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Le letture della Fenice - RECENSIONE - Hybrid

Creato il 04 aprile 2013 da Lafenice
Buongiorno a tutti, amici ed amiche, e bentrovati a questa nuova recensione. Oggi parliamo dell'ultimo arrivato nella scuderia GiuntiY: siete pronti per Hybrid? Le letture della Fenice - RECENSIONE - Hybrid Hybrid Quel che resta di me di Kat Zhang GiuntiY pagg. 414 prezzo: 14,50€ in libreria dal 6 marzo Io ed Addie siamo nate nello stesso corpo. Le dita spettrali delle nostre anime erano strettamente intrecciate prima ancora che cominciassimo a respirare. I primi anni insieme sono stati i più felici. Poi sono cominciate le preoccupazioni, le labbra strette dei nostri genitori, le fronti corrugate delle insegnanti della scuola materna, le domande che tutti pronunciavano a mezza voce quando pensavano che non stessimo ascoltando. << perché non cominciano a stabilizzarsi?>> Una delle cose che ho preferito di questo libro, è l'idea da cui è scaturito: può – in un mondo evidentemente diverso dal nostro -, quella che normalmente è considerata malattia e devianza, diventare uno status di normalità o, comunque, un valore positivo da difendere a tutti i costi? La risposta è solo una: può, ma relegata ad una dimensione marginale, borderline senza forti interazioni con chi non presenta questo tipo di “anomalia”. È la lotta per la conservazione della propria identità che rende tutto questo, in un certo senso, romantico. L'anima dominante, quella di Addie, combatte per il controllo, per agguantare una normalità che pare sempre troppo lontana dalle sue mani (e come darle torto?). L'anima recessiva, invece, quella di Eva, pur non avendo abbastanza forza per imporsi e prendere il sopravvento, rimane aggrappata con ogni briciolo del suo essere alla mente che condivide con la propria “anima gemella”, questa volta in senso assolutamente letterale. Non vuole sparire, non vuole smettere di sentire, vuole avere la possibilità di vivere: per davvero.

Le letture della Fenice - RECENSIONE - Hybrid

L'autrice

Interessante anche l'idea di costruire due personaggi all'interno di uno stesso corpo: devo ammettere, però, che immaginavo un rapporto più tormentato tra le due anime, un rapporto che, in un certo senso, le limitava in quanto rallentava il loro processo decisionale e la loro “vita di tutti i giorni”. Dopotutto, è così che mi immagino la vita con due “teste”: già è difficile seguire tutti i dubbi, i problemi o le paranoie di una – ed il rischio di violenti rallentamenti è sempre dietro l'angolo – figuriamoci due! Invece, il rapporto tra Addie ed Eva è un rapporto, tutto sommato, pacifico e positivo: le ragazze, tolta qualche iniziale resistenza di Addie (la più scorbutica ma, a tutti gli effetti, la mia preferita), si aiutano e cooperano, vivendo in una armonia che.. che talvolta mi ha un po' disturbato. Proprio a causa dell'idea di fondo: fila tutto troppo liscio, gli intoppi sono troppo pochi per essere significativi e queste due condividono lo stesso corpo e cercano di comandarlo con due teste diverse. Insomma, poteva essere una Babele, si è fermato al paradiso terrestre. Un grande, grandissimo peccato. Sono davvero molto curiosa di scoprire come la Zhang riuscirà a rendere, nei prossimi capitoli di questa trilogia, una storia d'amore tra ibridi (esseri umani dotati di una duplice anima): non vi dico tra chi scoppia il fuoco di Cupido, ma tra le pagine di questo libro, due ibridi comprenderanno di essere profondamente attratti l'uno dall'altra.. Dato che non sono mai soli, visto che con loro vivono, pensano etc, etc, anche i propri “gemelli di anima”.. voglio proprio scoprire come la Zhang eliminerà questo problema! Che dire amici: uno YA molto carino, per quanto non incredibile. Una lettura piacevole, per quanto, in alcuni punti.. pare mancare qualcosa. Peccato. Voto: 3 mele (meno, meno!)

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