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le letture della Fenice: RECENSIONE - Green - speciale Kerstin Gier#5

Creato il 24 febbraio 2012 da Lafenice
 

le letture della Fenice: RECENSIONE - Green - speciale Kerstin Gier#5

la cover


ATTENZIONE – SPOILER(a vostro rischio e pericolo procedere con la lettura: e non dite che non ve lo avevo detto)
Il capitolo conclusivo di una saga di successo come “la trilogia delle gemme” della Gier genera un'aspettativa non indifferente nel lettore che, attraverso i primi capitoli (Red e Blue) ha imparato ad amare, apprezzare e conoscere i protagonisti della storia. Credo sia difficile, però, anche per lo stesso autore: insomma, dopo due libri come Red e Blue è necessario dimostrarsi nuovamente all'altezza. La domanda quindi è.. Green è all'altezza dei precedenti capitoli?
La magia che mi aveva accompagnato durante la lettura di Red e Blue, l'ho avvertita anche in questo terzo ed ultimo capitolo, Green. Credo sia imputabile alla costruzione della storia stessa: ribaltare la concezione umana dello spazio e, soprattutto, del tempo, dando la possibilità a due ragazzi di spostarsi dal presente al passato è, di per sé, un fattore realmente magico (ed idea davvero efficace). Se uniamo questa straordinaria dote, ad un intreccio ben studiato, ad antagonisti alquanto imprevedibili ed a personaggi principali ben studiati e davvero simpatici, non c'è che dire, sotto questo punto di vista Green supera la prova Red e Blue.
I personaggi sono stati spiegati e raccontati sia psicologicamente sia fisicamente nei primi due capitoli che, giunta al terzo, ho avuto la stranissima sensazione di sapere come Gwen o Gideon si sarebbero comportati, i loro movimenti piuttosto che le loro decisioni. A mio avviso quando un autore/autrice, riesce a rendere così vive le storie che ci propone (ma soprattutto così vicine alle nostre anime), ha raggiunto il suo scopo – vorrei spendere due parole per Xemerius: proprio come immaginavo carissimo, non mi hai deluso! - Unica nota stonata: non ho apprezzato particolarmente il grande spazio lasciato a Leslie, amica del cuore di Gwen. È un personaggio estremamente forte e caparbio, una ragazza volitiva ed intelligente che, però, rischia di mettere in ombra (soprattutto nelle parti riguardanti i piani per salvare il mondo dalla minaccia di Saint Germain) la protagonista indiscussa del romanzo, la viaggiatrice Gwen, spesso troppo arrendevole.
Il richiamo finale a Romeo e Giulietta (Gideon apparentemente morto crivellato da una serie di colpi di pistola e Gwen spinta da Saint Germain ad uccidersi per amore) mi è piaciuto molto anche se, per qualche istante, mi ha fatto temere il peggio, lo ammetto. Non ho apprezzato, invece, la scelta di dare sia a Gwen che a Gideon l'immortalità. Forse sono un po' stufa dell'amore eterno (nel vero senso della parola) e lo trovo un tantino troppo adolescenziale, oppure avrei semplicemente preferito la normalità di una vecchiaia condivisa, ad ogni modo mi è parsa l'unica nota veramente stonata di tutta la storia, un piccolo neo che, ad ogni modo, non oscura la bellezza di una saga come quella della Gier, diversa dal solito, ben scritta (e ben tradotta!), dal ritmo veloce e di forte presa sul lettore che ancora ama sognare!
Ritorniamo quindi alla domanda iniziale: Green è all'altezza dei precedenti capitoli?Beh, si: tolta la questione immortalità la storia si conclude nel modo a mio avviso migliore.
Voto: 4 mele!
le letture della Fenice: RECENSIONE - Green - speciale Kerstin Gier#5


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