Le proteste della popolazione sono in corso a Rabouni il Quartiere generale dei miliziani hanno bloccato la strada principale all’occasione dell’arrivo dei visitatori italiani dal Comune di Sesto Fiorentino. “Per far passare gli autoveicoli “ufficiali” degli amministratori ed i visitatori stranieri alla sede, gli amministratori algerini ed i miliziani hanno usato un passaggio privato attraverso un muro di Sabbia costruito recente per reprimere la circolazione della gente”, precisa il Forum.
Inoltre, aggiunge FORSATIN, “a distanza di 5 chilometri da Rabouni, i protestanti hanno bloccato due grandi cisterne di carburante di proprietà di Oueld ElBouhali cosiddetto ministro della difesa del “polisario” erano destinate al mercato clandestino in Mauritania. Malgrado le minacce dei miliziani armati i protestanti sono riusciti a salvare un loro dono rubato da Oueld ElBouhali, ribadendo la lotta continua contro le deviazioni degli aiuti umanitari internazionali e il malaffare”.
L’organizzazione separatista “polisario” sostenuta, finanziata ed armata dal Gheddafi e dall’Algeria per motivi egemonici nel Nord Africa durante il periodo della guerra fredda e per destabilizzare il Marocco, ha la sede nei campi di Tindouf in Algeria, sconsigliati per i viaggi dalla Farnesina e dai governi del mondo, per l’insicurezza e il terrorismo. Proprio in questa rischiosa e pericolosa zona, la cooperante del CISP Rossella Urru è stata rapita con due spagnoli, sequestrati per nove mesi poi liberati grazie di un riscatto pagato dai governi italiano e spagnolo. Elencata ultimamente nella lista nera del terrorismo internazionale dal Giappone accanto ad Al Qaeda, numerose autorevoli mass media italiane ed internazionali e diversi Centri di studi strategici internazionali confermano il nesso tra elementi del “polisario” e i gruppi criminali e terroristici in Algeria ed in Sahel. La popolazione in questa zona isolata dal mondo dipendente al cento per cento dagli aiuti del mondo, ma le deviazioni degli aiuti umanitari internazionali sono ben conosciute da tutto il mondo e denunciate da diversi Istanze ed ONG internazionali operanti nei campi.