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Le lezioni concerto di Claudio Sottocornola approdano su You Tube

Creato il 29 gennaio 2015 da Af68 @AntonioFalcone1
Claudio Sottocornola

Claudio Sottocornola

L’imminente apertura di Expo 2015, manifestazione che vede l’Italia, pur fra contraddizioni e polemiche, presentarsi ancora una volta sul palcoscenico internazionale con le proprie eccellenze, appare come l’occasione più idonea per riproporre le lezioni-concerto sull’unità d’Italia tenute dal Prof. Claudio Sottocornola con gli studenti del Liceo scientifico L. Mascheroni nel 2011, presso l’Auditorium della Provincia di Bergamo, nell’ambito del corso Una notte in Italia per la Terza Università di Bergamo.
Recentemente pubblicate su chiavetta USB le suddette lezioni saranno ora diffuse sul Canale CLDclaudeproductions di You Tube e rinviate via link al sito dell’autore e a quello del Liceo Mascheroni di Bergamo: sono previsti tre appuntamenti a scansione mensile, a partire dal 31 gennaio con La chiamavano Bocca di Rosa (Cantautori), mentre il 28 febbraio sarà la volta di Miss(ing) Italia (Immagine della donna), ed infine il 31 marzo sarà proposto Adorable Sixties (Anni ’60). Con il ciclo Una notte in Italia si era inteso celebrare l’anniversario dell’unificazione nazionale parlando di “identità italiana” a partire dal basso della cultura popolare, da quella canzone “leggera” che fra rock, pop e cantautori aveva plasmato un senso di appartenenza, generando una prima, condivisa unità linguistica, e poi un immaginario trasversale a società e territorio.

Claudio Sottocornola, live con gli studenti
Cinque lezioni-concerto divenute per il docente-interprete una esperienza rivelativa tanto della capacità che i ragazzi hanno di rispondere agli stimoli, anche quando sono impegnativi e li conducono in territori inesplorati (la Storia della canzone, da Nilla Pizzi agli 883, passando per Vasco e De André, Battisti e De Gregori, Mina e la Nannini), quanto di rispondere in modo creativo, attraverso le poesie e le coreografie da loro stessi ideate, accompagnando l’esecuzione con le chitarre elettriche o le loro voci. L’approccio è quello della performance, in cui il docente interpreta un repertorio riferibile al tema proposto riattualizzandolo, e lo integra con analisi storico-sociale, testuale e, soprattutto, antropologica dei personaggi musicali coinvolti, delineati come “tipi umani”, specchio di un’età e di una specifica risposta ai suoi problemi e temi prevalenti.
Una esperienza performativa a tutto tondo, ma anche una proposta didattica che potrebbe fare da apripista e suggerire nuove, possibili, vie da percorrere nel rapporto fra musica, scuola e territorio, che si è deciso di “salvare” offrendola in condivisione ad altri studenti, e docenti, oltre che al pubblico più vario: un modo nuovo, originale, di saldare Storia istituzionale, Storia sociale, analisi del costume tramite la canzone popolare, un contributo che il filosofo del pop consegna al web nello sforzo di coniugare musica e formazione, analisi critica e performance artistica, memoria storica e identità nazionale.


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