Noi Siamo Infinito –
Ragazzo da Parete
di Stephen Chbosky
Sperling & Kupfer
pagg.288
prezzo: 16,90€
in libreria da gennaio
2013
Il romanzo di
Chbosky è stato letto negli Stati Uniti dagli adulti e dagli
adolescenti, discusso nelle scuole, frammentato in un mosaico di
citazioni che veleggiano sulla rete ormai da qualche anno. È un
sorprendente flusso di pensieri, di considerazioni sul nascere dei
sentimenti, sullo scorrere del tempo e sull’idea di felicità e di
libertà. Charlie è il nome con cui il giovane protagonista firma le
sue lettere a un confidente sconosciuto; Michael è il ragazzo il cui
suicidio genera in lui una catena di interrogativi; Sam è la
compagna di scuola di cui Charlie si innamora, Patrick è il
fratellastro di Sam e il nuovo amico che gli parlerà della propria
omosessualità. Ma forse le annotazioni più sensibili del ragazzo
sono quelle che rivolge alla sua famiglia: due genitori molto amati,
adulti misteriosi con fragilità nascoste; la sorella da difendere
perché ha un fidanzato violento; il fratello campione di football
che parte per il college. E tra gli affetti perduti c’è il ricordo
della zia Helen che voleva bene a Charlie ma è morta di cancro
troppo presto. Un ricordo coltivato con tenerezza che si accompagna
alla rimozione di un turbamento inspiegabile, di un torto inflitto
alla sua innocenza di bambino.
Non penso di essere la sola
ad aver provato queste sensazioni, leggendo “Noi siamo infinito”,
ma credo di non aver mai provato una tenerezza simile leggendo un
libro. Mai.
Chbosky affronta, non
proprio un tema, ma un universo, quello degli adolescenti, che non
può non risultare universalizzabile dato che, chiunque, a suo tempo,
ha affrontato quel mondo. Lo fa con gentilezza, attraverso le parole
di Charlie, un personaggio che, una volta conosciuto, non può non
rimanere nel cuore. La cosa straordinaria è che entra, nella mente
del lettore, in punta di piedi, attraverso tutta una serie di lettere
indirizzate proprio a noi, destinatari inconsapevoli delle sue
confidenze. Ci racconta l'amore per Sam, una ragazza più grande che
accetta le sue stranezze e lo comprende. Ci parla del “bene vero”,
quello che non si ferma davanti alla rabbia di un singolo momento,
quello che esiste a prescindere dalle circostanze. Ci mostra una
verità: quella di chi da amore senza pretendere nulla in cambio, a
prescindere da tutto e da tutti. Quella di chi soffre senza
conoscerne il motivo, quella di chi perdona, invece di odiare
all'infinito. Perché l'infinito è il bene, non il male. E la chiave
per sperimentarlo è proprio questa, voler bene, essere felici.
Quello di Chbosky non è uno
di quei soliti libri che si legge per intrattenimento o per noia:
stimola la riflessione, agisce sui nostri cuori, li apre anche quando
sembra impossibile. Attraverso uno stile diretto e giovane, l'autore
crea un personaggio senza paragoni: perché Charlie è un ragazzo da
parete, questo è vero. Charlie osserva le vite degli altri e
riflette su di esse. Ma è anche infinito: per la sua capacità di
ascolto, per la sua abilità nel voler bene, a prescindere da ciò
che gli altri gli dicono. Per la sua capacità di commuoversi di
fronte ad un non nulla, per la sua gentilezza.
Insomma: potrei stare qui in
eterno a tessere le lodi di questo libro intricato. Ad ogni modo, a
prescindere dalla costruzione o dallo stile, credo ci sia davvero una
cosa importante da dire.
Questo libro mi ha toccato
l'anima. E non è poco.
Voto: 5 (miliardi)
mele! Ergo.. Straconsigliato!
Magazine Cinema
Noi Siamo Infinito –
Ragazzo da Parete
di Stephen Chbosky
Sperling & Kupfer
pagg.288
prezzo: 16,90€
in libreria da gennaio
2013
Il romanzo di
Chbosky è stato letto negli Stati Uniti dagli adulti e dagli
adolescenti, discusso nelle scuole, frammentato in un mosaico di
citazioni che veleggiano sulla rete ormai da qualche anno. È un
sorprendente flusso di pensieri, di considerazioni sul nascere dei
sentimenti, sullo scorrere del tempo e sull’idea di felicità e di
libertà. Charlie è il nome con cui il giovane protagonista firma le
sue lettere a un confidente sconosciuto; Michael è il ragazzo il cui
suicidio genera in lui una catena di interrogativi; Sam è la
compagna di scuola di cui Charlie si innamora, Patrick è il
fratellastro di Sam e il nuovo amico che gli parlerà della propria
omosessualità. Ma forse le annotazioni più sensibili del ragazzo
sono quelle che rivolge alla sua famiglia: due genitori molto amati,
adulti misteriosi con fragilità nascoste; la sorella da difendere
perché ha un fidanzato violento; il fratello campione di football
che parte per il college. E tra gli affetti perduti c’è il ricordo
della zia Helen che voleva bene a Charlie ma è morta di cancro
troppo presto. Un ricordo coltivato con tenerezza che si accompagna
alla rimozione di un turbamento inspiegabile, di un torto inflitto
alla sua innocenza di bambino.
Non penso di essere la sola
ad aver provato queste sensazioni, leggendo “Noi siamo infinito”,
ma credo di non aver mai provato una tenerezza simile leggendo un
libro. Mai.
Chbosky affronta, non
proprio un tema, ma un universo, quello degli adolescenti, che non
può non risultare universalizzabile dato che, chiunque, a suo tempo,
ha affrontato quel mondo. Lo fa con gentilezza, attraverso le parole
di Charlie, un personaggio che, una volta conosciuto, non può non
rimanere nel cuore. La cosa straordinaria è che entra, nella mente
del lettore, in punta di piedi, attraverso tutta una serie di lettere
indirizzate proprio a noi, destinatari inconsapevoli delle sue
confidenze. Ci racconta l'amore per Sam, una ragazza più grande che
accetta le sue stranezze e lo comprende. Ci parla del “bene vero”,
quello che non si ferma davanti alla rabbia di un singolo momento,
quello che esiste a prescindere dalle circostanze. Ci mostra una
verità: quella di chi da amore senza pretendere nulla in cambio, a
prescindere da tutto e da tutti. Quella di chi soffre senza
conoscerne il motivo, quella di chi perdona, invece di odiare
all'infinito. Perché l'infinito è il bene, non il male. E la chiave
per sperimentarlo è proprio questa, voler bene, essere felici.
Quello di Chbosky non è uno
di quei soliti libri che si legge per intrattenimento o per noia:
stimola la riflessione, agisce sui nostri cuori, li apre anche quando
sembra impossibile. Attraverso uno stile diretto e giovane, l'autore
crea un personaggio senza paragoni: perché Charlie è un ragazzo da
parete, questo è vero. Charlie osserva le vite degli altri e
riflette su di esse. Ma è anche infinito: per la sua capacità di
ascolto, per la sua abilità nel voler bene, a prescindere da ciò
che gli altri gli dicono. Per la sua capacità di commuoversi di
fronte ad un non nulla, per la sua gentilezza.
Insomma: potrei stare qui in
eterno a tessere le lodi di questo libro intricato. Ad ogni modo, a
prescindere dalla costruzione o dallo stile, credo ci sia davvero una
cosa importante da dire.
Questo libro mi ha toccato
l'anima. E non è poco.
Voto: 5 (miliardi)
mele! Ergo.. Straconsigliato!
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