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Le migliori opere fantasy secondo Reddit – 1

Creato il 01 marzo 2016 da Martinaframmartino
Le migliori opere fantasy secondo Reddit – 1

Nuova classifica dei libri (o saghe) fantasy più amati di sempre. Questa è stata stilata da Reddit con il semplice sistema di chiedere ai suoi 52.851 iscritti di indicare le loro cinque opere preferite e di combinare le risposte per stilare la classifica delle migliori 105 posizioni. Perché un numero insolito come 105 e non un più comune 100? Non ne ho idea. Probabilmente adesso qualche dato è un po' cambiato, dato che io ho visto la classifica oltre un mese fa. Il tempo della scrittura però è stato più lungo del previsto, perciò vi propongo il mio articolo - anzi, i miei tre articoli perché il testo è così lungo che ho deciso di suddividerlo in tre parti - solo ora.

Ovvio che in una classifica di questo tipo la notorietà ha una certa importanza: un libro famoso prenderà comunque più voti di un libro semisconosciuto, anche se il libro semisconosciuto è scritto molto meglio di quello famoso. Ci sono comunque assenti eccellenti, i primi nomi che mi vengono in mente sono quelli di Terry Brooks, Marion Zimmer Bradley e Michael Ende, mentre la presenza del polacco Sapkowski e del russo Luk'janenko in classifica dice chiaramente che sono stati considerato anche autori non di lingua inglese.

Non tutte queste opere sono state tradotte in italiano, di alcune saghe non è stato tradotto neppure un volume, altre sono state tradotte solo in parte, perciò il lettore medio italiano conosce per forza meno opere rispetto al lettore medio inglese o americano. Io, che non riesco a resistere alla tentazione di controllare cosa e quanto ho letto, come sempre considero come letta una saga se ne ho letto almeno un libro (sono i titoli sottolineati), perché se non sono andata avanti è stato per scelta e almeno un'opportunità all'autore l'ho data.

Questo è quello che è venuto fuori:

Le migliori opere fantasy secondo Reddit – 11) George R.R. Martin, Le cronache del ghiaccio e del fuoco

Saga lunghissima composta - per ora - da cinque volumi, ma lo scrittore deve ancora pubblicare gli ultimi due. I titoli sono A Game of Thrones (Il trono di spade, Il grande inverno), A Clash of Kings (Il regno dei lupi, La regina dei draghi), A Storm of Swords (Tempesta di spade, I fiumi della guerra, Il portale delle tenebre), A Feast for Crows (Il dominio della regina, L'ombra della profezia) e A Dance with Dragons (I guerrieri del ghiaccio, I fuochi di Valyria, La danza dei draghi). Legati a questo mondo ci sono anche Il cavaliere dei Sette Regni, Il mondo del ghiaccio e del fuoco e alcuni racconti.

Se avete problemi a districarvi con i titoli e le varie edizioni della saga potete consultare questa guida: https://librolandia.wordpress.com/2013/05/02/il-trono-di-spade-di-george-r-r-martin-i-romanzi/.

Su Martin ho scritto moltissimo, un articolo introduttivo alla saga, privo di spoiler e che si sofferma solo sullo stile e su alcuni motivi della saga, lo potete leggere qui (dopo qualche commento sulla serie televisiva Il trono di spade che, all'epoca in cui scrivevo, stava per iniziare): https://librolandia.wordpress.com/2011/03/04/george-r-r-martin-e-le-cronache-del-ghiaccio-e-del-fuoco/. Se volete leggere qualcosa di più potete acquistare il primo numero di Effemme ( http://www.delosstore.it/ebook/44604/effemme-1/), che contiene ben sette articoli dedicati a Martin e al suo mondo.

Intrighi, tradimenti, guerre, cavalieri, animali fantastici, elementi magici che all'inizio scarseggiano ma che con il procedere della saga aumentano sempre più, personaggi credibili tratteggiati in varie sfumature di grigio, misteri, svolte impreviste, violenza, sesso... Sono innumerevoli gli elementi che compongono la saga di Martin e che la rendono affascinante, ma non è una lettura adatta a tutti e certo non è fantasy per bambini. Il problema principale? Martin non ha ancora finito di scrivere, The Winds of Winter, sesto romanzo della saga, verrà pubblicato chissà quando, certamente dopo che la serie televisiva avrà rivelato parte degli eventi che vi avvengono, e per A Dream of Spring probabilmente ci toccherà aspettare le calende greche. Che non esistono.

Le prime pagine del romanzo: http://leggere.librimondadori.it/george-r-r-martin-il-trono-di-spade-1-il-trono-di-spade-il-grande-inverno/.

Credo di essere riuscita a non scrivere un solo articolo su questo romanzo anche se scrivo su FantasyMagazine dalla fine del 2006 e ho inaugurato questo blog all'inizio del 2011. Spesso indicato come trilogia, ma i tre libri che lo compongono, La compagnia dell'Anello, Le due torri e Il ritorno del re, non sono opere autonome ma semplicemente tre parti di un unico romanzo pubblicato a puntate perché dopo la Seconda Guerra Mondiale in Inghilterra c'era ancora il razionamento della carta.

