Non so a quanti di voi sia mai capitato di visitare un luogo in cui è stata girata una scena famosa di un film, ma io ogni tanto girando per Roma mi diverto a passeggiare in alcune zone che hanno accolto dei set cinematografici. Mi ritrovo per lo più in posti che hanno ospitato registi e attori italiani ma mi piacerebbe poter vedere anche altre location scelte dai migliori cineasti di tutto il mondo. La mia non è un’idea originale, perché qualcuno ha già compiuto un vero e proprio tour per andare alla ricerca di tutti i luoghi selezionati negli anni da un importante regista statunitense per i suoi film: Steven Spielberg. Roberto Burchielli (autore e sceneggiatore televisivo) è l’artefice di questo viaggio, ha impiegato due mesi per portare a termine la sua missione e il suo racconto mi ha colpito tanto da volervi spifferare alcune curiosità.
Lo squalo: L’isola di Martha’s Vineyard nel film si chiama Amity Island e la spiaggia di Joseph Sylvia State è dove hanno girato la scena dell’attacco dello squalo al bambino. L’11 luglio scorso un grosso squalo bianco è stato avvistato proprio qui.
Incontri ravvicinati del terzo tipo: La maggior parte del film è stata girata nella città di Mobile per motivi produttivi, in una vecchia base dell’aeronautica militare di Brookley Complex, Spielberg ha fatto costruire il più grande set coperto mai realizzato nella storia del cinema.
Il colore viola: A 2 km dalla cittadina di Lilesville si trova la casa di Celie e tutti gli altri set sono stati costruiti sulla stessa tenuta ma purtroppo un uragano li ha distrutti. Mentre i fiori viola del giardino sono arrivati dall’Olanda per un costo di trentamila dollari.
Hook – Capitan Uncino: La sala da ballo dove avviene la festa in cui Peter Banning parla al ricevimento in onore di Wendy si trova all’interno del Plaza Hotel di Los Angeles, chiuso ormai da quindici anni ed è usato solamente come location per film o ricevimenti. Oltre Spielberg, il Palza Hotel ha ospitato anche Christopher Nolan The Prestige.
Prova a prendermi: La location per le riprese ambientate in Francia è Québec City, una città del Canada, e non Montrichard come ci racconta il film. Uno dei figli di Spielberg fa la comparsa: è il ragazzo che dorme in aereo dietro DiCaprio mentre lo stanno rimpatriando.
The Terminal: Il Mirabel International Airport a Montréal nel film è l’aeroporto di New York e qui sono state girate le poche scene esterne, mentre per gli interni Spielberg ha girato in studio prendendo come modello l’aeroporto di Düsseldorf.
(Fonte: Sette – Corriere della Sera)