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Le linee guida sulla fecondazione eterologa in Friuli Venezia Giulia
Creato il 13 settembre 2014 da Gaetano61Lo aveva deciso giorni fa la Conferenza delle Regioni italiane in suo documento d'indirizzo (qui), ieri la giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha emanato le linee guida per la fecondazione eterologa, che riguarderà coppie maggiorenni di sesso diverso, sterili o infertili, di età potenzialmente fertile, mentre la donna non dovrà avere più di 50 anni ed essere in buone condizioni di salute per poter portare avanti una gravidanza. Il trattamento potrà essere effettuato presso gli ospedali di Pordenone e Burlo Garofolo di Trieste. L'assessore regionale Telesca ha anche dichiarato che l'entità del ticket sanitario verrà stabilito la settimana prossima a livello nazionale (leggere qui)
Sì alla Fecondazione eterologa in Friuli Venezia Giulia, ma solo per coniugi conviventi di sesso diverso, maggiorenni e di età potenzialmente fertile; la donna non deve avere più di 50 anni e godere di buone condizioni di salute per poter affrontare positivamente la gravidanza.
Sono queste le linee guida approvate dalla Giunta regionale che richiede anche l’obbligo di presentare una certificazione che attesti la non disponibilità per la donna di ovociti validi per la donna; per l’uomo invece, le indicazioni alla donazione riguardano le eventuali situazioni mediche e di comprovata sterilità.
Secondo quanto indicato dalla Regione, si tratterà di non più di quaranta richieste l’anno e la fecondazione sarà eventualmente svolta da centri già autorizzati alla Pma e cioè l’ospedale di Pordenone e l’Istituto di ricerca pediatrico “Burlo Garofolo” di Trieste (entrambe le strutture sono dotate di una banca per la conservazione dei gameti).
Il costo è fissato dalla Conferenza delle Regioni in mille euro, ma sarà valida la regola del Ticket (che andrà stabilito la prossima settimana in sede di Commissione nazionale sanitaria).
L’atto odierno “rappresenta un risultato importante e risponde all’esigenza di una fecondazione eterologa regolamentata e controllata fissandone i cardini principali, che sono la qualità delle cellule riproduttive, garantita da un accurato screening dei donatori, e la gratuità del dono” spiega l’assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca. “E’ stato elaborato uno strumento tecnico finalizzato all’individuazione di una serie di regole – conclude – che vincolano il donatore a fronte della soluzione del problema dell’infertilità di coppia”.
- See more at: http://www.friuliveneziagiulia24news.it/2014/09/12/fecondazione-eterologa-in-fvg-solo-per-coppie-etero-e-sterili-61227/#sthash.Ll3X4WJi.dpufSì alla Fecondazione eterologa in Friuli Venezia Giulia, ma solo per coniugi conviventi di sesso diverso, maggiorenni e di età potenzialmente fertile; la donna non deve avere più di 50 anni e godere di buone condizioni di salute per poter affrontare positivamente la gravidanza.
Sono queste le linee guida approvate dalla Giunta regionale che richiede anche l’obbligo di presentare una certificazione che attesti la non disponibilità per la donna di ovociti validi per la donna; per l’uomo invece, le indicazioni alla donazione riguardano le eventuali situazioni mediche e di comprovata sterilità.
Secondo quanto indicato dalla Regione, si tratterà di non più di quaranta richieste l’anno e la fecondazione sarà eventualmente svolta da centri già autorizzati alla Pma e cioè l’ospedale di Pordenone e l’Istituto di ricerca pediatrico “Burlo Garofolo” di Trieste (entrambe le strutture sono dotate di una banca per la conservazione dei gameti).
Il costo è fissato dalla Conferenza delle Regioni in mille euro, ma sarà valida la regola del Ticket (che andrà stabilito la prossima settimana in sede di Commissione nazionale sanitaria).
