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Le materie plastiche: termopiegature e stampaggio

Creato il 07 dicembre 2010 da Designtrasparente
LE MATERIE PLASTICHE: TERMOPIEGATURE E STAMPAGGIO
Un argomento che crea molta confusione tratta la formatura a caldo del metacrilato.
Innanzitutto diciamo che quello che noi usiamo è un prodotto in lastre assolutamente da non confondere da quello utilizzato per stampi ad iniezione o rotazionale il plexiglas a temperature comprese intorno ai 100 °C inizia quello che si definisce rammollimento della materia, in pratica assume una forma quasi gommosa che permette la formatura della lastra.
Principalmente si usano due tecniche: in forni dove viene inserito l’intero pezzo da stampare, per poi forzarlo in stampi che possono essere realizzati in diversi tipi di materiali come legno, gesso, alluminio, acciaio o anche resine epossidiche.Le lastre uscite dal forno possono raggiungere temperature vicine ai 200 °C quindi per evitare tensioni eccessive è bene pre riscaldare anche lo stampo. Da considerare che in fase di raffreddamento il materiale subirà un ritiro pari circa al 2%, è bene quindi prevedere pezzi più grandi da rifilare in seguito lungo il perimetro.Altro tipo di formatura,molto più semplice ed economica è la termopiegatura su resistenza elettrica.Ma come dice la parola, la lastra si piega lungo una traiettoria lineare, non può quindi assumere formature diverse da pieghe dritte o inclinate.Ma come si procede? La resistenza ha un termostato regolabile in modo da variare la temperatura in funzione dello spessore della lastra.
LE MATERIE PLASTICHE: TERMOPIEGATURE E STAMPAGGIO
Si apre la resistenza fino ad avere una fascia di riscaldamento pari a 4 volte lo spessore del materiale,facciamo un esempio: se dobbiamo piegare una lastra spessa 5 mm, la resistenza si deve aprire fino a circa 2 cm. Ovviamente la linea di piega deve essere esattamente al centro dei 2 cm , in corrispondenza del centro della lampada. E’ importante fare attenzione al verso della piega, la curva esterna deve essere quella più vicina alla fonte di calore, perchè più calda e quindi più morbida e flessibile.
LE MATERIE PLASTICHE: TERMOPIEGATURE E STAMPAGGIO
Molto usate sono le resistenze che scaldano contemporaneamente la lastra da ambo i lati,riducendo notevolmente i tempi di lavorazione.Questo tipo di termoformatura non viene quasi mai effettuata su spessori superiori a 2 cm e per facilitarne la piegatura alcuni preferiscono fresare leggermente la lastra lungo la linea di piega.
LE MATERIE PLASTICHE: TERMOPIEGATURE E STAMPAGGIO
Un altro problema che può essere sollevato è quello che viene chiamato “il ricciolo” sulla piega, nel caso in cui la piega sia troppo stretta ed il materiale fuoriesca o al contrario se la piega è troppo larga può verificarsi un “ritiro”.Problemi di piccola entità per osservatori molto attenti, ma in questo caso è sufficiente rifilare o rettificare il pezzo.
LE MATERIE PLASTICHE: TERMOPIEGATURE E STAMPAGGIOLE MATERIE PLASTICHE: TERMOPIEGATURE E STAMPAGGIO  Nel caso di una piega troppo aperta o troppo chiusa è bene sapere che si può riscaldare nuovamente la lastra e modificare l’angolo di piega.
Articolo di : Francesca Soluzioni

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