le letture della Fenice: RECENSIONE - La meraviglia delle piccole cose

 
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Ho amato fin da subito “La Meraviglia delle piccole cose” di Dawn French perchè è vero, diretto, schietto e simpatico in modo disarmante.
Perché?

• Odio l'ipocrisia della finzione, di chi ti dice che ha una famiglia perfetta, dove non si litiga, ci si rispetta sempre ed a prescindere da ciò che accade e non c'è mai il minimo problema. Quella dei Battles è una famiglia tutto all'infuori di perfetta. Si litiga, ci si insulta, non ci si comprende a dispetto di tutti gli sforzi, ci si dispera, si affronta la vita vera, tutti quegli avvenimenti che non accadono solamente agli “sterili” personaggi di un libro, ma anche a noi “veri” lettori.
• Lasciare che siano i tre membri più “attivi” della famiglia Battle ci fa entrare nel vivo della storia. Grazie a questo espediente, ci troviamo a sbirciare tra le privatissime pagine del diario personale di Mo, matriarca Battle e psicologa per l'infanzia, tra quelle polemiche e piene di desideri della figlia Dora, e di quello che è diventato a tutti gli effetti il mio idolo, Oscar, sedicenne, esteta, fondatore del partito degli splendidi, innamorato dell'assistente della madre, Noel.Dal punto di vista psicologico i personaggi risultano ben caratterizzati grazie allo spazio che le pagine dei vari diari offrono loro: è facile comprendere le insicurezze di Dora, l'irriverente simpatia e la latente noia di Mo, e l'adorabile senso estetico di Oscar. Il fatto poi di avere tre punti di vista differenti e complementari degli stessi avvenimenti, ci fornisce una visione tendenzialmente d'insieme e completa di quella che è la vita di famiglia ed i punti critici del condividere spazi, tempo e vita.
• Ho amato il messaggio insito nella “meraviglia delle piccole cose”: alle volte concentriamo la nostra attenzione su tutto ciò che di sbagliato c'è nella nostra esistenza, senza vedere quelle piccole cose che, al contrario, la rendono degna di essere vissuta. Quelle piccole cose che le danno un senso, la caratterizzano in quanto “vita”, capite?Quei piccoli mattoni che posti l'uno sopra all'altro ci costruiscono, nel bene o nel male.

Anche se, alle volte, il ritmo della narrazione risulta sensibilmente rallentato dalla frammentazione del romanzo, "la meraviglia delle piccole cose" rimane comunque un ottimo compagno.
Bellissimo!
Voto: tre mele e mezzo!