L’atto odierno “rappresenta un risultato importante e risponde all’esigenza di una fecondazione eterologa regolamentata e controllata fissandone i cardini principali, che sono la qualità delle cellule riproduttive, garantita da un accurato screening dei donatori, e la gratuità del dono” spiega l’assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca. “E’ stato elaborato uno strumento tecnico finalizzato all’individuazione di una serie di regole – conclude – che vincolano il donatore a fronte della soluzione del problema dell’infertilità di coppia”.
- See more at: http://www.friuliveneziagiulia24news.it/2014/09/12/fecondazione-eterologa-in-fvg-solo-per-coppie-etero-e-sterili-61227/#sthash.Ll3X4WJi.dpufSì alla Fecondazione eterologa in Friuli Venezia Giulia, ma solo per coniugi conviventi di sesso diverso, maggiorenni e di età potenzialmente fertile; la donna non deve avere più di 50 anni e godere di buone condizioni di salute per poter affrontare positivamente la gravidanza.
Sono queste le linee guida approvate dalla Giunta regionale che richiede anche l’obbligo di presentare una certificazione che attesti la non disponibilità per la donna di ovociti validi per la donna; per l’uomo invece, le indicazioni alla donazione riguardano le eventuali situazioni mediche e di comprovata sterilità.
Secondo quanto indicato dalla Regione, si tratterà di non più di quaranta richieste l’anno e la fecondazione sarà eventualmente svolta da centri già autorizzati alla Pma e cioè l’ospedale di Pordenone e l’Istituto di ricerca pediatrico “Burlo Garofolo” di Trieste (entrambe le strutture sono dotate di una banca per la conservazione dei gameti).
Il costo è fissato dalla Conferenza delle Regioni in mille euro, ma sarà valida la regola del Ticket (che andrà stabilito la prossima settimana in sede di Commissione nazionale sanitaria).
L’atto odierno “rappresenta un risultato importante e risponde all’esigenza di una fecondazione eterologa regolamentata e controllata fissandone i cardini principali, che sono la qualità delle cellule riproduttive, garantita da un accurato screening dei donatori, e la gratuità del dono” spiega l’assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca. “E’ stato elaborato uno strumento tecnico finalizzato all’individuazione di una serie di regole – conclude – che vincolano il donatore a fronte della soluzione del problema dell’infertilità di coppia”.
- See more at: http://www.friuliveneziagiulia24news.it/2014/09/12/fecondazione-eterologa-in-fvg-solo-per-coppie-etero-e-sterili-61227/#sthash.Ll3X4WJi.dpufSì alla Fecondazione eterologa in Friuli Venezia Giulia, ma solo per coniugi conviventi di sesso diverso, maggiorenni e di età potenzialmente fertile; la donna non deve avere più di 50 anni e godere di buone condizioni di salute per poter affrontare positivamente la gravidanza.
Sono queste le linee guida approvate dalla Giunta regionale che richiede anche l’obbligo di presentare una certificazione che attesti la non disponibilità per la donna di ovociti validi per la donna; per l’uomo invece, le indicazioni alla donazione riguardano le eventuali situazioni mediche e di comprovata sterilità.
Secondo quanto indicato dalla Regione, si tratterà di non più di quaranta richieste l’anno e la fecondazione sarà eventualmente svolta da centri già autorizzati alla Pma e cioè l’ospedale di Pordenone e l’Istituto di ricerca pediatrico “Burlo Garofolo” di Trieste (entrambe le strutture sono dotate di una banca per la conservazione dei gameti).
Il costo è fissato dalla Conferenza delle Regioni in mille euro, ma sarà valida la regola del Ticket (che andrà stabilito la prossima settimana in sede di Commissione nazionale sanitaria).
L’atto odierno “rappresenta un risultato importante e risponde all’esigenza di una fecondazione eterologa regolamentata e controllata fissandone i cardini principali, che sono la qualità delle cellule riproduttive, garantita da un accurato screening dei donatori, e la gratuità del dono” spiega l’assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca. “E’ stato elaborato uno strumento tecnico finalizzato all’individuazione di una serie di regole – conclude – che vincolano il donatore a fronte della soluzione del problema dell’infertilità di coppia”.
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