche da herpes genitale, da citomegalovirus o anche da toxoplasma.
Quelli indicati dai ricercatori sono virus molto comuni tra la popolazione, perchè facilmente trasmissibili, e che colpiscono ogni anno milioni e milioni di persone. La ricerca ha confrontato, quindi, la salute congnitiva di 1000 persone anziane con la presenza di infezioni conseguenti al contagio dei virus elencati. Dai dati restituiti dalla studio è emerso che a parità di età o di altri fattori che possono comunque condizionare le capacità mentali di un individuo, i soggetti con un’evidenza di infezione cronica presentavano un maggior declino cognitivo.
L’ipotesi degli scienziati è che il contatto con questi virus nell’organismo vada a scatenare delle reazioni neurotossiche in grado di compromettere le capacità di memoria, ragionamento o apprendimento di una persona e di favorire l’insorgenza di patologie neurodegenerative durante la vecchiaia.