Se dietro ogni grande uomo c'è sempre una grande donna, allora il "Piccolo dizionario delle donne italiane" (242 pagg., ed. Mursia 2013, 15 €) diventerà sicuramente un best seller.
Scritto da Emanuela Bruni, direttore dell'Ufficio Stampa della Presidenza del Consiglio dei Ministri, infatti, il libro descrive in 70 parole quelli che sono stati e sono tuttora i diritti e i doveri del gentil sesso nel nostro Paese.
Dalla A di "aborto" alla "Z" di "zitella", infatti, passando per i divertenti aneddoti che riguardano la Contessa di Castiglione e Nilde Iotti (rispettivamente l'intrigante femme fatale del Risorgimento italiano e la prima donna a ricoprire la carica di Presidente della Camera dei Deputati, ndr), vengono riproposte le azioni e le biografie di quelle donne che hanno fatto la storia dell'Italia.
Curiosità più note, come il fatto che la politica piemontese Emma Bonino ha sfilato in un corteo del Movimento Femminista durante gli anni '70, lottando in prima fila per la legge 194 sull'aborto (entrata in vigore solo nel 1978, ndr), si alterano a quelle più sconosciute e stuzzicanti.
Come non ricordare, ad esempio, la polemica legata ai tacchi alti, indossati per la prima volta da Caterina De' Medici nel 1533 in occasione del suo matrimonio, o il primo costume da bagno, che in Europa viene sfoggiato nel 1824 dalla contessa Carolina di Berry, figlia del re delle Due Sicilie Francesco I.
Politica, moda, cultura: le first ladies italiane hanno saputo distinguersi in tutti i campi, come testimoniato, tra le altre, da suor Francesca Cabrini che, per l'impegno dimostrato nell'aiutare donne e bambini americani, vanta di una strada a New York con il suo nome, e da Cristina Trivulzio di Belgioioso, la patriota giornalista e scrittrice che ha partecipato attivamente al Risorgimento, riuscendo a convincere un battaglione di ben 300 uomini del Meridione ad andare a combattere.
Donne, queste, con "2 palle così", come le descriverebbe la grande cantante romagnola Laura Pausini, ammirandone la vita anticonformista e condividendone lo straordinario spirito di iniziativa. Come non ricordare, infatti, la sua grinta nell'organizzare, nel 2009, in mega concerto a San Siro "Amiche per l'Abruzzo", insieme a Giorgia, Elisa, Fiorella Mannoia e Gianna Nannini?
Donne alla ribalta, esattamente come Elena Cornaro, che nel 1678, diventando dottoressa in filosofia, si portò a casa il titolo di prima donna laureata al mondo.