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Le mie ultime letture (ombrellon-oriented)

Creato il 24 giugno 2013 da Ninapennacchi

Sono rimasta un po' indietro con l'aggiornamento dei libri letti ultimamente. Ma visto che alcuni sono davvero carini – in verità, praticamente tutti – mi piacerebbe consigliarveli per sotto l'ombrellone. Ecco dunque una veloce carrellata. Dirò poco di ognuno, ma se amate i romance, con questi andrete a botta sicura, come cadere su un materasso di quelli sofficiosi.
“Segreti di una notte d'estate”, “Accadde in autunno”, “Peccati d'inverno” (rispettivamente il primo, il secondo e il terzo libro della serie Wallflowers, o delle “Audaci zitelle”) + “Sognando te” – di Lisa Kleypas

Le mie ultime letture (ombrellon-oriented)

Il tizio qua sopra sarebbe, secondo l'edizione italiana di "Peccati d'inverno", Sebastian St Vincent, il protagonista del libro. Comincio con il dire che ti capisco, o tu che hai scelto la copertina. Un protagonista biondo è un'offesa al fondamento del vero amore — i capelli dell'amato devono essere scuri.
Rimane il fatto che — ahimè — Sebastian è proprio BIONDO...


Mi cavo subito un dente dicendo che ho detestato la protagonista di “Accadde in autunno”, secondo libro della serie Wallflowers. No! Lillian è insopportabile. Però “Accadde in autunno” rimane un romanzo scorrevole e tutto sommato si arriva facilmente alla fine. Ed è necessario leggerlo: c'è un episodio di raccordo con “Peccati d'inverno”, terzo libro della serie, che mi è piaciuto molto (soprattutto il protagonista maschile, che ahimè è biondo, ma non si può avere tutto dalla vita). Il mio preferito è però “Segreti di una notte d'estate”. C'è una scena inerente un paio di stivaletti e una ragazza che se li stringe al cuore che mi ha sciolto come non succedeva da tempo. Anche “Sognando te” è carino. Il protagonista, Derek Craven, è citato in “Peccati d'inverno”, e vi farà innamorare (per quanto il libro tenda a perdersi in un rocambolesco e vagamente irritante finale).
Nel complesso, il mio giudizio su Lisa Kleypas è positivo. Non eccellente, però. Buona autrice di romance, soprattutto di romance storici, non riesce a farmi battere il cuore di vera partecipazione. Certe scene mi piacciono, ma nel complesso spiega troppo, o inserisce troppe palpitazioni al primo sguardo. Ottima per sotto l'ombrellone; non un'autrice di DIK. Per me.
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La figlia del matematico”, di Laura Kinsale. Superbo. Inizialmente su aNobii gli avevo dato quattro stelline, poi sono andata ad aggiungerne un'altra. La protagonista vi irriterà in qualche frangente, ma c'è qualcosa nella realtà che sa creare questo libro, sul personaggio maschile, sulla trama originale e su alcune scene, che lo rendono uno dei migliori letti ultimamente. Ho intenzione di rituffarmici (ma in lingua originale, stavolta) al più presto. 
"Un sogno ci salverà", di Laura Kinsale. La prima parte mi è piaciuta moltissimo, tanto da farmi pensare "amo questa autrice". Purtroppo però, il libro si perde dalla seconda metà in poi. Alcune situazioni, da drammatiche che dovrebbero essere, risultano al lettore parodistiche per l'eccessiva reiterazione. Peccato. Un libro di quelli che vorresti cambiare da un certo punto ma che, in ogni caso, non mi pento di aver letto. 
Le mie ultime letture (ombrellon-oriented)
“La storia di una bottega”, di Amy Levy. Ho dato quattro stelline a questo libro. Per i miei standard taccagni di stelline, un voto alto. Tuttavia, non leggerei altri libri dell'autrice se me ne capitasse l'occasione. Non ho trovato particolarmente azzeccati i dialoghi tra i personaggi, o reali i sentimenti descritti, o ben caratterizzati i comprimari e le protagoniste. Interessante, come libro, lo è di certo; uno spaccato di quelle girl bachelors che vivevano a Londra a fine Ottocento, e descritto proprio da una donna di quegli anni, femminista e lesbica. Che volere di più, in quanto a modernità ribelle? Tuttavia, lo stile di Amy Levy mi ha dato un continuo senso di distanza, una fotografia della storia più che un'immersione nella storia. Volevo sapere come andava a finire il libro; ho divorato le pagine soprattutto nella seconda parte; ma con il senno di poi, non posso dire che rileggerò questo romanzo né che le protagoniste abbiano lasciato un'impronta nel mio cuore.
Le mie ultime letture (ombrellon-oriented)
“Riparto da te”, di Jane Graves. Carino! Ora, vi devo svelare un segreto. Quando cominciai a leggere questo libro, mesi fa, lo abbandonai subito. No, non ce la potevo fare! La protagonista, Darcy McDaniel, era odiosa. Sposata per motivi economici, quarantenne attaccata al denaro, ai gioielli, rimasta senza un soldo e nonostante tutto sciocca e superficiale...Poi, qualche giorno fa, ho ripreso in mano questo romance contemporaneo. Motivo? Uno di quei colpi di genio che mi rendono una persona così smaccatamente intelligente. Mi sono detta: e se cominciassi a leggerlo dal punto in cui la protagonista rinsavisce? Superato lo shock della bancarotta? Una pensata davvero luminosa, per la quale mi profondo in complimenti con me stessa. Perché Darcy, superato il primo capitolo, diventa niente male, umanamente comprensibile, adorabilmente testarda, linguacciuta e caparbia come è bello che sia. Consigliatissimo se avete voglia di un libro che vi faccia ridere, commuovere e stampare sulla faccia un ghigno al momento della parola “fine”. 

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