20/21 Febbraio 2014
Chico ha occhi per vedere necessità e sofferenze di fratelli e sorelle.
Ha gli occhi dell’anima per intravederle.
Tutti li hanno, ma non tutti sanno di averli.
Alcuni sanno di averli, ma sono troppo stanchi per tenerli aperti continuativamente.
Li tengono aperti un giorno sì ed uno no.
Li tengono aperti uno sì ed uno no.
Chico li tiene aperti ogni giorno, entrambi.
Non si preoccupa dei bambini e dell’acqua che possono sparargli, accecandolo per un momento: tornerà a vedere, poi!
Si preoccupa, piuttosto, degli adulti, dei loro occhi pieni di acqua, che si versano negli occhi con le loro mani, dopo essersele lavate, dell’acqua in cui i loro occhi affogano perché non hanno imparato a nuotare, perché altri adulti non hanno insegnato loro a nuotare, quando erano piccoli.
Gli adulti indossano occhiali per difendersi dall’acqua dei bambini, ma sono con gradazione sbagliata: non li mettono in grado di vedere e, soprattutto, d’intravedere.
Guardano, ma diventano guardoni, mai guardiani delle loro azioni!
Osservano, ma non imparano che a fare osservazioni sugli altri: mai su se stessi!
Indossano occhiali, ma gli occhi mettono le ali e volano via, lontani, continuando a renderli ciechi.
C’è chi sostiene di vedere, ma dev’essere sostenuto, in realtà, perché gli venga impedito, fraternamente, d’inciampare e cadere.
Chico ha occhi per vedere necessità e sofferenze di fratelli e sorelle, lo sa e prega affinché tutti sappiano di averli e farne buon uso.
Pecchio (all’anagrafe: Luca Lapi)