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Le iniziative per i refugees alla Berlinale

Creato il 10 febbraio 2016 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma
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Il Festival di Berlino 2016 al via con una pregevole serie di iniziative destinate a creare consapevolezza a favore del tema Rifugiati. Il governo Tedesco negli ultimi mesi ne ha accolti a migliaia e il flusso non sembra destinato a scemare. Ma alla Berlinale non si è dato spazio solo a parole o gesti simbolici, molti invece sono gli atti pratici e realissimi a beneficio della crescente comunità di rifugiati di stanza nella capitale promossi dal Festival e dai suoi sponsor.

Riportiamo uno stralcio del comunicato stampa diffuso dall’organizzazione:

“Quando il Festival Internazionale del Cinema di Berlino venne lanciato 66 anni fa, c’erano milioni di profughi tedeschi e altrettanti sfollati traumatizzati in tutta Europa. Il festival ha voluto da sempre essere un’occasione per favorire la comprensione, la tolleranza e l’accettazione. Dalla sua nascita, la Berlinale è sempre stata sensibile agli eventi e fenomeni in corso nella società – non solo con il programma dei propri film, ma anche con molte attività complementari.

L’anno scorso 79,034 persone hanno cercato rifugio nella capitale tedesca (fonte: Dipartimento della Sanità e dei Servizi Sociali della città di Berlino). Questi uomini e donne venivano da Siria, Afghanistan, Iran, Eritrea e molte altre regioni di crisi in tutto il mondo. Come festa pubblica e uno degli eventi annuali più importanti della città, la Berlinale sente la responsabilità di fare la sua parte per la cultura di Benvenuto che contraddistingue Berlino.

Per molti anni la Berlinale ha promosso la partecipazione alla vita culturale per le persone socialmente svantaggiate, offrendo loro biglietti con uno sconto del 50 per cento, oltre a rendere una quota di biglietti gratuiti disponibili per gli individui a basso reddito, un’iniziativa gestita congiuntamente con l’associazione no-profit KulturLeben Berlino. Quest’anno il Festival ha aggiunto diversi progetti rivolti in ​​particolare ad aiutare i rifugiati.

La Berlinale invita i suoi ospiti e il pubblico a fare una donazione all’associazione non-profit Behandlungszentrum für Folteropfer e.V. (il Centro Berlinese per vittime di Tortura), che fornisce supporto per coloro traumatizzati da tortura, guerra, migrazione e persecuzione. Ogni anno, il Bzfo aiuta più di 500 persone. Il denaro raccolto nelle scatole di donazione poste intorno ai luoghi del Festival e durante lo speciale “donation betterplace.org drive”, sarà utilizzato principalmente per le iniziative volte ad aiutare i rifugiati a integrarsi nella società, come ad esempio un cineforum di film in lingua o corsi di tedesco, oltre a fornire interpreti per la terapia e sessioni di consulenza.

Inoltre, l’iniziativa “visita al cinema con sponsor” ha chiesto a programmi di aiuto dei rifugiati non-profit di Berlino di nominare dei volontari che desiderano accompagnare un rifugiato ad una proiezione. Lo scopo del progetto è quello di contribuire a potenziare conoscenze e frequentazioni già esistenti e promuovere lo scambio culturale. La Berlinale ha anche aderito con il BBZ Beratungs- und Betreuungszentrum für junge Flüchtlinge und Migranten (centro di supporto per i giovani rifugiati e migranti) ad un progetto per offrire una possibilità a dieci o venti rifugiati di trascorrere del tempo in varie aree del dietro le quinte o negli uffici del Festival.

Anche quest’anno, alcune delle Welcome Classes (classi scolastiche per i Rifugiati) parteciperanno al progetto Scuola che la sezione Generation del Festival ha condotto per gli ultimi dieci anni in collaborazione con Vision Kino. L’obiettivo del progetto è quello di coinvolgere i bambini e i giovani nel dialogo con i media.

Come parte dell’iniziativa street food della sezione Culinary Cinema, il top chef sardo Roberto Petza affiancherà i rifugiati del gruppo “Über den Tellerrand kochen” per servire delle pietanze della cucina mediterranea a bordo di un camioncino itinerante.

La Berlinale chiede infine ai suoi ospiti e al pubblico di donare, per quanto possibile, alle organizzazioni che aiutano i rifugiati con le loro esigenze quotidiane, per esempio con la ricerca di un alloggio a breve o a lungo termine (si vedano i siti: place4refugees.de, fluechtlinge-willkommen.de, fluechtlingwillkommen.de, tra altri).

Stefania Paolini



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