Un recente studio condotto da Converseon, social media agency statunitense, ha rivelato che i Social Media consentono ai brand di avere con i propri utenti di riferimento interazioni più positive. Tra i social media, Twitter è quello che permette ai brand di avere conversazioni più positive di quelle che avvengono invece su Facebook
Di fronte a questo recente studio di Converseon, social media agency statunitense, non si può non fare riferimento ad uno dei capisaldi del marketing contemporaneo che caratterizza il Social Media Marketing. E cioè che
I Mercati sono Conversazioni (Cluetrain Manifesto, 1-6, ed. 1999)
Un assioma che si ritrova pienamente in questa ricerca che ha analizzato, nei primi tre mesi di quest’anno, 2.500 interazioni con 20 brands leader di mercato a livello globale. Abbiamo sempre sostenuto che le conversazioni, il modo di entrare in contatto coi i propri utenti di riferimento, sia sui Social Media il passaggio fondamentale sui cui poggia l’intera strategia. Certo, non è facile e conosciamo bene quali siano le difficoltà che le aziende incontrano nell’aprirsi al proprio pubblico di riferimento, e sappiamo anche che spesso sono i grandi marchi che meglio riescono da questo punto di vista. Ma, detto questo, lo studio si rivela comunque interessante e offre spunti e indicazioni importanti, per i marketers, ossia coloro i quali sono chiamati a organizzare e a mettere in pratica le strategie, e anche per i brand stessi, grandi e piccoli che siano.
Lo studio, in sostanza, rivela che il 55% delle interazioni su Twitter hanno un carattere positivo, mentre il 25% è neutro e il 20% sono negative. Mentre su Facebook le interazioni positive sono di meno, cioè il 49%, quelle neutre sono il 32% e quelle negative sono, anche qui, il 20%. Google+ si piazza nel mezzo, infatti le interazioni positive sono il 53%, quindi 2 punti percentuali in meno da Twitter, quelle neutre sono il 29% e quelle negative sono il 18%, il dato più basso tra i tre principali social network. In basso il grafico realizzato da eMarketer e dedicato alla ricerca.
Da notare che le conversazioni tendono ad essere positive o neutrali e solo un quinto di esse tende ad essere negativo.
Quindi questo studio ci rivela un dato importante e cioè che i brand sui Social Media devono aprirsi alle conversazioni con i propri utenti, affrontare i dibattiti sulle varie piattaforme, senza mai snobbarli, anzi. Questi stessi momenti di conversazioni sono per definizione, momenti di crescita e di miglioramento per le aziende. E i dati positivi sulle interazioni ne sono la chiara dimostrazione. Certo, di errori se ne commettono e sono sotto gli occhi di tutti, ma se non ci si apre fino in fondo, allora il rischio di sbagliare è sempre dietro l’angolo.
Allora, che ne pensate di questa ricerca? Quali sono state le vostre esperienze in questi senso? Raccontatecelo!