Le mie più sentite scuse...

Creato il 22 gennaio 2013 da Lalettricerampante
Chiedere scusa secondo me è una delle cose più difficili da fare per un essere umano. Chiedere scusa sul serio, intendo. Perché solitamente implica aver sbagliato in qualche modo, aver fatto qualcosa, più o meno volontariamente, che può aver offeso, ferito o anche solo infastidito qualcun altro. E quindi utilizzo questo spazio, questo blog che può essere visto e letto da tutti, per fare mea culpa e porgere le mie più sincere scuse.
Scusami, caro e-reader, per aver sempre parlato male di te senza conoscerti. Scusami per aver sempre dato per scontato che il tuo gemello cartaceo sia sempre e comunque migliore di te, e non aver ascoltato chi cercava in ogni modo di farmi capire che dei vantaggi e delle qualità non indifferenti li hai anche tu. Certo, non profumi. Le tue copertine in bianco e nero sono davvero tristissime e la progressione di lettura in percentuale anziché in numero di pagine mi irrita non poco. E non sei nemmeno così bello, lì appoggiato sulla mensola, perché quasi non ti si vede e di sicuro non fai arredamento.
Però, per alcune cose sei comodo. Porca miseria se sei comodo. Ti basta essere nel campo di un wi-fi e in pochi secondi puoi riempirti di tutti i libri del mondo (le nuove uscite, quelle no... la differenza di prezzo tra cartaceo e virtuale è talmente tanto misera che non ci penso proprio a scegliere te) (in realtà finché non escono in economica, non sono in offerta o qualcuno non me li regala, non compro nemmeno gli altri). E poi sei leggero da trasportare, leggerissimo: un vero vantaggio, soprattutto nel caso dei libri molto spessi, quelli che se li leggi nel letto o ti porti in borsa ti slogano la spalla. Per non parlare del fatto che leggi qualunque formato (ok, ogni tanto hai bisogno dell'aiuto di un convertitore), così non divento più cieca a leggere pdf e .doc sullo schermo del computer. E le offerte? Vogliamo parlare delle offerte? Libri  più o meno recenti che ogni tanto vengono venduti a prezzi bassissimi (i classici si trovano addirittura a gratis), che diminuiscono un po' quel senso di colpa da "costa troppo", "spendo troppo", "ne ho già comprati sei questo mese", "non ho più soldi", etc etc, che accomuna un po' tutti i lettori (oltre al fatto che se un libro è brutto, averlo pagato meno e, soprattutto, non trovarselo sempre davanti agli occhi ti fa sentire meno scemo).
Sì, insomma, non sei poi così male, caro e-reader. E mi dispiace davvero tanto aver parlato male di te in ogni modo e momento possibile. Credo sia stata colpa della paura: paura di quel che non si conosce, paura che a causa tua posti bellissimi come biblioteche e librerie possano piano piano sparire (come se la colpa della crisi economica e culturale potesse essere tua...) Certo,non rinuncerò mai ai libri cartacei. Anche volendo non ci riuscirei. Sono troppo belli da vedere, sfogliare, annusare, regalare, dedicare... sarebbe impossibile per me stare senza di loro (e sono convinta che, sotto sotto, sai benissimo anche tu che non potrai mai prendere il loro posto).
Però possiamo e potete sicuramente convivere. Ci saranno dei periodi in cui ci vedremo di più, altri di meno... ma se potrai perdonare i miei precedenti maltrattamenti e i miei pregiudizi, non vedo perché non potremmo essere amici.

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