La macchina entrò nel vialetto al crepuscolo e si fermò.
La donna scese sotto i giganteschi alberi neri,
andò in giardino e sentì che c’era qualcuno,
qualcuno furioso. Gli alberi erano inzuppati di oscurità
e i germogli cacciavano fuori i loro coltelli.
Rimase fuori del suo giardino
e vide come i fusti flettevano i loro muscoli
e tutto l’appezzamento sembrava una tomba
dalla quale qualcuno stava tentando di uscire.
All’improvviso
sentì alzarsi un’ombra enorme
e correre via – la sua mano andò al collo
bianca come una radice.
Lei fu casa, poi.
Questo era il suo luogo, quello fra tutti gli altri
dove aveva paura di camminare, dove c’era sempre qualcuno
arrivato prima, che lo occupava contro di lei
ad ogni costo.