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Il mio giudizio sul romanzo d'esordio della Gonzato Quirolpe non può che essere diviso a metà: una parte riguarderà la storia raccontata in Reflections, l'altro, invece, il modo di scrivere dell'autrice.
Leggendo Reflections non ho potuto far altro che ricordare altri romanzi già letti in passato, almeno per quanto riguarda i personaggi (e buona parte della storia): ed ecco Rachele, la protagonista del romanzo, una splendida ragazza talmente tanto insicura da non riuscire a comprendere la sua vera bellezza. Ci penserà Tommaso, leader di una band locale, ragazzo incredibilmente affascinante, a permetterle, lentamente, di uscire dal proprio “guscio” scoprendo non soltanto la sua bellezza ma che la vita, aprendosi al mondo esterno, può essere davvero bella. Questo tipo di “fulcro” ha tutti i presupposti per essere paragonato al 90% della produzione YA mondiale, risultando quindi un tantino già sentito, poco attraente e lento (soprattutto in tutti quei punti in cui si esemplifica maggiormente l'insicurezza cosmica di Rachele).
Il punto di allontanamento dalla “tradizione” lo si ha nel momento in cui viene introdotta la figura del “lover”, contrapposto al suo alter-ego umano, tale “mirror” (Rachele nel nostro caso), affascinante creatura determinata e sicura (al contrario del suo parallelo umano), dotata di pelle lilla e protesi da combattimento, abitante di un mondo legato a doppio filo con quello che abitiamo, insieme a Rachele, Tommaso e tanti altri. Ecco, l'inserimento all'interno della narrazione di questa “nota nuova” (per quanto marginale, è da dire) rende non soltanto più interessante (in quanto differente) la storia, ma anche più avvincente per quanto l'alone del “già sentito” purtroppo, non riesca ad andarsene completamente.
Il vero punto di forza di questo libro, però, è la Gonzato stessa. Il suo modo di scrivere mi ha piacevolmente colpito: quando la storia appariva più “debole” ero spinta a proseguire dal modo in cui le parole si incastravano l'una con l'altra, dalla loro musicalità, dal loro essere qualcosa di bello. Proprio questo, forse, mi ha lasciato l'amaro in bocca: le capacità della Gonzato, unite ad una storia non più bella ma soltanto più innovativa, risulterebbero vero e proprio esplosivo.
Che dirvi amici: io aspetto il prossimo libro! Per il momento il voto è.. 2 mele e mezzo!
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