Torna, dopo una lunga latitanza, il romance sul Diario della Fenice e lo fa con una maestra del genere, Susan Elizabeth Phillips e la sua serie di romanzi ambientati nel dorato mondo del football americano. Quest'oggi parleremo del primo libro della suddetta serie, Il gioco della seduzione in Italia grazie a Leggereditore, sbarcato nelle librerie a febbraio di questo anno ormai terminato e che la sottoscritta Fenice è riuscita a leggere soltanto ora (chiedo umilmente venia!).
Il gioco della
seduzione
It had to be you
di Susan Elizabeth Phillips
Leggereditore
pagg. 454
febbraio 2012
Quando gli opposti non solo si attraggono ma diventano inseparabili... Chicago non è pronta per l'affascinante e capricciosa Phoebe Somerville, ma quando il padre le consegna le redini della squadra di football della famiglia, tutti, lei compresa, dovranno ricredersi. Nessuno pensa che Phoebe riuscirà a risollevare le sorti della squadra, né tantomeno a far capitolare Dan Calebow, il fascinoso allenatore.. Ma si sa che spesso la prima impressione è quella che inganna. Lavorando fianco a fianco, i due comprenderanno che gli opposti si attraggono irresistibilmente. E che forse vale la pena cogliere le sorprese che l'amore ci riserva, anche se non si è pronti a riceverle..
Quello della Phillips non è un romanzo per tutti ma, soprattutto, non è un romanzo da leggere in qualsiasi momento della vita. Prendete il mio caso, ad esempio: a febbraio inizio a sfogliarne le prime pagine e decido di abbandonarlo, poco dopo. Non era ancora il mio mento “chick”, a dire il vero non ricordo nemmeno in quale momento fossi, sta di fatto che non riuscivo ad appassionarmi al plot, lo trovavo poco stimolante e, soprattutto, incentrato su un mondo tutto “maschio e sudore” che, personalmente, non trovo troppo esaltante. Poi, qualche giorno fa, in piena crisi d'astinenza da romance, “Il gioco della seduzione” mi ha chiamato dalla libreria e.. ed amore fu. In una manciata di giorni l'ho concluso e sono qui, ora, pronta a parlarvene nel modo più positivo possibile!
Iniziamo dal plot, ovvero ciò che inizialmente giudicavo
alquanto piatto: proseguendo con la lettura, mi sono resa conto che la Phillips
ha una straordinaria dote, ovvero quella di movimentare la narrazione
attraverso un uso massiccio dell'elemento ironico. Ci racconta le
avventure della protagonista, Phoebe Somerville, presentandoci tutta una serie
di situazioni paradossali e profondamente divertenti, piccoli (o grandi) guai
in cui questa ragazza si caccia con tutta l'ingenuità della sua buona fede. Ed
ecco che un funerale, il momento triste per antonomasia, si trasforma in una
improbabile caccia al cane, con ospiti urlanti, tacchi troppo scomodi per
garantire un'agevole corsa, rovinose cadute al suolo e bare irrimediabilmente
rovinate da.. no, questo non posso dirvelo, non voglio rovinare l'effetto
sorpresa.
Pur facendo parte della famiglia “romance/chick lit”,
e quindi non appartenendo alla categorie delle letture super impegnate,
presenta personaggi ottimamente caratterizzati ma, soprattutto, dal background
difficile e negativo. Penso alla sopracitata Phoebe, violentata a
neanche sedici anni e mai amata da un padre burbero ed assente che, per
proteggere sé stessa, si chiude a riccio impedendo ad ogni uomo di avvicinarsi,
emotivamente e sentimentalmente, a lei. Anche l'altro protagonista di questo
romanzo, Dan Calebow, ha un background tutt'altro che felice: figlio di
una alcolizzata e di un uomo violento e insensibile, dopo una giovinezza
passata a bruciare la vita, decide di mettere la testa a posto e di dimostrare
a sé stesso di essere meglio di chi lo ha creato.
Personaggi di questo tipo rendono la storia, dal punto di
vista emotivo, sicuramente profonda e, sotto molti aspetti, commovente.
L'elemento erotico inserito dalla Phillips all'interno della
narrazione, rende il ritmo di questo romanzo serrato, tenendo alto il nostro
livello d'attenzione. Con mia somma gioia, finalmente, l'erotismo letterario
rispetta il significato del termine stesso, smettendo i panni pornografici
delle sfumature di cui mi diverto a parlarvi ed acquisendo quella normalità,
per nulla noiosa, fatta di un uomo ed una donna profondamente attratti l'uno
dall'altra. L'effetto sul lettore? Ottimo!
Insomma: un chick lit per nulla scontato, un libro da
gustarsi fino all'ultima pagina!
Più che consigliato: bell'esempio di questo genere.
Voto: 4 mele
La serie Stars della Phillips è composta da
It had to be you – Il gioco della seduzione Heaven, Texas Nobody's baby but mine Dream a little dream This heart of mine Match me if you can Natural born charmer






