Ebbene sì, dopo giorni, ma che dico giorni, dopo ANNI di tentennamenti, ho finalmente preso in mano le redini della mia vita deciso di togliermi questo bavaglio dalla bocca e di scrivere il post definitivo che mi porterà soldi e successo in gabbia. Spero tanto che il Signor Ponza abbia chiamato gli avvocati di Amanda Knox, perché signori miei, oggi qui non le manderemo a dire.
È infatti arrivato il momento di stilare la classifica definitiva delle più fenomenali leggende metropolitane che riguardano il mondo delle celebrità. Il nostro amico Dizionario Garzanti definisce così la "LEGGENDA METROPOLITANA": una notizia inventata o che amplifica un fatto realmente accaduto e, passando di bocca in bocca, si accredita come vera. Questo per dire che tutto ciò che seguirà sono dicerie, leggende appunto, ASSOLUTAMENTE NON VERE, ma forse proprio per questo, in grado di ritagliarsi un posto speciale all'interno della cultura pop-trash che tanto ci manda ai pazzi. Insomma, sta premessa per dire che io IN GABBIA NON CI VADO.
In rigoroso ordine di favolosità della leggenda (the one and only bigfootometro), ecco la nostra classifica:
7. Gianni Morandi coprofago
Iniziamo ovviamente dalle basi, e me lo dovete concedere: da cultore di 2 Girls 1 Cup, è onestamente una delle urban legends più divertenti e ICONIC che il nostro paese abbia mai prodotto (dopo i 100mila posti di lavoro di Silvio, ovviamente). Com'è come non è, anche solo immaginare le scorpacciate del Gianni nazionale, così voracemente abbracciato a un Ideal Standard, mi provoca tanta felicità. La leggenda nasce sul finire degli anni '90, quando per una piccola colica intestinale, l'ugola di Monghidoro finì al pronto soccorso: DICHENO che proprio in questa sede gli esami rivelarono la presenza di batteri fecali all'interno del tratto digerente. Vero? Falso? Nessuno lo sa, ma poco importa: in quel momento la cultura pop italiana cambiò per sempre.
Voto leggenda: 1 Bigfoot su 5
6. Cristina D'Avena e il sesso
Sarà perché siamo sempre stati abituati a considerarla la fatina della nostra infanzia, ma è davvero dura immaginare Cristina D'Avena commettere atti impuri dentro e fuori la camera da letto. Eppure le malelingue che circondano la cantante di " Memole è il nome mio" vogliono CriCri una vera pantera della materassa, anzi di più: una ninfomane insaziabile e spregiudicata dedita solamente al sesso più bollente. Ma non solo: nel gran calderone delle leggende metropolitane si parla anche di Cristina D'Avena trans e amante ufficiosa della paroliera Valeri Manera, praticamente la mafia lesbo dei cartoni animati. Che voglia di video su YouTube " 10 minuti di Filodrama che urla TOP ".
Voto leggenda: 2 Bigfoot su 5
5. Le sexy avventure di Piersilvio Berlusconi
Poteva la royal family italiana essere immune al fascino della leggenda metropolitana? Ovvio che no. E se le cene eleganti di papà Silvio hanno oltrepassato lo status di leggenda diventando realtà, per Piersilvio invece si narrano ancora parecchie cose in quel di Milano. Leggenda vuole che il bel marito della Toffanin sia il Christian Grey di Milano Due e che abbia un attico in centro a Milano che utilizza come alcova privata per i suoi incontri über-hot: l'affollata agenda dell'imprenditore comprende numerosi calciatori del Milan, tra cui anche Andriy Shevchenko, che nel corso degli anni è diventata un po' la favorita del principe. Si vocifera che tra i numeri in rubrica non manchino nemmeno quelli di Raoul Bova e Gabriel Garko.
Voto leggenda: 2 Bigfoot su 5
4. Richard Gere e i criceti
Torniamo in ambito ospedaliero per risalire alle origini di una leggenda che, francamente, mi piega come un giunco con il maestrale. All'inizio degli anni '90, Pretty Woman era il più grande film sulla faccia della Terra, e le sue star i più grandi e pagati attori viventi. Secondo voi le invidiose come noi potevano tollerare un tale successo? Ovviamente no. Leggenda narra che il buon Richard Gere venne ricoverato in ospedale a causa delle dolorose conseguenze di una pratica sessuale nota come gerbilling (resa poi immortale da Broken Girl, uno dei più grandi capolavori di Immanuel Casto), che consiste nell'inserimento di un criceto, o altro analogo roditore, nel proprio orifizio preferito. Praticamente fai un burrito di criceti e te lo infili dentro. Ti piace bionda? Ti piace mora? Ti piace piccolo, peloso e con le guance capienti? Ma soprattutto: chi siamo noi per giudicare?
