Le mie uova di Pasqua...non ingrassano!

Preparando questo post sulle uova di Pasqua mi sono incuriosita e ho fatto una ricerca sul web per scoprire qual è il motivo per cui si è iniziato a regalare uova a Pasqua.

"...L’uso di scambiarsi uova in dono nel periodo pasquale risale al Medioevo; durante le severissime imposizioni di digiuno della Quaresima, era proibito mangiarne.

Quindi le uova sfornate dalle galline in quelle 6 settimane dovevano per forza essere smaltite rapidamente; perciò venivano benedette in chiesa durante la messa della domenica di Pasqua e poi donate, rassodate, ad amici e parenti come augurio di fecondità in ogni campo.

Nel XIII sec. in Francia e in Italia, studenti e soci delle Corporazioni prima della Messa si recavano in cortei preceduti da musici banditori a bussare alle porte delle case questuando uova: alcune famiglie nobili, per distinguersi, iniziarono a tingerle di rosso o verde, lanciando l’idea dell’uovo-regalo decorato. Ma poiché le uova vere andavano presto a male, subentrò l’uso di fabbricarne in materiali non deperibili " (se vuoi approfondire leggi qui)

In famiglia c'è la tradizione, tramandata almeno a partire dalla mia bisnonna, di preparare nei giorni precedenti la settimana Santa dolci particolari e uova. Le uova, ricordo da bambina, venivano acquistate da mia mamma in numero....considerevole e con questo intendo almeno 4 dozzine, non so se mi spiego...una cinquantina di uova! Poi, tradizione vuole che si rassodino ( e ora capisco il perchè dopo aver letto quanto citato sopra) e si lascino per diversi giorni in una soluzione di olio, aceto rosso di vino, sale e grani di pepe. Per Pasqua, le uova si saranno colorate di un bel rosa intenso grazie all'azione dell'aceto.
Le mie uova di Pasqua...non ingrassano!

Assoluto divieto di toccarle e mangiarle e vi assicuro che con mia mamma NON SI SCHERZA! Fortuna vuole che non mi piacciono le uova ma per gli altri membri della famiglia era una vera pena!
Poi, c'è la parte dolci a cui mia mamma si dedicava con rito solenne.
Un vero rituale a cui pochi adepti potevano prendere parte: mia nonna ed io (sempre facendo giurin giuretto che non dovevo assolutamente aprire porte, finestre, forno, ecc. perchè, come chi ama sfornare dolci sa, la temperatura è fondamentale per la lievitazione).
I dolci che .....dovrei.....imparare per tramandare la tradizione sono la PINZA, la TRECCIA, la COLOMBA, e il PRESNIZ.
La vedo dura. Finora non mi sono ancora cimentata. Avete presente lavorare una massa di 40 cm di diametro, per non so quanto di peso, per un'ora di fila...e poi, far lievitare e poi impastare ancora e ancora...non ce la posso fare! Ancora quest'anno declino l'invito!
Le mie uova di Pasqua...non ingrassano!