6 Agosto 2013
Luha aspira ad una vita migliore, ma l’obiettivo è lontano un miglio ed il miglio, indispensabile per allenarsi, sta scarseggiando.
L’obiettivo è lontano e Luha non riesce, perciò, nemmeno a prendere la mira per centrarlo, come bersaglio.
Luha non è, forse, obiettivo, ma, solo, obiettore.
Luha non ha fatto il bersagliere ne’ il servizio militare e come si può pensare che possa centrare un bersaglio senza addestramento, senza allenamento: non ha nemmeno il porto d’armi.
Luha aspira ad una vita più bella, che l’aiuti ad uscire dal suo mutismo, ma il mutismo è coperto dal muggito delle mucche, nei dintorni.
Luha aspira a mutare il corso della sua vita, ma tante persone, intorno, non l’aiutano perché non sentono la sua richiesta d’aiuto, corrono più veloci di lui e lo lasciano indietro, senza aspettarlo: è come un tarlo nella mente, nel Cuore e nell’Anima di Luha.
Altre persone lo sentono, ma non lo capiscono: parlano lingue diverse.
Alcune fanno, addirittura, le “linguacce”, in direzione di Luha.
Luha aspira ad uscire dal suo mutismo, ma le persone accanto non capiscono un “acca” dell’aspirazione di Luha e lo isolano nel suo mutismo, lo tengono a distanza, lo temono.
Le persone accanto non capiscono un “acca” e, perciò, non provano nemmeno a stare insieme a Luha.
E’ strano: come si può stare accanto e, ciononostante, non capire un “acca”?
Sembra un controsenso, ma ho già risposto, poco fa, dicendo che non si capisce un acca perché non è sufficiente stare accanto, ma occorre anche stare insieme.
E’ stando insieme che si riconosce di chi sia ciascun suono, ciascuna voce.
Pecchio (all’anagrafe: Luca Lapi)