Le notti di Ethan sono tormentate da strani sogni che hanno per protagonista una misteriosa e bellissima ragazza. Un giorno, nel cortile della scuola, Ethan se la trova davanti. È Lena Duchannes, “la ragazza nuova” appena arrivata in città, nipote di Macon Ravenwood, il vecchio eremita pazzo che vive ai confini di Gatlin. Lena è diversa da qualsiasi ragazza Ethan abbia mai incontrato, talmente diversa che a scuola viene subito emarginata. Solo lui, assecondando l'inspiegabile connessione che sembra legarli, la avvicina e se ne innamora perdutamente. Ma Lena nasconde un segreto: la terribile maledizione che da generazioni perseguita la sua famiglia e che si compirà il giorno del suo sedicesimo compleanno.
Libro semplice – quantomeno nella struttura – e non del tutto privo di carenze, quello firmato Stohl/Garcia, La Sedicesima Luna, incipit di una storia ad ogni modo fresca ed attraente.
La voce narrante è interna alla storia e mostra un punto di vista del tutto innovativo, per questo tipo di genere letterario. Crolla uno dei grandi topoi della storia del YA – ragazzina insicura che arriva in una nuova scuola e si innamora del bello impossibile – lasciando spazio ad un nuovo tipo di vero protagonista: un “normalissimo” ragazzo dall'anima gentile e combattiva, Ethan. La voce narrante da un focus totalmente nuovo a tutta la storia: perde importanza la figura di Lena (l'altra protagonista, l'innamorata di Ethan) con le sue straordinarie abilità, acquista enorme rilievo il rapporto vissuto insieme ed il modo in cui Ethan affronta un mondo, come quello magico, totalmente differente dal proprio. Attraverso la chiave “sentimentale”, poi, Ethan diventa l'unico portatore di equilibrio nel romanzo: per quanto privo di poteri – almeno per quanto concerne la sua vita al di là di Lena – rappresenta la razionalità e la positività, contrapposti alla violenta negatività di Lena, che da per “già scritto” il proprio destino. È come se la parte più importante non fosse la magia ma la normalità – spero che la serie continui su questa linea. I personaggi risultano essere interessanti e ben caratterizzati dal punto di vista psicologico. L'ansia di Lena per il suo destino – probabilmente infausto – traspare da ogni pagina, compensata dalla positività e dalla forza di Ethan, il vero portatore di equilibrio, la parte forte ed inaffondabile di questa coppia letteraria. Un rapporto, quello tra i due protagonisti di cui sopra, molto “maturo” – almeno in questo senso – dove la forza non è tanto quella fisica, ma quella psicologica di chi non ha paura di combattere contro il mondo intero, quando animato da ideali quali la giustizia e l'amore. Un altro personaggio degno di nota è il cane Boo: gli occhi di Macon, la guardia del corpo di Lena che piano piano supera la diffidenza nei confronti di Ethan e lo lascia “entrare in famiglia”.
SPOILER _ NON LEGGETE QUESTA PARTE SE NON AVETE LETTO IL LIBRO Non ho compreso la fine di un altro personaggio importante di questo libro, Macon. La sua morte è arrivata troppo velocemente e senza una vera spiegazione. Ha sicuramente compromesso la psicologia di Lena, “responsabile” di quanto è accaduto, e, per capire fino in fondo queste implicazioni, sarà necessario aspettare di leggere il seguito ma, per un personaggio di questa importanza, avrei preferito fosse spesa qualche parola in più, un'azione più strutturata ed uno svolgimento un tantino più ricco. Posto così, diventa un avvenimento difficile da digerire. FINE SPOILER
Il ritmo, in linea con la maggioranza di YA fin ora letti, è veloce ed incalzante. Le locations create dalle autrici, misteriose e magiche, sono un altro grande punto di forza di questo libro: come non citare la favoloso Magione Ravenwood, intrisa di magia e di antica eleganza!
Che dire: un buon libro. La storia così presentata mi ha molto incuriosito, portandomi a sperare di leggere molto presto il seguito!
Voto: 4 mele!