Epica allo stato puro, il fantasy come lo conosciamo è nato da qui. Non che non si scrivesse fantasy prima, ma, che lo si ami o lo si odi, il genere ora non può prescindere dal romanzo di Tolkien. Ci sono le canzoni, certo, e a chi cerca solo avventura possono dare fastidio perché rallentano il ritmo, e il ritmo non è quello di un romanzo contemporaneo. Eppure, se ci si prende il tempo per assaporarlo, per percorrere con calma i sentieri della Terra di Mezzo, è un libro meraviglioso. Come per le opere successive di cui non ho scritto commenti posto la quarta di copertina:

"Il Signore degli anelli" è un romanzo d'eccezione, al di fuori del tempo. E' un libro d'avventure in luoghi remoti e terribili, episodi di inesauribile allegria, segreti paurosi che si svelano a poco a poco, draghi crudeli e alberi che camminano, città d'argento e di diamante poco lontane da necropoli tenebrose in cui dimorano esseri che spaventano solo al nominarli, urti giganteschi di eserciti luminosi e oscuri. Tutto questo in un mondo immaginario ma ricostruito con cura meticolosa, e in effetti assolutamente verosimile, perché dietro i suoi simboli si nasconde una realtà che dura oltre e malgrado la storia: la lotta, senza tregua, fra il bene e il male.

Un estratto: http://www.rcslibri.it/wp-content/uploads/2016/02/22/205622/3315953-9788845270741_abstract.pdf

Presunta trilogia composta, almeno per ora, da Il nome del vento e La paura del saggio. Scrivo presunta perché secondo Rothfuss la storia dovrebbe finire con il terzo libro, provvisoriamente intitolato The Doors of Stone, ma io non gli credo. Secondo me deve scrivere ancora troppe cose per rimanere in un unico volume. Appartenente a questo mondo Rothfuss ha pubblicato anche lo spin off The Slow Regard of Silent Things, che un collega ha definito "strano". Non so se lo leggerò se non verrà tradotto, temo che il mio inglese non sia abbastanza buono visto che Auri dà il nome alle cose e poi le chiama a quel modo. Mi sa che mi perderei troppo. Della nascita de Le cronache dell'assassino del re ho parlato in questo articolo: https://librolandia.wordpress.com/2011/05/25/patrick-rothfuss-da-il-nome-del-vento-a-the-wise-mans-fear/.

I miei commenti su La paura del saggio: https://librolandia.wordpress.com/2011/11/09/patrick-rothfuss-la-paura-del-saggo/.

Storia di crescita inserita in una cornice. La cornice è il tempo attuale, con un Kvothe famoso che aspetta solo di morire, e la narrazione che ripercorre la sua brillante formazione. Per molti tratti non brilla di originalità, ma si legge in un soffio (tranne Felurian, lei la strozzerei anche a distanza di anni). Magia, combattimenti, musica, una specie di storia d'amore terribilmente complicata... Anche questa saga è da leggere.

Saga epica composta da I giardini della luna, La dimora fantasma, Memorie di ghiaccio, La casa delle catene, Maree di mezzanotte, I cacciatori di ossa, Venti di morte, I segugi dell'ombra, Dust of Dreams e The Crippled God, con gli ultimi due che devono ancora essere tradotti. E poi ci esistono, al momento solo in inglese, altri romanzi ambientati in questo mondo, alcuni scritto da Ian Cameron Esslemont, il co-creatore.

Saga grandiosa e complicatissima il cui principale limite, per me, è che nella lettura mi annoiavo parecchio. I momenti in cui mi sono divertita sono stati troppo pochi per pensare di avventurarmi oltre il terzo romanzo, ma visto che fra i miei lettori abituali ci sono alcuni forti estimatori di Erikson magari qualcuno di loro potrebbe spiegarvi perché, a suo giudizio, questa saga vada letta. La quarta di copertina di I giardini della luna:

Un diffuso malcontento regna nell'Impero di Malazan, teatro di un'estenuante guerra e di cruente lotte intestine. Persino le legioni imperiali, sottoposte a continui massacri, desiderano ardentemente una tregua. Ma il dominio dell'imperatrice Laseen, sostenuta dai suoi temibili sicari, rimane assoluto e incontrastato, e i suoi eserciti continuano la conquista delle città ancora libere dal giogo imperiale. E proprio quando sembra vicina la capitolazione dell'ultima città a resistere, si mettono in moto poteri oscuri al di là di ogni immaginazione e gli dei stessi dovranno schierarsi nell'imminente lotta.

La recensione di FantasyMagazine: http://www.fantasymagazine.it/5427/i-giardini-della-luna.

Saga epica di dimensioni davvero monumentali: Nuova primavera (prequel), L'Occhio del Mondo, La grande caccia, Il Drago rinato, L'ascesa dell'ombra, I fuochi del cielo, Il signore del Caos, La corona di spade, Il sentiero dei pugnali, Il cuore dell'inverno, Crocevia del crepuscolo, La lama dei sogni, Presagi di tempesta, Le torri di mezzanotte, Memoria di luce. Gli ultimi tre romanzi sono stati scritti da Brandon Sanderson dopo la morte di Jordan, sulla base degli appunti scritti da Jordan stesso durante gli ultimi due anni di vita. Dopo Martin è l'autore su cui ho scritto di più, avevo pure iniziato una rilettura che ho provvisoriamente accantonato per mancanza di tempo. Qualche commento sull'elenco dei libri: https://librolandia.wordpress.com/2015/06/16/robert-jordan-la-ruota-del-tempo-i-libri/.

