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Le letture della Fenice: RECENSIONE - Albion di Bianca Marconero

Creato il 07 dicembre 2013 da Lafenice
Buongiorno a tutti amici ed amiche books addicted!
Oggi voglio parlarvi di un libro letto ormai tanto tempo fa (più di due mesi) ma che, fino a questo momento, non ho recensito. Anzi, approfitto del post per scusarmi pubblicamente per il ritardo!
Ad ogni modo direi che, dopo tanto, è giunto il momento di farlo.. non credete?
Le letture della Fenice: RECENSIONE - Albion di Bianca Marconero Albion di Bianca Marconero Limited Edition Books pagg. 400 prezzo: 14,90€
Cresciuto senza madre, e dopo aver perduto il fratello maggiore – morto in circostanze misteriose –, nel giorno del funerale dell’amatissimo nonno, Marco Cinquedraghi riceve la notizia che gli cambierà la vita: deve lasciare Roma e partire per la Svizzera. È infatti giunto il momento di iscriversi all’Albion College, la scuola in cui, da sempre, si diplomano i membri della sua famiglia. Ma il blasonato collegio riserva molte sorprese. Tra duelli di spade e lezioni di filologia romanza, mistici poteri che riaffiorano e verità sepolte dal tempo che riemergono, Marco scoprirà il valore dell’amicizia e capirà che l’amore, quello vero, non si ottiene senza sacrificio. Nelle trame ordite dal più grande dei maghi e nell’eco di un amore indimenticabile si ridestano legami immortali, scritti nel sangue. Fino all’epilogo, tra le mura di un’antica abbazia, dove Marco conoscerà la strada che le stelle hanno in serbo per lui. Il destino di un re il cui nome è leggenda. 
Sotto molti punti di vista, per quanto Albion sia un libro sicuramente ben scritto e tendenzialmente scorrevole e piacevole, non porta quella ventata d'aria fresca che mi sarei aspettata inizialmente.  Iniziamo con il personaggio di Marco, il protagonista di questo romanzo. Bello e dannato, fragile e sofferente, nasconde la propria anima, il proprio vero io dietro ad un muro di ostilità e ribellione. Ma ad Albion, complice il piano che il destino ha in serbo per lui ed alcuni incontri "significativi" (voglio evitare spoiler), riuscirà ad aprirsi ed a mostrare il suo vero io, fatto di arroganza e determinazione ma anche di dolcezza e di profondo senso dell'amicizia che lo fa ben volere dagli altri.  Per quanto lo sviluppo della storia abbia, sicuramente, un sapore differente dalle altre lette fino a questo momento, la caratterizzazione di questo personaggio è già sentita, già sperimentata, già letta. E' una sorta di cliché del mondo "fantasy/YA" letterario:  età - fine adolescenza aspetto fisico - assolutamente magnifico carattere - problematico. in molti casi ha perso persone care e sfoga la sua rabbia chiudendosi a riccio con gli altri e dimostrando un carattere aggressivo. in altri casi, invece, è semplicemente tenebroso perché.. vuole essere così. Poi, però, si innamora e.. diventa un cucciolone come tutti gli altri. ruolo - è tendenzialmente il leader, ammirato, odiato, desiderato ed osteggiato. In pochi, comunque, hanno il suo fascino. Non mi stupisce il fatto di trovare un personaggio fatto così, insomma: potremmo definirla una sorta di caratteristica del genere, qualcosa di cui, evidentemente, non si riesce a fare a meno. Quello che più mi colpisce negativamente, proprio come lettrice appassionata, è il fatto che, col passare del tempo, queste "situazioni caratterizzanti" finiscono per allontanare il lettore dal genere. Quale attrattiva può avere un libro o un lettore se, una volta letto uno, sai in partenza di averli letti tutti? In casi come Albion è davvero un peccato: perché l'autrice ha talento, ha la capacità di rendere scorrevole la narrazione senza alleggerirla troppo, senza renderla superficiale. racconta preservando la magia di quel raccontare: il problema è la storia. Se non fosse per il parallelo con re Artù, sarebbe l'ennesimo romanzo ambientato in una scuola, con protagonisti adolescenti, con i loro drammi e con le loro vite vissute tra amori totalizzanti e amicizie inaffondabili.  Tutto molto piacevole, scorrevole, d'intrattenimento: ma una volta concluso il libro, una volta letta l'ultima pagina, cosa rimane?
Quindi, è giunto il momento del parere finale: Albion è una buona lettura d'evasione e d'intrattenimento, davvero molto carino nella forma e con alcuni piccoli stereotipi nella sostanza.  Romanzo epico? Memorabile? purtroppo no, per i motivi di cui sopra.
Voto: 2 mele (e mezzo!)

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