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Le interviste: Macrina Mirti

Creato il 13 ottobre 2014 da Babetteleggepervoi

Macrina Mirti insegna italiano e storia nella scuola superiore. È specializzata nella didattica dell'italiano come lingua seconda e ha partecipato a moltissimi progetti per l'insegnamento dell'italiano ai ragazzi stranieri. 
Nel tempo libero dalla famiglia e dal lavoro, si occupa di gatti, che sono la sua grande passione. Ama i libri, il cinema d'autore e la cucina vegetariana. Le piace l'horror, ma non riesce a pubblicarlo. Preferisce dedicarsi alle storie d'amore: ne sta vivendo una splendida da ventotto anni.

In occasione della lettura dei racconti storici “Le ragioni del cuore” e “Il canto del cuore”, pubblicati da Delos Digital nella Collana “Passioni Romantiche”, ho intervistato Macrina Mirti che ha cortesemente risposto a tutte le mie domande.


Le interviste: Macrina Mirti

QUANDO HAI COMINCIATO A SCRIVERE? IN QUALE OCCASIONE? PERCHE’?Ho cominciato a scrivere da ragazzina, in collegio, dove ero finita dopo la morte di mia madre. Leggevo e scrivevo di nascosto, perché era proibito fare qualsiasi cosa che non riguardasse i compiti e lo studio. Spesso mi alzavo di notte, quando tutte nella camerata dormivano, e me ne andavo in bagno, mi ci chiudevo, leggevo o scrivevo storie. Un paio di volte sono stata beccata e punita. Sono ricordi che avevo rimosso dalla memoria, ma che un po’ alla volta stanno tornando a galla.
CHE GENERI TRATTI OLTRE AL ROMANCE STORICO?L’horror e il soprannaturale. Adoro le storie di fantasmi. Da piccola, in collegio, di notte, queste storie mi terrorizzavano. Scriverle, per me rappresenta una catarsi. Peccato che nessuno le voglia pubblicare. Scrivo anche crime. Dovrei uscire con un racconto nerissimo per la collana Crime della Delos, ma ancora non so quando.
COME, DOVE SCRIVI?Scrivo quando mi viene l’ispirazione. In genere, tutto ha inizio con un’idea che comincia a frullarmi in testa e non mi fa dormire la notte. Sento il bisogno impellente di appuntarla da qualche parte. Così, ho un cassetto della mia scrivania pieno zeppo di foglietti scribacchiati frettolosamente. Ogni tanto, quando sono in vena di fare pulizia, apro il cassetto e li riguardo uno per uno. Molti li butto via. Qualcuno, invece, lo tengo e lo covo, come fa la gallina con le uova finché non si schiudono. 
QUANTE ORE (IN MEDIA) DEDICHI ALLA SCRITTURA NEL CORSO DELLA SETTIMANA?Dipende. Scrivo moltissimo quando non lavoro: l’estate e durante le vacanze di Natale. Per il resto dell’anno, sono poco creativa. Posso ricopiare, editare, sistemare cose che ho scritto durante l’estate. Se sono presa da famiglia e lavoro, l’ispirazione latita.
PROGETTI PER IL FUTURO, OLTRE AL CRIME PER DELOS?Un racconto molto lungo (quasi un romanzo) per Senza Sfumature e due romanzi horror (ma molto horror) che dovrei trovare il coraggio di pubblicare. Sono ambientati in convento. Monache e fantasmi a piene mani. Scriverli è stato liberatorio. Vedremo.
UN PO’ DI NOTIZIE PROFESSIONALI E PERSONALI.Macrina Mirti, come forse molte di voi hanno capito, è uno pseudonimo. Macrina è il diminutivo con cui mi chiamava mia madre quando ero piccola. Mirti è un nome d’arte. Lo uso perché mi guadagno da vivere insegnando. I genitori dei miei studenti non gradirebbero una prof che scrive romanzi erotici. Il mio lavoro mi piace e m’impegna molto. Per anni sono stata un’insegnante iperattiva e ho anche ricoperto incarichi di una certa importanza sia a livello provinciale che regionale. Poi ho detto basta. Il gioco non vale la candela. Purtroppo. Vivo con mio marito e i nostri due gatti in una piccola città nel cuore dell’Appennino centrale. Per passione faccio la gattara. Da alcuni anni, infatti, mi occupo di una colonia felina. Gli animali soli hanno molto bisogno di aiuto e il loro affetto mi ricambia di tutti i piccoli sacrifici che faccio per dar loro una mano.

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