Un approfondimento senza particolari spoiler su La Ruota del Tempo diviso in tre parti: https://librolandia.wordpress.com/2014/02/26/robert-jordan-la-ruota-del-tempo1/, https://librolandia.wordpress.com/2014/02/27/robert-jordan-la-ruota-del-tempo2/ e https://librolandia.wordpress.com/2014/02/28/robert-jordan-la-ruota-del-tempo3/. Altri approfondimenti li potete trovare facilmente nel blog cliccando sul nome dello scrittore nell'elenco delle categorie. E a proposito dello scrittore questa è la sua biografia: https://librolandia.wordpress.com/2012/09/25/robert-jordan-la-biografia/.

Fantasy epico dicevo. All'inizio molto tolkieniano per scelta deliberata dell'autore, che ha creato un mondo in qualche modo familiare per poi scompaginare le carte in tavola. Oscuro Signore, pacifico villaggio, compagnia e via dicendo... e poi ci sono una magia notevole, un bel po' di personaggi che devono imparare a convivere con situazioni che non gli piacciono, duelli, guerre, intrighi, culture decisamente insolite, un mondo che è protagonista tanto quanto i personaggi che lo abitano.

Saga prevista in dieci volumi, di cui però l'autore al momento ne ha pubblicati solo due: La via dei re e Parole di luce. Il terzo romanzo, provvisoriamente intitolato Oathbringer, dovrebbe essere pubblicato nel 2017.

Un commento fatto mentre stavo leggendo La via dei re: https://librolandia.wordpress.com/2012/03/04/brandon-sanderson-e-le-cronache-della-folgoluce/. Le impressioni a fine lettura: https://librolandia.wordpress.com/2012/04/14/brandon-sanderson-la-via-dei-re/. Un commento scritto durante la lettura di Parole di luce: https://librolandia.wordpress.com/2014/12/03/leggendo-parole-di-luce-di-brandon-sanderson/

Un commento a fine lettura: https://librolandia.wordpress.com/2014/12/14/brandon-sanderson-parole-di-luce/.

Un mondo davvero insolito, un pericolo incombente ma che dobbiamo ancora capire bene, una storia che procede avanti nel futuro ma che torna anche nel passato per dirigersi verso il presente, personaggi straordinari, duelli mozzafiato... Insomma, un'altra saga da leggere assolutamente.

Saga che al momento conta tre titoli in inglese (ma l'autore ha previsto di scriverne almeno altri quattro), di cui solo due tradotti in italiano e ormai fuori catalogo. I titoli sono Gli inganni di Locke Lamora, I pirati dell'oceano rosso e The Republic of Thieves.

Il mio commento sul primo libro: https://librolandia.wordpress.com/2014/08/06/scott-lynch-gli-inganni-di-locke-lamora/.

Questa è la prima saga dal focus abbastanza ristretto. Niente più mondo in pericolo e nemmeno guerre capaci di devastare interi continenti ma una storia avventurosa di un gruppo di ladri che vuole mettere a segno furti per il proprio tornaconto personale.

Saga lunghissima tradotta solo in parte. Per i titoli vi rimando all'articolo di Wikipedia: https://it.wikipedia.org/wiki/Mondo_Disco. Questo invece (in inglese) è il sito dell'autore: http://www.terrypratchettbooks.com/.

Io ho letto un solo romanzo, A me le guardie!, ben prima di aprire il blog, quindi non ho scritto nessun commento Però ricordo che in oltre 350 pagine mi sono divertita solo su un paio di frasi. Quelli di Pratchett sono romanzi umoristici, e più passa il tempo più mi rendo conto che i romanzi umoristici non fanno per me. La recensione di A me le guardie! pubblicata da FantasyMagazine: http://www.fantasymagazine.it/5457/a-me-le-guardie.


Le migliori opere fantasy secondo Reddit – 19) Jim Butcher, The Dresden Files

Saga che negli Stati Uniti ha riscosso un successo enorme ma che da noi non è mai arrivata. Per la verità Gargoyle Editore aveva previsto di pubblicare Cold Days, quattordicesimo romanzo della saga, qualche tempo fa, ma visto che sono mesi che Gargoyle non dà più segni di vita temo che l'editore sia fallito e che The Dresden Files non arriverà mai in Italia. L'unico testo appartenente a questa saga arrivato in Italia è La conchiglia esplosiva, bel racconto contenuto nel libro L a principessa e la regina e altre storie di donne pericolose curato da George R.R. Martin e Gardner Dozois di cui ho parlato qui: https://librolandia.wordpress.com/2015/02/18/george-r-r-martin-e-gardner-dozois-la-principessa-e-la-regina-e-altre-storie-di-donne-pericolose/. Il sito dell'autore: http://www.jim-butcher.com/books/dresden.

Saga composta da Harry Potter e la pietra filosofale, Harry Potter e la camera dei segreti, Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, Harry Potter e il Calice di fuoco, Harry Potter e l'Ordine della Fenice, Harry Potter e il Principe Mezzosangue, Harry Potter e i doni della Morte, a cui vanno aggiunti i tre libretti Gli animali fantastici: dove trovarli, Il quidditch attraverso i secoli e Le fiabe di Beda il Bardo.

