Le letture della Fenice - RECENSIONE: Ascend di Amanda Hocking

Creato il 11 settembre 2012 da Lafenice

Ascend Amanda Hocking Ed. Tor (lingua inglese) uscita Italia - ?
ATTENZIONE - Contiene SPOILER
Per quanto Switched, primo capitolo della Trilogia Trylle mi colpì positivamente, per quanto Torn, secondo capitolo di questa saga mi lasciò interdetta (e molto annoiata). Come vi dissi anche qui, oltre a trovare la storia un tantino troppo scontata e troppo, troppo, young, non apprezzavo neppure la traduzione italiana, poco corretta e un tantino difficile da leggere.  Per questo mi promisi di concludere questa serie in lingua originale: volevo capire se il mio problema con questa serie era dovuto alla traduzione o direttamente alla Hocking. Chiusa l'ultima pagina ho compreso: derivava da entrambi.
Considero Ascend, una buona conclusione per questa trilogia: nulla di esaltante ma nemmeno raccapricciante come pensavo inizialmente.
Dal punto di vista strutturale, non ho trovato molta differenza tra Torn e questo ultimo capitolo. Non ne comprendo il motivo, ma la Hocking ha la tendenza a concentrare l'azione ed il movimento nell'ultima parte dei suoi libri, condannando i primi capitoli a diventare non soltanto noiosi, ma perfettamente inutili. Potrei definirli come "una grande preparazione" a ciò che dovrà venire in seguito, una sorta di "aspettiamo che accada qualcosa di gustoso" che non si sposa minimamente con la mia poca pazienza. Insomma: ogni pagina di qualsivoglia libro dovrebbe spingerti a leggere quella seguente, incatenandoti ad una storia che non vuoi - e non puoi - smettere di "vivere". I primi sette capitoli, più o meno, di questo libro, invece, ispirano il sentimento contrario: ti urlano "basta leggere, vai a fare qualcos'altro!", per poi spararti nel finale un colpo di scena dietro l'altro in grado di lasciarti alquanto "spaventata".  Poco equilibrio quindi, uno dei maggiori - e più irritanti - problemi.
I personaggi, hanno un non so che di già sentito che può impressionare negativamente i lettori meno disponibili al genere YA.  Wendy, la protagonista, è oltremodo irritante: martire instancabile e vittima cronica, riuscirà a trovare un pò di pace soltanto tra le braccia del suo amore - quello vero, fisico, passionale.. rullo di tamburi.. il principe Vittra, Loki - per poi ripiombare nuovamente nell'autocommiserazione e nel rimorso, per aver tradito il marito gay che, per questioni di stato, è stata costretta a sposare, Tove. "Che fine ha fatto Finn?", il grande ed inaffondabile amore di Wendy, vi chiederete voi. Dopo un breve e fugace incontro iniziale sparisce, incapace di stare accanto alla donna che ama.. per poi essere brutalmente messo fuori gioco verso la fine del romanzo, quando i sentimenti di Wendy per il tenebroso Loki vengono allo scoperto, e noi comprendiamo che lei di Finn non vuole saperne più nulla. Per quanto, devo ammetterlo, ho gioito a seguito della scelta della protagonista, Loki è senza dubbio uno dei personaggi che preferisco di più in questa trilogia, avrei preferito che quello che con Switched veniva presentato come "il grande amore del secolo" tra Wendy ed il suo Cercatore, fosse liquidato in modo più lento, magari attraverso momenti di introspezione della protagonista, attraverso una più attenta analisi della situazione.  Dopotutto, è questo che noi lettori vogliamo da uno scrittore: essere guidati alla scoperta del mondo che ha creato, non trovarci senza preparazione davanti ad uno scenario già deciso.
La storia d'amore tra Wendy e Loki è sicuramente una delle cose che ho preferito in questo libro. Forse perché, come ho già detto, Loki è uno dei miei personaggi favoriti, forse perché parla direttamente ad una romanticona come la sottoscritta, ad ogni modo l'ho trovata divertente e appassionante, per quanto troppo veloce nel suo sviluppo. 
E' giunto quindi il momento di una valutazione, prima su questo libro, poi sulla trilogia in generale. Oggettivamente parlando, non è un libro che merita più di due mele, per i motivi elencati qui sopra. Decido comunque di dargliene due e mezzo perché la love story tra Wendy e Loki mi è piaciuta! Per quanto riguarda la trilogia nel suo complesso, invece, mi limito ad un due e mezzo: non porta nulla di nuovo, soltanto qualche debole sorriso che non durerà molto a lungo. Che peccato!
Trylle Trilogy:  Switched  Torn Ascend

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