Ma.
Ebbene si ho un ma, in moltissimi casi, praticamente tutti, la lista dei libri rivela i medesimi titoli. Possibile?
Come può essere che il sito per lei, il sito super culturale, il sito gossiparo e il sito per la mamma casalinga ma non troppo suggeriscano gli stessi identici libri?
Ho solo una semplice e modesta soluzione a questo dubbio amletico di metà luglio: le liste proposte non sono studiate ma semplicemente marchette per soddisfare le case editrici, da un lato, e il lettore distratto dall’altro. E così vissero tutti felici e contenti, Google compreso.
Non tutti a dire il vero. Non è felice il portale che fa una seria valutazione dei libri da proporre e si ritrova a venire sommerso dai mille articoli simili, e non è felice il lettore alla ricerca di nuovi titoli (io) perché si ritrova sempre le stesse identiche proposte, tanto da iniziare a ipotizzare che il mercato si sia fermato a quei 10 e non sia più in grado di andare oltre.
Alle liste poi si aggiungono i giochini, dimmi cosa leggi e ti dirò chi sei, a quale personaggio femminile/maschile della letteratura assomigli, e così via. Drammatico. L’ultimo appena intercettato: Dimmi che abbronzatura hai e ti dirò che lettrice sei, o qualcosa di simile. Grandiosa follia.
Non che ci sia nulla di male a giocare e divertirsi con questi quiz, ma ricordo ai portali che si manifestano come super culturali, sopra la media, alto acculturati, che questi giochini sono identici ai famosi quiz da spiaggia: l’uomo perfetto per te, dimmi come dormi e ti svelerò il tuo prossimo amore, e così via.
Nulla di male, scrivevo, ma cerchiamo di tirarcela meno e affrontare di petto la realtà: in rete amerei vedere e incontrare meno snobbismo e più concretezza. Meno critici e più lettori, meno opinionisti e più normalissime persone che come me amano leggere, amano andare in vacanza, e ogni tanto si divertono a giocare con i quiz (si, ma senza esagerare).
Che ne dite? Sono troppo pretenziosa?