Storia di crescita di un personaggio che vive in parte nel nostro mondo e in parte in un mondo magico, a cui accede prendendo il treno al binario 9 e 3/ 4. Sto rileggendo i romanzi in questo periodo, al momento ho scritto commenti solo per La pietra filosofale: https://librolandia.wordpress.com/2015/06/24/j-k-rowling-harry-potter-e-la-pietra-filosofale-2/, La camera dei segreti: https://librolandia.wordpress.com/2015/07/30/j-k-rowling-harry-potter-e-la-camera-dei-segreti/, Il prigioniero di Azkaban: https://librolandia.wordpress.com/2015/08/22/j-k-rowling-harry-potter-e-il-prigioniero-di-azkaban/ e Il calice di fuoco: https://librolandia.wordpress.com/2016/02/13/j-k-rowling-harry-potter-e-il-calice-di-fuoco/. Chi conosce molto bene i romanzi della Rowling è Marina Lenti, e questo è uno dei suoi libri: https://librolandia.wordpress.com/2013/02/23/la-metafisica-di-harry-potter-di-marina-lenti/.

Trilogia composta da Il richiamo delle spade, Non prima che siano impiccati e L'ultima ragione dei re. Ultima ratio regum.

Fantasy crudo, che mostra tutti gli aspetti più brutali della guerra, non per niente su Twitter Abercrombie ha scelto di firmarsi LordGrimdark. Io non ho letto i libri, che al momento sono introvabili. Questa è la quarta di copertina di Il richiamo delle spade:

Logen Novedita, il famigerato guerriero, ha infine esaurito la sua fortuna. Si è fatto un nemico di troppo e ora ha davanti a sé un futuro solitario e cupo, in cui da un momento all'altro potrebbe ritrovarsi a guardare la morte in faccia per l'ultima volta. Ma saranno proprio i morti a offrirgli un'ultima opportunità, perché qualcuno, là fuori, ha ancora dei progetti per il Sanguinario. Il Capitano Jezal dan Luthar, modello di egoismo e vanità, ha in mente poco altro che banali sogni di gloria, da far avverare in duello a colpi di spada. Ma la guerra è alle porte, gli eserciti si mobilitano e sui campi di battaglia del gelido Nord si combatte con regole terribilmente cruente. L'Inquisitore Glokta, carnefice storpio, sarebbe contento di veder tornare i resti del Capitano Jezal in una cassa, ma d'altro canto lui odia chiunque non sia stato ridotto nelle sue condizioni. Confessione dopo confessione, senza lasciar spazio a nessun sentimento se non al rancore, elimina i traditori in seno all'Alleanza, ma la sua ultima scia di cadaveri potrebbe condurlo dritto al cuore corrotto del governo. Se soltanto potesse sopravvivere abbastanza a lungo da poterla seguire...

La recensione di Il richiamo delle spade pubblicata da FantasyMagazine: http://www.fantasymagazine.it/18626/il-richiamo-delle-spade.

L'inizio del romanzo: http://www.fantasymagazine.it/18787/il-richiamo-delle-spade

Composta da L'ultimo impero, Il pozzo dell'ascensione e Il campione delle ere. In questo mondo sono ambientati, 300 anni dopo gli eventi di questa trilogia, La legge delle Lande e due romanzi non ancora tradotti in italiano, Shadows of Self e The Bands of Mourning.

Ho parlato di Sanderson in un vecchio articolo (per la verità su Sanderson ho scritto parecchio) che comprende anche le recensioni di L'ultimo impero e Il pozzo dell'ascensione: https://librolandia.wordpress.com/2011/02/04/137/.

Il primo romanzo è per certi versi un fantasy epico tradizionale, con una compagnia che deve abbattere l'Oscuro Signore. Peccato solo che l'Oscuro Signore mille anni prima, quando ha preso il potere, sembrava l'eroe destinato a combattere l'Oscuro Signore, non a diventarlo lui. Qualcosa non torna... ma cosa potremmo aspettarci in un mondo di piante marroni in cui la cenere cade dal cielo?

Sanderson ha ribaltato i cliché dell'epica fantasy per costruire un primo romanzo notevole, con una magia originale, bei personaggi e scene d'azione mozzafiato. Di tanto in tanto si perde un po', rallenta troppo il ritmo, ma tempo qualche pagina e il problema si risolve. Il secondo romanzo parte là dove era finito il primo, ma cambia tutto. È una diretta conseguenza di quanto già narrato, ma visto che la situazione è cambiata cambiano anche problemi e obiettivi. R questo si ripete anche con il terzo romanzo. Insomma, i libri vanno letti in fila per capirli, ma se un lettore si volesse fermare dopo il primo o il secondo romanzo avrebbe comunque una storia completa.

Serie composta da sette romanzi: L'ultimo cavaliere, La chiamata dei tre, Terre desolate, La sfera nel buio, I lupi del Calla, La canzone di Susannah e La torre nera, a cui si aggiungono La leggenda del vento e qualche racconto, ma mi hanno detto che in molte altre opere di King ci sono riferimenti a questa storia. Io ho letto solo il primo romanzo, e mi sono abbastanza annoiata, ma da quel che ho sentito la storia (un misto di fantasy, horror e western) e lo stile cambiano radicalmente dal secondo romanzo e diventano davvero belli. Non so se darò alla storia una seconda opportunità, questa è la quarta di copertina di L'ultimo cavaliere:

Una saga fantastica, ambientata in un mondo di sinistre atmosfere e macabre minacce, che appare come lo specchio oscuro di quello reale. Qui, in uno sconfinato paesaggio apocalittico, l'eterno, epico scontro fra il bene e il male s'incarna in uno dei più evocativi paesaggi concepiti dall'autore: Roland di Gilead, l'ultimo cavaliere, leggendaria figura di eroe solitario sulle tracce di un enigmatico uomo in nero, verso una misteriosa Torre proibita.

