Le letture della Fenice: RECENSIONE - Legata a te.. continua la Speciale "Cinquanta Sfumature di Fenice"!
Creato il 27 novembre 2012 da LafeniceContinua il viaggio della Fenice nelle 12 Piccole Sfumature perverse di Sei.Solo.Mia. Quest'oggi parleremo di un racconto assolutamente malato e alquanto imbarazzante, come molti suoi colleghi in questa raccolta, ammettiamolo dai. Tra manette di ogni tipo e colossali figure barbine, ladies and gentleman, ecco a voi un altro piccolo miracolo della fantasia, “Legata a te” di Alison Tyler, sfumatura n°7.
Legata a te di Alison Tyler in Sei.Solo.Mia. - 12 Piccole Sfumature AAVV Harlequin Mondadori Settembre 2012
Quando Kate scopre che la coinquilina Sonia è stata invitata dal ragazzo che desidera alla follia, Jules Rodriguez, per una notte di torbido sesso legata alla spalliera del letto, da di matto. Inizia una violenta autostimolazione maledicendo la sfortuna di un destino avverso che le impedisce di avere ciò che desidera: il suo uomo, soprattutto una parte di questo (devo proprio dirvi quale o la immaginate da sole?), e le sue perverse abitudini sessuali. Dopo qualche momento di forte frustrazione, momenti passati a disegnare manette e polsi sui tovaglioletti nel bar in cui lavorava, Kate decide di andare nel primo Sexy Shop a soddisfare la propria curiosità: comprerà, infatti, tre tipi diversi di manette. Tra i tre fantastici esemplari, spiccano quelle per “giochetti solitari”, dotate di una speciale chiusura di sicurezza a ghiaccio che libererà i suoi polsi soltanto dopo qualche ora di prigionia. Chiaramente Kate si butta in questa nuova esperienza: lo fa denudandosi completamente e appendendo le mani alla spalliera del letto. Fortuna vuole che, pochi minuti dopo la coinquilina Sonia entra nella sua stanza con una amica e.. la coglie sul fatto. Veramente non la coglie su nessun fatto, sarebbe meglio dire che la coglie semplicemente come mamma l'ha fatta mentre cercava di raggiungere un orgasmo mentale. Dopo qualche momento d'imbarazzo, l'amica Sonia, grazie alla piccola figura di bip di Kate, pensate un po', arriverà a comprendere di essere lesbica e si chiuderà nella propria stanza a divertirsi con una compagna d'università.. per la serie, le illuminazioni divine arrivano quando meno te l'aspetti. E Jules? Dov'è finito? Jules aspetta nell'ombra.. aspetta il momento propizio per, cit., “trovarla. Farsi mostrare la serratura ed inserire la chiave”.
Queste sfumature mi stanno uccidendo: leggerle diventa sempre più difficile, apprezzarle fino in fondo praticamente impossibile, trovarne lati positivi.. Abbiamo per caso la domanda di riserva? Ciò che di - veramente - positivo posso dire su questi libri è che sono un vero e proprio concentrato di fantasia. Poche persone partorirebbero (anche soltanto mentalmente) una storia come "Il ritmo della notte", o anche quella qui sopra. Poche persone riuscirebbero a rendere il genere pornografico per nulla scontato e brutalmente emozionante, infarcendolo di una infinita serie di situazioni "al confine della realtà", surreali ma talmente emozionanti da accendere un piccolo fuocherello dentro le nostre anime.. Chiaramente, sono ironica. Come avrete ormai capito, ciò che davvero non sopporto di questi racconti è l'esaltazione dell'atto ultimo e la pretesa di rendere una lunga sequenza di penetrazioni e gemiti "erotica". La scoperta è erotica, il crescendo dell'attrazione, un pensiero che non se ne va finché non viene trasformato in azione o la necessità imperativa di unire il proprio corpo a quello di qualcun altro: fammi capire cosa c'è dietro, fammi provare la stessa necessità che prova la protagonista ed hai fatto centro. Una chiave che entra in una serratura è pornografica: così come le varie cavalcate, dialoghi del tipo "voglio sentire il tuo..- non il tuo fiato sulla mia pelle come diceva quella pubblicità, ma qualcosa di un pò più volgare che è meglio non ripetere", sbattimenti vari e l'uso massiccio di linguaggio volgare. Insomma dai: racconti come quello qua sopra possono eccitare un uomo, non una donna! Probabilmente sono troppo esigente, ma da una donna mi aspetterei la necessità non soltanto di una spinta fisica e d'immagine, ma anche di una emotiva e psicologica. In riferimento al racconto qua sopra, l'unica spinta che può avere una persona leggendo di gente che si lega da sola al letto aspettando che le arrivi un orgasmo data la stimolazione mentale (ovvero i viaggi) che si sta facendo, gente che comprende la propria sessualità vedendo un'oca stesa sul letto che aspetta l'orgasmo, o uomini che "stuzzicano" la donna a cui aspirano chiedendo all'amica di questa di andare a letto con loro.. mah, a mio avviso diventa quella di mandare a cag**** tutto - ed è un peccato perché non è scritto male. Insomma, quando la Tyler non rasenta il ridicolo con la costruzione che ha dato a questa storia, ha uno stile fresco e scorrevole, veloce ed interessante da leggere (cercherò qualche suo romanzo, voglio fare un test!).
Voto: ho finito le mele.
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