Magazine Bambini

Le lucine notturne

Da Paola

Doll and Teddy rabbit, watches and balls on  floor in the children's room at night. Toys in a dark room.

Prima di diventare mamma per me la notte era fatta per dormire e non molto altro. Possibilmente nel mio letto e senza interruzioni di sorta. Di notte non accadeva nulla: mi addormentavo e mi risvegliavo al suono della sveglia senza che nel frattempo fosse successo qualcosa.

Poi è arrivata lei, e la notte è diventata una parte viva della giornata in cui succedono molte, moltissime cose: la poppata notturna, il cambio pannolino, la ninna nanna finché una delle due non crolla (quasi sempre io, a dire il vero), le passeggiate su e giù per il corridoio per riaddormentarla.

Quello che mi è stato chiaro fin da subito è che io, la notte, ho una capacità di reazione pari a zero. Il sonno, di notte, è totalmente padrone di me. E il buio in casa certamente non aiuta. Così, all’ennesimo pestone nel comodino che “non ricordavo fosse lì, che per caso qualcuno lo ha spostato?” ho avuto, nel vero senso della parola, un’illuminazione: le lucine notturne.

Chissà perché, tra le tante cose acquistate alla sua nascita, alcune anche parecchio inutili, alle lucine notturne proprio non ci avevamo pensato.

Una in camera nostra, una in corridoio, una nella sua cameretta, con le variazioni del caso. All’inizio abbiamo scelto delle classiche luci da inserire nella presa, di quelle che emanano una luce tenue e hanno un bassissimo consumo energetico.

Poi, però, intorno ai tre anni lei ha iniziato ad avere paura del buio. Una paura forte, che non sentiva ragione e le impediva di addormentarsi serenamente. Abbiamo allora sostituito la lucina nella sua cameretta con una lampada fotoluminescente. Si tratta di una lampada che cattura la luce solare o artificiale per poi restituirla al buio con intensità calante. Dura anche parecchie ore e crea quella sensazione di penombra che caccia via la paura del buio senza illuminare eccessivamente l’ambiente.

Nell’ acquistare una luce notturna bisognerebbe valutare due aspetti: l’intensità della luce prodotta (non troppo forte per non rischiare di rendere difficile l’addormentamento o il riadddormentamento durante la notte) e il consumo energetico.

In commercio esistono ovviamente soluzioni di tutti i tipi. Dalle semplici lucine da presa alle lampade fotoluminescenti di cui vi parlavo. Ci sono poi le lucine portatili che possono essere sollevate dalla propria base e usate come una vera torcia. Se ne trovano anche con forme molto carine (di solito sono personaggi tv o pupazzetti) e sono sicure perché non di riscaldano, perciò nessun pericolo che i piccoli si possano scottare.

Le luci notturne sono state indispensabili per noi fin dai primi momenti, per rispondere alle sue esigenze senza rischiare di farsi male (se anche evitate tutti gli spigoli dal vostro letto a quello del marmocchio ricordatevi che ci sarà sempre una paperella dimenticata sul pavimento, pronta a emettere un suono tremendo nel cuore della notte e svegliare il pupo definitivamente).

Oggi la luce notturna è indispensabile perché lei sia in grado di raggiungere il bagno in tutta sicurezza e ritrovare il letto senza alcun problema.

Insomma, tra tutti gli acquisti per bambini, quello delle lucine notturne per noi è stato sicuramente tra i più indispensabili.


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