Trilogia composta da Il principe dei fulmini, Il re dei fulmini e L'imperatore dei fulmini, anche se va detto che non è chiaro come l'editore italiano sia riuscito a passare dall'inglese thorn all'italiano fulmini. Ne ho sentito parlare bene, l'unico mio dubbio è che sospetto che la storia sia un po' troppo cruda per i miei gusti. Ho comprato l'ebook, prima o poi mi cimenterò nella lettura. La quarta di copertina:

In un mondo da incubo dove la violenza è all'ordine del giorno e l'unica legge possibile è quella del più forte, il principe Honorius Jorg Ancrath ha coltivato l'ira e meditato vendetta, fuggendo dal palazzo reale e mettendosi a capo di una spietata banda di fuorilegge. Dopo anni di incursioni e razzie nei villaggi del regno, per Jorg è finalmente giunto il momento di diventare re. Ma dovrà chiudere una volta per tutte i conti con gli orrori della sua infanzia, e sconfiggere una schiera di oscuri nemici i cui poteri superano ogni immaginazione... Riuscirà a governare in un mondo dominato da oscuri incantesimi e dilaniato dalle lotte intestine, a cominciare da quella con il proprio padre?

La recensione di Il principe dei fulmini pubblicata da FantasyMagazine: http://www.fantasymagazine.it/19080/il-principe-dei-fulmini.

Un estratto dal primo romanzo: http://www.newtoncompton.com/libro/il-principe-dei-fulmini/il-principe-dei-fulmini_estratto.pdf?view
Le migliori opere fantasy secondo Reddit – 115) Robin Hobb, La trilogia dei Lungavista

Trilogia composta da L'apprendista assassino, L'assassino di corte e Il viaggio dell'assassino, ma in questo mondo la scrittrice ha ambientato numerosi altri romanzi. Non ho mai scritto in modo dettagliato di questi romanzi perché li ho letti una sola volta, anni prima di iniziare a scrivere per FantasyMagazine. Una rapida carrellata sulle opere della Hobb la potete trovare qui: https://librolandia.wordpress.com/2015/08/04/guida-alla-lettura-robin-hobb/.

La storia si concentra su intrighi di corte e un misterioso nemico esterno, il tutto ambientato in un mondo fantastico, dove la magia è spesso più percepita come possibilità che realmente operante, e un legame troppo forte con gli animali è qualcosa di sospetto. La quarta di copertina di L'apprendista assassino:

In un mondo pervaso da una magia sottile e inquietante, un'umanità fatta di servi e signori cerca di sopravvivere tra gli intrighi di corte e le minacce di misteriosi pirati, che manipolano le loro vittime privandole di ogni forma di raziocinio e sentimento. In mezzo a questi pericoli si aggira il giovane Fitz, un bastardo di stirpe reale, la cui sola consolazione è un magico e tenero legame empatico con gli animali. Accolto a corte, il giovane deve imparare nuove arti: l'uso delle armi, la scrittura, l'etichetta e l'abilità di uccidere nell'ombra. Crescendo, affronta la solitudine che l'essere allevato per un mestiere crudele comporta, ma riesce a sviluppare i suoi poteri, eredità del sangue della stirpe dei Lungavista. Il primo incarico, ai danni della futura sposa dell'erede al trono, mette a dura prova la sua lealtà, ma gli svela anche i suoi veri amici e i suoi alleati: chi nella famiglia reale intende servirsi di lui come un'arma, e chi invece sa che in lui è riposta la chiave del futuro del regno Sospeso nella magia del mito e del romanzo cavalleresco, L'apprendista assassino racconta un universo drammatico in cui la lotta fra il Bene e il Male non è mai una prevedibile guerra tra opposti inconciliabili ma scontro umano tra fato e necessità, tra libera scelta e destino, tra personaggi la cui esistenza è sempre, inevitabilmente, imprevedibile.

Come per Il signore degli anelli non ne ho (ancora) scritto. Lo Hobbit nasce come storia per bambini, cosa evidente già a partire dal tono del racconto, eppure l'ho amato fin dal primo istante in una lettura, compiuta a 18 anni, che mi ha fatto scoprire il genere fantasy. La quarta di copertina:

Pubblicato per la prima volta nel 1937, Lo Hobbit è per i lettori di tutto il mondo il primo capitolo del Signore degli Anelli, uno dei massimi cicli narrativi del XX secolo. Protagonisti della vicenda sono, per l'appunto, gli hobbit, piccoli esseri "dolci come il miele e resistenti come le radici di alberi secolari", che vivono con semplicità e saggezza in un idillico scenario di campagna: la Contea. La placida esistenza degli hobbit viene turbata quando il mago Gandalf e tredici nani si presentano alla porta dell'ignaro Bilbo Baggins e lo trascinano in una pericolosa avventura. Lo scopo è la riconquista di un leggendario tesoro, custodito da Smaug, un grande e temibile drago. Bilbo, riluttante, si imbarca nell'impresa, inconsapevole che lungo il cammino s'imbatterà in una strana creatura di nome Gollum.

