Interviene nel confronto a distanza Maino Romani, deputato del PD e membro della commissione antimafia, il quale dichiara: “Non credo che nel dibattito alla festa del PD si sia esagerato sui rischi di infiltrazione mafiosa nel Veneto. Al riguardo segnalo quanto afferma la Direzione Distrettuale Antimafia di Venezia nella sua ultima relazione, relativamente alla 'ndrangheta: "...i dati...fanno ritenere che il Veneto non sia immune da quel tipo di presenze, e che sia giunto il tempo di sviluppare approfondite investigazioni....e' da ritenere che il territorio veneto,ed in particolare quello ricompreso nei territori delle province di Verona, Padova e ( in parte ) Venezia, si stia pian piano trasformando." Come ho detto nel dibattito, la consapevolezza del problema e' la prima condizione per combatterlo”.
"L’attenzione delle istituzioni e dei cittadini, ha affermato Antonino Leone responsabile della PA del PD di Verona, nei confronti della criminalità organizzata non è mai sufficiente per i rischi e per i pericoli che tale fenomeno causa. Certamente la provincia di Verona non è la provincia di Reggio Calabria ma per le condizioni economiche e sociali che esistono attualmente (imprese in difficoltà a causa della scarsa liquidità, delle difficoltà di credito e dei pagamenti ritardati delle pubbliche amministrazioni) e per i fenomeni di criminalità organizzata che si sono già verificati e riportati da il Corriere di Verona, il giorno 20 luglio scorso a pagina 8, occorre non sottovalutare il fenomeno della criminalità organizzata nel territorio veneto e veronese. D’altronde sono sempre più numerose le pubblicazioni che studiano il fenomeno mafioso nel nord est e riportano in modo corretto i risultati ufficiali delle istituzioni relativi alle infiltrazioni mafiose nel territorio interessato. Nella festa Democratica di Borgo Nuovo sono stati riportati tali dati ed è stato lanciato un appello ai cittadini affinché non sottovalutino il fenomeno della mafia in Provincia di Verona e nel Nord Est".