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Le letture della Fenice: RECENSIONE - Un uso qualunque di te

Creato il 03 aprile 2012 da Lafenice
Le letture della Fenice: RECENSIONE - Un uso qualunque di te Mi sono alzata lentamente, mi sentivo come se fossi fatta di plastica.
Qualcosa ha attirato la mia attenzione.
Era il tuo maglione.
L’ ho riconosciuto. Si avvicinava con te dentro.
Ti guardavo, camminavi in modo strano. Mi fissavi. I tuoi occhi dentro i miei dal fondo del corridoio che stavi attraversando. Lo spazio tra noi si riduceva velocemente.
Io sono rimasta immobile mentre tu hai sollevato le mani.
Le ho avvertite forti prima sulle spalle, poi sul collo. 

E' una storia importante e complicata al contempo quella della Rattaro. Lungi dall'essere un semplice libro d'intrattenimento, Un uso qualunque di te, indaga la vita di una donna, madre, amica e amante, Viola, costretta a riflettere sul senso della sua intera esistenza nel momento in cui scopre il corpo della sua unica figlia disteso su di un lettino d'ospedale, a metà strada tra la vita e la morte. E' il momento di saldare i propri debiti: paga lo scotto dei suoi errori la nostra Viola, degli sbagli, delle menzogne, delle verità mai dette, delle azioni di chi sente di non meritare più nulla.Solo una cosa può cancellare il male, solo un ultima, disperata azione può ridare la vita e, al contempo, lavare via il peccato. Ogni sacrificio richiede coraggio ed il coraggio vive d'amore: per la vita, per il futuro, per la carne della propria carne. Ed ecco che con una sola, incancellabile azione il male viene cancellato, l'amore dimostrato, il peccato perdonato.una madre che si riavvicina alla figlia, una moglie che chiede perdono ad un marito troppo a lungo dimenticato, un'amica riconoscente, una donna che, finalmente, trova sè stessa.
E' un libro che sa tanto di confessione, Un uso qualunque di te. Una madre che racconta i suoi sbagli ad una figlia che, probabilmente, non potrà capirla fino in fondo, una donna che confessa le sue colpe ad un marito tradito, innamorato, ferito. E' un libro crudo nel suo analizzare tematiche importanti come il rapporto genitori-figli, il matrimonio, o il tradimento, mostrandoci non tanto una situazione idilliaca o ideale quanto una vita "normale", fatta di segreti che non potranno mai essere confessati, tradimenti, tentativi disperati di dar senso ad una vita che non pare averne.
La Rattaro ci porta per mano nella mente di una donna fragile e complicata, ci mostra le sue debolezze, la sua ingenuità e le sue fragilità senza filtro alcuno, attraverso la voce della stessa Viola, attraverso i suoi occhi e le sue più intime percezioni. Ed ecco che finiamo catapultati dentro alla storia: le sue sensazioni diventano le nostre, così come le sue emozioni, i suoi dolori. Ci immergiamo in una storia che, per quanto possa essere lontana dalle nostre vite, ci cattura in quanto plausibile.Ma soprattutto veniamo catturati dalla storia della Rattaro perché è una storia d'amore: quello che lega un padre ed una madre alla propria figlia, quello che lega una coppia di sposi, una donna al suo amante, una madre al figlio che non vuole lasciare andare, una ragazza alla sua amica del cuore.
Quando un libro è così potente, forte e dirompente, la storia oscura tutto il resto.Ed ecco che le parole non bastano, non sono sufficienti a descriverne la bellezza.Non mi resta altro che dirvi: questo libro merita di essere letto.
voto: 5 meritatissime mele
Le letture della Fenice: RECENSIONE - Un uso qualunque di te

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