Un estratto: http://www.rcslibri.it/wp-content/uploads/2016/02/22/211389/3315123-9788845268342_abstract.pdf

17) Glen Cook, The Black Company

Serie mai tradotta in italiano.

Trilogia composta da La bussola d'oro, La lama sottile e Il cannocchiale d'ambra, a cui vanno ad aggiungersi alcuni volumetti più piccoli, non tutti tradotti in italiano. All'epoca della lettura, quasi trent'anni fa, mi ero divertita solo a tratti, tanto è vero che non sono mai andata avanti. Recentemente però ho comprato l'ebook, vai a sapere che un giorno non gli dia una seconda possibilità. La quarta di copertina:

Lyra, ragazzina impetuosa, appassionata, onestissima e ingenua bugiarda, vive al Jordan College di Oxford. Oxford non è lontana da Londra, e Londra è in Inghilterra. Ma il mondo di Lyra è ben diverso dal nostro. Oltre l'Oceano c'è l'America, ma lo stato più importante di quel continente si chiama Nuova Francia; giganteschi orsi corazzati regnano sull'Artico; lo studio della natura viene chiamato teologia sperimentale. E soprattutto ogni essere umano ha il suo daimon: un compagno, una parte di sé di sesso opposto al proprio, grazie al quale nessuno deve temere la solitudine. Nel nostro universo vive Will, orgoglioso, sensibile, leale e coraggioso, ma sfuggente come un gatto: i due ragazzi, provenienti da mondi diversi, si incontrano, si scontrano e diventano amici per la pelle. Will è in possesso della lama sottile, un misterioso coltello che permette il passaggio tra i mondi. Lyra però è al centro di un'antica profezia delle streghe e la Chiesa ha decretato la sua morte. Will e Lyra sono coscienti di avere un compito importante da svolgere, ma non sanno quale sia: perché la profezia si avveri non dovranno obbedire a un destino predefinito, ma essere liberi di scegliere Nelle pagine di Pullman, che si è sempre dichiarato agnostico e contrario alle forme di organizzazione religiosa, rivive sotto forma di contrasto la libertà della ricerca scientifica e l'osservanza di principi immutabili stabiliti dall'alto" .

Alla trilogia originaria, , Le tombe di Atuan, Il signore del draghi, noti a volte anche con altri titoli, dopo parecchi anni la Le Guin ha aggiunto altri romanzi e racconti: L'isola del drago, I venti di Terramare e Leggende di Terramare (e anche qui, a volte Earthsea diventa Terramare). Anche questa è una lettura vecchia che dovrei riprendere dall'inizio, ma il tempo è quello che è.

Storia di formazione in un arcipelago fantasy. La quarta di copertina:

Nel mondo incantato di Terramare, fatto di arcipelaghi e di acque sconfinate, un ragazzo si mette in viaggio verso l'isola di Roke e la sua Scuola di maghi, dove apprenderà le parole per sconfiggere creature favolose, guarire i malati, governare gli elementi, piegare gli uomini e la natura al proprio volere. "Sparviere" è il soprannome con cui lo conoscono al villaggio, Ged il nome segreto da rivelare solo agli amici fidati. E di amici Ged ne avrà certo bisogno, per superare indenne il lungo, avventuroso apprendistato che lo condurrà all'estremo limite del mondo, ai margini dell'Oceano Aperto, dove dovrà misurarsi con l'Ombra e con la parte più oscura della propria anima. Solo quando Ged sarà diventato un potente mago, Signore del Draghi, potrà affrontare le forze dell'oscurità che minacciano di sopraffare Terramare e riportare la magia in una terra che ne ha disperato bisogno.

Romanzo on the road con i vecchi dei, non più venerati, che lottano per non scomparire in un mondo dominato da nuovi idoli. Romanzo premiatissimo, a me non ha entusiasmato: https://librolandia.wordpress.com/2015/01/29/neil-gaiman-american-gods/.

La quarta di copertina:

Appena uscito dopo tre anni in carcere, Shadow fa conoscenza con un enigmatico Mister Wednesday che gli offre di lavorare per lui. Rimasto senza risorse né famiglia, Shadow finisce per accettare. Ma ci metterà ancora qualche tempo per capire chi sia davvero il suo boss: Odino, la somma divinità del pantheon nordico, arrivato in America con una nave di vichinghi e che ora tira a campare come può. Come lo slavo Chernobog, ridotto a vivere della pensione maturata negli anni di lavoro al macello di Chicago, come l'africano Anansi, come la celtica Easter e la mediterranea Bilquis che batte i marciapiedi di Hollywood, come tutte le divinità maggiori o minori, dimenticate in un mondo che venera altri dèi, più belli e nuovi. E' per muovere battaglia contro di loro che Wednesday ha arruolato Shadow, e per reclutare i compagni di lotta i due si metteranno 'on the road' attraversando in lungo e in largo l'America più profonda. Fino al giorno della battaglia finale, uno scontro di proporzioni epiche per conquistare l'anima stessa dell'America...

