Magazine Bambini
Continua, come promesso, la pubblicazione dei laboratori che abbiamo denominato "Le mani in pasta"... Abbiamo già parlato del laboratorio cartapesta, realizzato durante le attività opzionali, che ci ha permesso di costruire insieme, anche con l'uso delle mani, le conoscenze relative agli ambienti montagna e fiume.
Bene, oggi vi propongo un altro laboratorio, proposto dalla mia collega, la splendida maestra Mirta, appassionata ed "esperta" di un altro straordinario materiale naturale, di bassissimo costo e di grandissima utilità, oltrechè di eccezionale effetto gratificante per gli alunni: l'ARGILLA!La brava Mirta, ha proposto un laboratorio molto completo ed accurato in tutti i passaggi, portando i bambini a scoprire il materiale e ad utilizzarlo secondo le tappe scandite dalla storia.Per aiutarvi nella comprensione, vista la precisione della mia collega, ho preferito pubblicare l'esperienza attraverso una intervista a Mirta
-Come mai hai pensato di proporre questo laboratorio? La motivazione del progetto è nata dal bisogno di dare un senso interdisciplinare alle ore destinate agli ARSA (Approfondimento, Recupero e Sviluppo degli Apprendimenti)per coinvolgere gli alunni in un percorso più pratico ,ricco e completo anche di esperienze manipolative.-Puoi dirci come si è svolta questa proposta? Il percorso si è completato in tre lezioni per ogni gruppo programmate secondo le seguenti fasi di lavoro: Prima lezione:-introduzione storica con riferimento al periodo Neolitico - riferimento all’elemento FUOCO in quanto fondamentale per la cottura delle ciotole-Modellazione ad espansione ( è la tecnica più antica ed è simile a quanto fanno i bambini quando giocano con la plastilina: prendono una porzione di argilla e, con il solo uso delle mani e del pollice,modellano la ciotola secondo la forma desiderata. Successivamente decorano la superficie usando materiali naturali quali conchiglie, sassi, cortecce d’albero ecc…come nell’antichità.) Seconda lezione: -introduzione storica con riferimento al periodo Neolitico e alla necessità dell’uomo di costruirsi recipienti nei quali conservare cibi e bevande- riferimento all’elemento TERRA indispensabile sia per la coltivazione che per il recupero della materia prima “l’argilla”Modellazione con la tecnica a colombino ( è tra le tecniche più antiche di modellazione e consiste nel creare dei piccoli cilindri di argilla che vengono man mano assemblati dopo averli inumiditi, fino ad ottenere il vasetto desiderato. La tecnica a colombino permette ai bambini più abili nella manipolazione di ottenere forme diverse, aperte o chiuse) Terza lezione: -introduzione storica con riferimento al periodo delle civiltà della Mesopotamia ed in particolare alle tavolette con scrittura cuneiforme dei Sumeri-Modellazione a lastre ( si prende un pane d'argilla e se ne tagliano lastre di spessore omogeneo usando un filo o stendendole con un matterello. Successivamente le lastre vengono incise con l’uso di un bastoncino copiando scritture cuneiformi )-Con quanti bambini hai lavorato?Abbiamo circa 6o bambini che frequentano le classi quarte così proponendo diverse attività, siamo riusciti a formare quattro gruppi di 15 bambini, i quali frequentano uno stesso laboratorio per 3 volte consecutive. Ecco il motivo della suddivisione del laboratorio in 3 giornate.-Quale è stata la risposta dei bambini?Splendida, le immagini lo dimostrano, hanno lavorato mettendo proprio le mani in pasta, modellando, provando, imprimendo, costruendo...sporcandosi...ridendo...Inoltre, l'apprendimento ne ha positivamente risentito, non solo dei concetti storici...ma anche nella capacità di osservare ciò che li circonda...A proposito provate a dirmi voi quali artefatti di argilla riuscite ancora a vedere intorno a voi...
Grazie Mirta!