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Le mie domeniche libere

Da Silviapare
Anche per quest'estate la scuola è finita. Spero che i miei studenti si siano divertiti quanto mi stavo divertendo io in questa foto, scattata durante una lezione.
Le mie domeniche libere
Tornare a fare un solo lavoro - anche se intenso come la traduzione di Purity - dopo averne fatti due è quasi come essere in vacanza. Questa volta mi sono organizzata con una rigida disciplina militaresca - resa possibile dallo yoga e dal provvidenziale abbandono di facebook - che ogni tanto mi lasciava persino qualche ora libera per scrivere. E poi ho instaurato l'usanza della domenica libera. Sembrerebbe una cosa scontata, ma vi assicuro che per un freelance non lo è. Infatti Mr K questa storia della domenica libera non la capisce tanto bene, e mi segue con una certa riluttanza nelle mie uscite domenicali. Sì, perchè ho deciso che le domeniche libere devono essere utilizzate per andare a spasso e svagarsi completamente (che cosa strana, eh?), perché se rimango in casa finisce che mi attacco al computer e mi metto a lavorare.
Allora, cosa faccio nelle mie domeniche libere?
Per esempio vado a pranzo in un diner in mezzo alla campagna
Le mie domeniche libere
Le mie domeniche libere
Oppure vado a visitare i luoghi di Purity con una guida d'eccezione

Le mie domeniche libere

Il New Leaf Market di Felton, dove lavora la madre della protagonista

Le mie domeniche libere

Il parco dove la protagonista...

Le mie domeniche libere

... nuota insieme a sua madre in questa pozza qui

Oppure vado a camminare sull'Earthquake Trail che passa proprio sopra la faglia di Sant'Andrea. E il mattino dopo c'è stato un terremoto, che però per fortuna non ho sentito perché dormivo ancora (anzi, mi sono svegliata proprio a quell'ora, alle 7. Probabilmente il terremoto mi ha fatto da sveglia).

Le mie domeniche libere

Una fila di paletti azzurri segna il percorso della faglia


E per concludere la giornata, una vera esperienza americana: spannocchiare il granturco all'ora dell'aperitivo
Le mie domeniche libere

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