Un estratto: http://leggere.librimondadori.it/neil-gaiman-american-gods/

Serie di sette romanzi: Il nipote del mago, Il leone, la strega e l'armadio, Il cavallo e il ragazzo, Il principe Caspian, Il viaggio del veliero, La sedia d'argento, L'ultima battaglia. Fino a ora ne sono sempre stata lontana per due motivi: la consapevolezza che si tratta di una serie per ragazzi, e io in genere preferisco libri più adulti, e quella della presenza di una morale cristiana, cosa che di solito mi fa fuggire a gambe levate. Però a una lettura delle prime pagine non sembra male, e comunque questa serie è ritenuta uno dei classici del genere, perciò prima o poi un'opportunità glie la offrirò. La quarta di copertina:

Viaggi fino alla fine del mondo, creature fantastiche, epiche battaglie tra il bene e il male: cosa avrebbe potuto aspettarsi di più un lettore? Scritto nel 1949 da C.S. Lewis, "Il leone, la strega e l'armadio" inaugurò la serie dei sette volumi che sarebbero divenuti celebri come "Le Cronache di Narnia". Un capolavoro che trascende il genere fantasy, ormai riconosciuto tra i classici della letteratura inglese del Novecento. C.S. Lewis lo scrisse con la dichiarata intenzione di rivolgersi ai bambini, ma non solo a loro. Era convinto, infatti, che "un libro non merita di essere letto a dieci anni se non merita di essere letto anche a cinquanta". Un'incredibile girandola di personaggi (fauni, ninfe, streghe, animali parlanti, eroici guerrieri), per il ritmo incalzante dell'avventura, ma anche per l'insolito spessore che tradisce l'immensa cultura di un autentico scrittore, noto medievalista dell'Università di Oxford, capace di attingere dalla vasta letteratura inglese quanto dalle allegorie dantesche. La presente edizione offre al pubblico italiano il testo integrale delle "Cronache di Narnia" in un unico volume, con una traduzione completamente aggiornata e con un breve saggio in appendice, inedito in Italia, in cui Lewis stesso spiega cosa significhi per lui "scrivere per i bambini".

Di Gemmell ho letto tutto quanto è stato tradotto in italiano tranne l'ultimo libro della Trilogia di Troia, peccato che lo abbia fatto troppi anni fa per poterne scrivere sul blog dicendo cose sensate e non banalità. In linea di massima è un autore che mi piace molto, le eccezioni, i libri che non mi sono piaciuti, sono appunto delle eccezioni. I suoi personaggi sono ben caratterizzati, come esseri umani sono pieni di debolezze e scheletri nell'armadio, ma quando si mettono in moto possono diventare inarrestabili. La prospettiva in genere è umana con guerre o razzie di banditi che sconvolgono la vita di persone comuni, anche se di tanto in tanto non mancano figure negative molto potenti. La magia, quando c'è, è limitata a condizioni particolari: è uno degli elementi della storia, non quello che la porta avanti. Una mia breve guida su Gemmell: https://librolandia.wordpress.com/2015/08/02/guida-alla-lettura-david-gemmell/.

La quarta di copertina di La leggenda dei Drenai:

Le fertili e inviolate terre dei Drenai sono minacciate da un'orda sconfinata di Nadir, i guerrieri nomadi del Nord guidati dall'ambizioso Ulric, signore della guerra della tribù delle Teste di Lupo. I tentativi di negoziare la pace da parte di Abalayn, signore dei Drenai, hanno fallito e ora tra l'esercito degli invasori e le ricchezze dell'impero resta solo un ultimo baluardo: le sei muraglie inespugnabili della fortezza di Dros Delnoch. A difenderla le guarnigioni agguerrite ma stanche guidate dal nipote di Abalayn, il gan Orrin, la cui inettitudine rischia però di compromettere la resistenza all'assedio. Il conte Delnar, saggio custode dell'impero prossimo alla morte, sa che solo con l'aiuto dei monaci guerrieri dell'ordine dei Trenta e di Druss, il leggendario eroe della battaglia del Passo di Skeln, i Drenai possono sperare di respingere il nemico invasore. In questo scontro epico e sanguinoso, la disperata lotta di un popolo pronto a tutto per difendere la propria libertà, solo l'eroismo e il coraggio potranno prevalere sulle forze del male. Un impero favoloso costretto a fronteggiare nemici irriducibili, l'inizio di un'epopea che sarà cantata dai bardi e i cui leggendari giorni non potranno essere dimenticati.

Non sono una fan dei libri i cui protagonisti sono degli animali, perciò per tanto tempo ho ignorato questo romanzo. Però ho letto su di lui un bellissimo articolo di Rita Ricci pubblicato sul secondo numero di Effemme ( http://www.delosstore.it/ebook/44631/effemme-2/) e recentemente ho comprato l'ebook. Prima o poi... La quarta di copertina:

Timido Quintilio è un profeta e sa che una terribile minaccia sta per abbattersi sulla sua gente. Ma quando tenta di mettere in guardia il suo popolo, non viene creduto. In compagnia di un gruppo di fidi compagni, intraprende allora un viaggio alla conquista della libertà e di una nuova possibilità di vita. E se questo è lo scopo, che importa che Quintilio e i suoi amici siano conigli? Un romanzo epico con cui la letteratura contemporanea ricrea la sua "Iliade" e la sua "Odissea".

Un estratto: http://www.rcslibri.it/wp-content/uploads/2015/11/21/295187/3410077-9788817084178_abstract.pdf

24) Michael J. Sullivan, The Riyria Revelations

Serie mai tradotta in italiano.

25) R. Scott Bakker, The Prince of Nothing

Serie mai tradotta in italiano.

