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Le mie ultime letture

Creato il 30 novembre 2013 da Weirde

Perdonate l’orribile copertina dell’ultimo libro che ho letto, purtroppo è un libro autopubblicato da una scrittrice americana, perciò fatto al risparmio graficamente parlando. 

The Last Hour of Gann

Titolo: The last hour of Gann

Autrice: R. Lee Smith

Inedito in italiano

Genere Sci-fi

Trama: La terra è ormai inquinata e sovraffollata, e chi nasce povero ha vita dura, perciò due sorelle orfane decidono di cogliere al volo la possibilità di partire per colonizzare un pianeta lontano. IL pericolo c’è ma comunque che futuro avrebbero? La nave spaziale su cui viaggiano addormentate con altre migliaia di coloni però ha un incidente e si schianta su un pianeta sconosciuto, Gann un posto molto ostile, dove vive una razza di rettili molto simili agli umani, ma molto più arretrati tecnologicamente poiché sembra che secoli prima i loro antichi che erano evoluti e robotizzati come gli umani furono puniti da Dio e decimati per i loro peccati. Così Amber, la protagonista, incontrerà Meoraq uno di questi alieni, la mano di Dio per il suo popolo, convinto che sia stato proprio Dio a farli incontrare. Lui è molto zelota come tutto il suo popolo. Vede segni di Dio in ogni cosa, mentre Amber è atea. Capirsi, convivere e lottare assieme non sarà semplice, ma ne varrà la pena se solo violenza e antichi peccati non li uccideranno prima.


La mia opinione:

Questo libro mi ha lasciato perplessa per molte ragioni, ma la prima è che certamente si potevano eliminare molte parti di questo lunghissimo tomo di più di 600 pagine, alcune sono veramente inutilmente lunghe e ripetitive. In particola modo quelle che vertono su Amber e il suo rapporto con gli altri coloni sopravvissuti allo schianto della nave spaziale: è chiaro dopo le prime 100 pagine che tutti la odiano, non occorrevano 400 pagine per dircelo, e poi possibile che tutti, ma proprio tutti la odino,? Non è plausibile che neppure uno altri degli umani abbia un poco di sale in zucca e siano tutti così meschini ed egoisti. Almeno due o tre l’autrice poteva farli stare dalla parte di Amber….

I personaggi secondari, gli umani in particolare, purtroppo sono tutti piuttosto bidimensionali e piatti nonché meschini. Ci sta che ci siano dei cattivi, ma qui forse si esagera un poco con la loro moltitudine.

Inoltre Amber stessa parte veramente antipatica all’inizio del libro, si redime dalla metà in poi, ma prima è veramente troppo sicura di sé, possibile che non scelga mai di stare zitta? o di lasciarsi andare al dolore? E’ troppo….inverosimilmente l’unica umana realistica e concreta e coraggiosa del gruppo.

Per fortuna che c’è il personaggio di Meoraq che invece è dipinto molto bene e si evolve plausibilmente. Anche la società in cui vive è ben dipinta, e anche poi nel finale, la causa della fine del suo antico mondo è molto classica e innovativa al tempo stesso. E’ lui che salva il libro, e il suo rapporto con Amber evolve nei tempi e nei modi giusti. Riesce a risultare romantico, seppure in modo alieno.

Ecco un piccolo estratto:

" Meoraq reached out and caught at her leg before she could flee. He rubbed his brow-ridges, cursing himself and all the words he could not make, because there was no way to tell her that it wasn’t sex, it wasn’t either that fierce eruptive will of Sheul or the shameful temptation of Gann, but this…this nameless thing that was neither fire nor clay but as constant as the wind, sometimes a storm and sometimes only a breeze, was always with him. No, it was not sex, but it had to be something that made him look for reasons to sit with her, to speak with her, even to fight with her if that was all there was, because even the most tedious and foul chore of curing a damned animal hide could become something to look forward to if he was with her. And it wasn’t sex, but he wished it was; it wasn’t sex, but if it had been, even that could be good, could even be glorious, just because it was with her.

He released her and said nothing as she carried the hides away. The wind gusted, throwing smoke into his eyes. He closed them and began silently to pray.”

Anche l’estremo zelotismo di Meoraq non disturba il lettore, è una caratteristica plausibile, ben spiegata, che anzi lo rende più umano e più simpatico. E quando alla fine del libro scopriremo come è veramente nta la religione che gli alieni seguono pedissequamente e perché tutto avrà ancora più senso. La parte aliena del libro è veramente ben scritta e piacevole, così come la parte romantica e passionale. Sì Amber e Meoraq ci danno dentro.

Purtroppo la parte umana è di molto inferiore e così la parte violenta del libro. La violenza rituale o sociale degli alieni, controllata ci può stare, ma dopo due terzi del libro, quando Amber viene rapita….era veramente necessario farla soffrire in vari e anche troppo grafici modi per centinaia di pagine? Io lì avrei tagliato pesantemente.

Troppa violenza per i miei gusti.

Perciò riassumendo, non posso dire che il libro mi sia piaciuto del tutto, ma nemmeno dispiaciuto, mi è piaciuto in parte. E credo che l’autrice abbia dentro di sé la capacità di scrivere qualcosa di molto bello, ha solo bisogno di un editing professionale, e di approfondire u poco i suoi personaggi, usando più sfumature caratteriali. Meoraq prova che lo può fare.

Vi lascio con un altra citazione molto bella del libro, stavolta a parlare è Amber che si rivolge a Meoraq:

“You’re an alien,” she told him. “Or I am. One of us is, at any rate.”

He sighed and rubbed at his brow-ridges.

“Our worlds are billions of miles apart. We come from two entirely different evolutionary trees. You have scales, I have hair. We have different skeletons, different organs, different everything, right down to the number of fingers and toes. We are one hundred percent incompatible. The only thing we have in common is a carbon base.”

“So?” he said wearily.

“So I’m pregnant,” said Amber, and was amazed at how matter-of-fact she sounded, saying it for the first time. “What the hell do you call that if it isn’t God?”

He raised his head from his hand and stared at her.

“You told me once that I was good at seeing evidence and, boy, did it piss me off because this is something that I really did not want to see. But men can only push themselves so far, Meoraq, and men with faith can only push so much further. All the evidence is telling me…there’s something else out there, pulling from the other side. I don’t like it,” said Amber bluntly. “I’m not at peace with it. I sure as hell don’t take comfort in it…but I’m glad you do.”

He frowned, tried to look away, but Amber caught his snout and turned him back.

“Because all the things God isn’t for me,” she said, “you are. Because of you, I see Him every day. So start talking, lizardman, but I warn you, you’ve got a hard talk ahead of you if you’re going to convince me there’s no God after He gave you to me.”


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