Lottare per difendere i propri diritti, per salvare il proprio posto di lavoro non è un capriccio. Mi stupisco ancora davanti alle affermazioni di qualcuno che dice che i lavoratori del Teatro Lirico di Cagliari stanno sempre protestando e non sono mai contenti.
Ma è possibile che questi non leggano i comunicati con le motivazioni di tali lotte?
Ad oggi il nostro teatro non ha una programmazione, diversamente da tutti gli altri teatri d'Italia, e ciò significa che il FUS (fondo unico per lo spettacolo) che eroga i fondi in base alla produzione, l'anno prossimo decurterà i finanziamenti per Cagliari perchè, sono passati già tre mesi e non è stato prodotto ancora nulla. Questo vuol dire che molti lavoratori, soprattutto precari, resteranno a casa.
Dalla nuova dirigenza ci si aspettava velocità nel porre subito rimedio a questo deficit, ma per ora tutto è ancora fermo. L' unico concerto in programma è un medaglione di brani triti e ritriti che ahimè ,non credo possa interessare il pubblico degli abbonati storici, raffinati nei gusti e nella preparazione musicale, abituati a ben altro genere di programmi.
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