Serie composta da cinque romanzi: Il segno della profezia, La regina della magia, La valle di Aldur, Il castello incantato, La fine del gioco. A questa serie vanno aggiunti i cinque romanzi dei , un vero e proprio seguito, Belgarath il mago e Polgara la maga, due prequel al di là della cornice che racchiude la storia vera e propria e che è ambientata dopo l'ultimo romanzo dei Mallorean, e Il codice rivano, che di fatto sono i materiali di lavoro su cui i coniugi Eddings hanno iniziato a progettare la saga. L'idea di base è quella solita del fantasy epico: un Oscuro Signore che si sta risvegliando, un eroe predestinato e che non ha idea di quel che dovrà affrontare che deve fermarlo, una Compagnia e una Cerca. Quello che è originale è lo stile brillante di Eddings, le continue battute che rendono la storia più leggera e divertente da leggere pur quando ci sono pericoli mortali. Ho letto i libri troppi anni fa, quando ancora non avevo un blog. Questo è un articolo che ho scritto in occasione della morte di Eddings per ricordare la sua opera: http://www.fantasymagazine.it/10467/e-morto-david-eddings. La quarta di copertina del primo volume:

Nella notte dei tempi il Dio Aldur rubò una pietra alle stelle e ne fece un gioiello prezioso, il Globo. Il potere del gioiello era grande e l'avido Dio Torak lo volle per sé perché attraverso di esso avrebbe avuto il dominio sull'occidente. Ma quando tese la mano per toccarlo, il Globo lo divorò con le sue fiamme. Ora Torak giace nel sonno senza fine della sofferenza e la pietra del potere non è più in suo possesso. Ma Zedar l'Apostata, discepolo prediletto, prepara il suo ritorno. Le sue trame segrete si intrecciano come i fili di una ragnatela e il giovane Garion, la cui vita trascorre serena in una fattoria dell'ovest, scoprirà il peso del proprio destino.

Un estratto da Il segno della profezia: http://www.terrediconfine.eu/il-segno-della-profezia/

Spesso mi riferisco a questo romanzo con il suo titolo originale: , e non è un caso. Tigana è il nome del paese dei protagonisti, e il nome del paese, la sua identità, sono al centro del romanzo, perciò cambiargli il nome, chiamarlo in un altro modo, per me è assurdo. Del romanzo ho parlato in diverse occasioni e certamente parlerò ancora in futuro. Questo è il libro che mi ha fatto scoprire Kay, ed è un libro che amo profondamente. Fra i tanti commenti ve ne segnalo uno privo di spoiler (almeno fino a un certo punto, ma prima di iniziare a fare spoiler avviso chiaramente che parlerò del libro più in dettaglio perciò potete fermarvi senza problemi): https://librolandia.wordpress.com/2014/10/16/guy-gavriel-kay-tigana/. Qui invece gli spoiler abbondano in tutto il testo: https://librolandia.wordpress.com/2015/11/24/guy-gavriel-kay-tigana-come-una-spada-nellanima/. L'inizio del romanzo: http://www.terrediconfine.eu/il-paese-delle-due-lune/.

Saga composta da cinque romanzi: L'ombra del torturatore, L'artiglio del conciliatore, La spada del littore, La cittadella dell'autarca e Urth del nuovo sole. Inizia come una storia di formazione ma, da quel che ho letto, il protagonista diventerà ben più di quello che si poteva sospettare all'inizio. Anche se questa saga è ritenuta un'opera fondamentale per il genere, io durante la lettura mi sono annoiata molto e non intendo andare avanti. I miei commenti: https://librolandia.wordpress.com/2013/02/03/gene-wolfe-lombra-del-torturatore/.

Altra saga fondamentale composta in questo caso da due cicli di cinque romanzi ciascuno: Nove principi in Ambra, Le armi di Avalon, Il segno dell'unicorno, La mano di Oberon, Le coorti del caos, Ritorno ad Ambra, Il sangue di Ambra, Il segno del caos, Il cavaliere delle ombre e Il principe del caos. Di Zelazny io ho letto solo il romanzo di fantascienza Io, l'immortale, e non mi ha entusiasmato, ma prima o poi vorrei provare a leggere Ambra. Peccato solo che questi libri siano fuori catalogo... La quarta di copertina del primo volume:

Ambra costituisce l'unico mondo reale del quale tutti gli altri, Terra compresa, sono solo le ombre. Qui è in atto l'eterna lotta tra Bene e Male, Ordine e Caos, Luce e tenebre, e i Principi di Ambra possono passare attraverso i mondi e sperimentare la vita in altre realtà. Come un uomo in preda all'amnesia, Corwin si trova in un ospedale della Terra, privo di ricordi e di identità. Con i suoi fratelli e sorelle, Corwin fa parte della famiglia reale di Ambra, i cui membri sono continuamente in lotta fra loro per impadronirsi del trono più ambito tra tutti gli universi conosciuti. Corwin cercherà di tornare ad Ambra per richiedere il proprio trono, ma il suo sentiero è bloccato e controllato da strutture paurose.

Romanzo ottocentesco, e non solo per l'ambientazione al tempo della guerra fra l'Inghilterra e Napoleone - in un mondo alternativo però, perché qui la magia funziona davvero. Ottocentesco è proprio il modo di scrivere, denso, attento ai dettagli, e se a tratti è affascinante in altri diventa pesante. Durante la lettura io mi sono divertita solo a tratti. Questa è la recensione di F antasyMagazine: http://www.fantasymagazine.it/5468/jonathan-strange-e-mr-norrell.


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