Voto leggenda: 3 Bigfoot su 5
3. Karina Cascella e il vibratore
Avete presente quando alle medie i bulli vi prendevano in giro dicendo a tutti che avevate pezzi di wurstel incastrati dentro? No? Strano. Comunque, una cosa simile è successa, o almeno così vuole la leggenda, anche alla regina del melodramma Karina Cascella: sul finire degli anni 2000 si iniziò a raccontare di un ricovero d'urgenza della nostra Talpa preferita, giunta in ospedale insieme all'allora fidanzato Salvatore Angelucci. Causa del ricovero un vibratore incastrato, che scivolò nel pertugio come un salame in un corridoio saponato: la vicenda non fu mai chiarita del tutto, ma il chiacchiericcio (probabilmente messo in giro da quell'arpia della Paola Frizziero) divenne presto leggenda e simbolo di quella Golden Age dell'intrattenimento televisivo generalista che non ritornerà mai più.
Voto leggenda: 3 Bigfoot su 5
2. Maria, Paola, Gianni e Maurizio
Entriamo qui in un campo minato che ci rivediamo tutti nei Campi Elisi. Di leggendarie storie d'amore e sesso nel mondo VIP ce ne sono così tante che potremmo riempire una Treccani intera: da Fabrizio Frizzi e Max Biaggi (con furente Dalla Chiesa) a Del Piero e Raoul Bova (ancora lui, sempre che ritorna...). Ma tra tutte, quella che sicuramente spicca per favolosità è la liaison pornographique tra Maria De Filippi e la pazzesca Paola Barale ai tempi di Buona Domenica. Esistono qui due versioni della leggenda e tocca a noi prendere una posizione. La prima versione della storia vede Maria e Paola amanti furibonde con Maurizio totally voyeur connivente bisex; la seconda versione, ben più articolata, vuole invece che la coppia lesbo sia stata scoperta in flagrante da Maurizio, che furibondo ha fatto terra bruciata intorno a Paola, presto cacciata da Mediaset e quindi fuori dal giro che conta. Esiliata a Milano insieme al marito Gianni Sperti, i due caddero presto in disgrazia. Dopo qualche mese il Gianni si ritrovò solo e senza lavoro (proprio a Milano Paola conobbe Raz): ecco allora che Maria, per riparare al danno fatto nella vita del ballerino, lo convocò ad Amici e U&D. Il resto è storia. Vera o finta che sia, voglio subito una fiction di Hallmark.
Voto leggenda: 4 Bigfoot su 5
1. Luisa Corna, Umberto Bossi e l'ictus
Chiudiamo la nostra chart parlando un po' di politica, perché le leggende metropolitane trovano terreno fertile anche e soprattutto a Montecitorio. Dovete sapere infatti che prima dell'avvento di Matteo Salvini, la Lega Nord era un partito serio e rispettabile, perfettamente rappresentato da quel motto, "La Lega ce l'ha duro", che ha trasformato irrimediabilmente le nostre adolescenze. Com'è come non è, il suo leader maximo Umberto Bossi è al centro di una leggenda che crepo solo se ci penso (e per un soffio non ci crepò pure lui). Praticamente all'alba dell'11 marzo 2004, il Senatùr venne ricoverato in ospedale in seguito a un ictus: le favole narrano che a provocare tale colpo apoplettico fu una notte rovente con Queen Luisa Corna, all'epoca la starlette di punta della televisione italiana nonché stella nascente della musica nonché a questo punto anche succhia-anime peggio di un Dissennatore. Purtroppo questa diceria causò la fine della carriera della nostra amica, che nonostante le ripetute smentite, non riuscì più a riprendersi.
Voto leggenda: 5 Bigfoot su 5
E voi? Conoscete altre leggende metropolitane degne di nota? Mi raccomando, si parla di leggende, quindi niente cose vere tipo De Sica e Cont... no vabbè niente.
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