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Le letture della Fenice - RECENSIONE - Il muro di Pellegrino Dormiente

Creato il 27 agosto 2013 da Lafenice
Contiene piccole tracce di SPOILER
Buongiorno a tutti amici ed amiche books addicted!
Quest'oggi torna sul Diario con una mini recensione, La mela avvelenata bookpress ed i suoi racconti! È il turno di uno scrittore alle prese con la sua prima pubblicazione, Pellegrino Dormiente, ed il suo racconto, Il Muro. Vorrei cogliere l'occasione per ringraziare pubblicamente Pellegrino per avermi inviato una copia del suo racconto, e scusarmi per averci messo così tanto tempo a recensirlo (come si suol dire, meglio tardi che mai, no?!)!
Le letture della Fenice - RECENSIONE - Il muro di Pellegrino Dormiente Il Muro di Pellegrino Dormiente La Mela Avvelenata Bookpress pagg. 16 free download dal sito
La Missione era sempre esistita, o almeno così tutti dicevano. Gli Dei avevano fatto dono al Popolo di una accogliente e rigogliosa striscia di terra racchiusa tra il Grande Muro e il Mare Dolce. Non avevano preteso sacrifici di sangue e libagioni, né imposto leggi e divieti, ma solo chiesto che la Missione venisse compiuta.
E' una storia di riscatto, quella di Pellegrino Dormiente, una storia di rivincita ed affermazione. Protagonista un uomo vittima del pregiudizio altrui, un uomo solo, a cui è stata preclusa la via che voleva disperatamente percorrere a causa di un difetto fisico, evidentemente, impossibile da trascurare. Un uomo che, nel momento in cui si presenta la sola ed unica occasione di percorrere quella via – a prescindere da tutti i suoi difetti e da tutti i suoi limiti – la usa, la usa fino in fondo. Sfrutta le circostanze con rabbia e foga, liberando anni ed anni di privazioni e rinunce, liberando ogni sogno ed ogni incubo. E riesce nella missione, ce la fa davvero: distrugge ogni barriera, conquistando la vita che gli spetta di diritto. Non ho alcun problema a dire che trovo una storia del genere davvero molto buona: ispira, trasmette grinta, energia, voglia di riuscire e di superare i propri limiti. L'elemento erotico inserito nel racconto fa aumentare la frustrazione del protagonista (in sostanza lui vede fare ad altri, ciò che non avrà mai il modo di fare!) e la sua successiva soddisfazione. In più, regala al lettore un breve trafiletto per nulla volgare, anzi, molto elegante, dignitoso e, soprattutto, equilibrato (ovvero senza tutte quelle forzature e stravaganze a cui ormai, purtroppo, siamo abituati). Insomma, Pellegrino ha preso un minuscolo lasso di tempo per la sua narrazione, e lo ha arricchito del dolore e della fatica di tutta una vita di privazioni e volontà di riscatto. Ha creato un “piccolo mondo”, il suo racconto, in grado di stare perfettamente in piedi da solo e capace di saziare l'appetito del lettore. Dopo aver finito di leggere Il Muro, al contrario di quanto mi è già capitato per altri racconti, non ho sentito la necessità di avere più informazioni o di dover scoprire qualcosa di più. Perché avevo già tutti gli elementi. I miei complimenti!
Voto: 4 mele

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