Witch and Wizard
di James Patterson e
Gabrielle Charbonnet
Nord
pagg. 322
prezzo: cartaceo –
14,90€//digitale – 9,99€
in libreria dal 6 dicembre
2012
Whit
e sua sorella Wisty sono due ragazzi come tanti, due fratelli normali
che hanno sempre rispettato le regole imposte dal Nuovo Ordine, il
regime autoritario che, dopo aver abrogato le leggi democratiche, ha
istituito una ferrea censura su qualsiasi forma di espressione:
musica, film, libri, arte, televisione… Eppure, una notte, la loro
esistenza viene sconvolta da un avvenimento incredibile. Le guardie
del governo irrompono nella loro casa e li accusano di un reato
gravissimo, punibile addirittura con l’impiccagione: stregoneria.
Ma ciò che sconcerta di più i ragazzi è la reazione dei genitori.
Invece di protestare per quell’assurdità, infatti, consegnano ai
figli due strani oggetti: una bacchetta da batteria a Wisty, che non
ha mai suonato in vita sua, e un libro dalle pagine completamente
bianche a Whit.
Solo
molti giorni dopo, rinchiusi nel braccio della morte, i due fratelli
capiscono l’importanza di quei doni. Giocherellando con la
bacchetta, Wisty scopre di possedere davvero dei poteri
magici, mentre Whit, a poco a poco, riesce a far apparire le parole
scritte nel libro. Perché quel volume, in realtà, è un manuale di
magia, un manuale che potrebbe aiutare Whit e Wisty a evadere di
prigione e a liberare il mondo dal giogo del Nuovo Ordine…
Non
sono riuscita ad entrare in questa storia. Per tutte le 322 pagine
del libro sono rimasta esterna alla narrazione, senza trovare nessuno
escamotage per immedesimarmi in uno dei personaggi che animano Witch
and Wizard e, ancora più grave, senza provare nessuna vera
emozione. Nemmeno una. Nemmeno la noia è impossibile da provare,
trattandosi di un libro iper veloce: ragazzi, in 322 pagine si
susseguono ben 104 capitoli (abominio!) più una breve sezione
dedicata al “vocabolario”. Ho ripetuto fino alla nausea di
apprezzare i capitoli brevi in quanto danno un ritmo veloce alla
storia, ma a tutto c'è un limite. Come vi dissi anche in “On
Reading”, la suddivisione in capitoli sembra avvenire senza una
ragione precisa: non a causa di un vero cambio di scena e nemmeno a
causa di un cambio nella voce narrante (dato che molti capitoli
adiacenti sono narrati dallo stesso personaggio). L'unica, probabile,
ragione trovata dopo una lunga ed attenta analisi, è l'intenzione di
aumentare il numero delle pagine finali.
Il
tono “rilassato”, quasi adolescenziale in cui la storia viene
raccontata, grazie alle voci narranti interne alla storia, lascia
alquanto a desiderare: da un libro pseudo fantasy mi aspetto una
costruzione migliore ed una profondità/caratterizzazione più ampia.
La storia è un veloce dipanarsi di eventi: nulla di più. Lo spazio
dedicato alla caratterizzazione psicologica dei personaggi è
pressoché inesistente: soltanto qualche tratto sommario della
personalità dei due protagonisti viene citato. Alla fine del libro
non so più o meno nulla dei due protagonisti, poco di più riguardo
la storia... Una storia che, in linea di massima, non mi ha detto
davvero nulla. Non ho nemmeno la curiosità di leggere il prossimo
capitolo di questa saga né, tanto meno, di vedere il film tratto da
questo libro.
Eh
no, mi è bastato leggerlo: temo non mi direbbe nulla nemmeno il
film.
Voto:
mah, non riesco a darglielo. Una mela, probabilmente. Nulla di più.
Magazine Libri
Witch and Wizard
di James Patterson e
Gabrielle Charbonnet
Nord
pagg. 322
prezzo: cartaceo –
14,90€//digitale – 9,99€
in libreria dal 6 dicembre
2012
Whit
e sua sorella Wisty sono due ragazzi come tanti, due fratelli normali
che hanno sempre rispettato le regole imposte dal Nuovo Ordine, il
regime autoritario che, dopo aver abrogato le leggi democratiche, ha
istituito una ferrea censura su qualsiasi forma di espressione:
musica, film, libri, arte, televisione… Eppure, una notte, la loro
esistenza viene sconvolta da un avvenimento incredibile. Le guardie
del governo irrompono nella loro casa e li accusano di un reato
gravissimo, punibile addirittura con l’impiccagione: stregoneria.
Ma ciò che sconcerta di più i ragazzi è la reazione dei genitori.
Invece di protestare per quell’assurdità, infatti, consegnano ai
figli due strani oggetti: una bacchetta da batteria a Wisty, che non
ha mai suonato in vita sua, e un libro dalle pagine completamente
bianche a Whit.
Solo
molti giorni dopo, rinchiusi nel braccio della morte, i due fratelli
capiscono l’importanza di quei doni. Giocherellando con la
bacchetta, Wisty scopre di possedere davvero dei poteri
magici, mentre Whit, a poco a poco, riesce a far apparire le parole
scritte nel libro. Perché quel volume, in realtà, è un manuale di
magia, un manuale che potrebbe aiutare Whit e Wisty a evadere di
prigione e a liberare il mondo dal giogo del Nuovo Ordine…
Non
sono riuscita ad entrare in questa storia. Per tutte le 322 pagine
del libro sono rimasta esterna alla narrazione, senza trovare nessuno
escamotage per immedesimarmi in uno dei personaggi che animano Witch
and Wizard e, ancora più grave, senza provare nessuna vera
emozione. Nemmeno una. Nemmeno la noia è impossibile da provare,
trattandosi di un libro iper veloce: ragazzi, in 322 pagine si
susseguono ben 104 capitoli (abominio!) più una breve sezione
dedicata al “vocabolario”. Ho ripetuto fino alla nausea di
apprezzare i capitoli brevi in quanto danno un ritmo veloce alla
storia, ma a tutto c'è un limite. Come vi dissi anche in “On
Reading”, la suddivisione in capitoli sembra avvenire senza una
ragione precisa: non a causa di un vero cambio di scena e nemmeno a
causa di un cambio nella voce narrante (dato che molti capitoli
adiacenti sono narrati dallo stesso personaggio). L'unica, probabile,
ragione trovata dopo una lunga ed attenta analisi, è l'intenzione di
aumentare il numero delle pagine finali.
Il
tono “rilassato”, quasi adolescenziale in cui la storia viene
raccontata, grazie alle voci narranti interne alla storia, lascia
alquanto a desiderare: da un libro pseudo fantasy mi aspetto una
costruzione migliore ed una profondità/caratterizzazione più ampia.
La storia è un veloce dipanarsi di eventi: nulla di più. Lo spazio
dedicato alla caratterizzazione psicologica dei personaggi è
pressoché inesistente: soltanto qualche tratto sommario della
personalità dei due protagonisti viene citato. Alla fine del libro
non so più o meno nulla dei due protagonisti, poco di più riguardo
la storia... Una storia che, in linea di massima, non mi ha detto
davvero nulla. Non ho nemmeno la curiosità di leggere il prossimo
capitolo di questa saga né, tanto meno, di vedere il film tratto da
questo libro.
Eh
no, mi è bastato leggerlo: temo non mi direbbe nulla nemmeno il
film.
Voto:
mah, non riesco a darglielo. Una mela, probabilmente. Nulla di più.
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