Harebrained Schemes LLC è alle prese con un nuovo Shadowrun ambientato a Hong Kong
Shadowrun Returns è un RPG di stampo classico, a turni, tutto basato su dialoghi a scelta multipla, combattimento tattico e party variegato. Crescendo di livello i personaggi si specializzano in varie discipline e queste sono funzionali allo svolgimento di missioni che richiedono persuasione, combattimenti e persino incursioni nella realtà virtuale. Tra le lacune del primo capitolo si sono fatte notare la mancanza di scene di intermezzo e una certa staticità del mondo di gioco ma a rendere comunque intrigante il titolo ci hanno pensato l'ottima trama e il peculiare setting, un classico del mondo RPG cartaceo che ha la particolarità di mescolare cyberpunk e fantasy. A impugnare laser pesanti e dispositivi per entrare in rete non sono solo uomini ma anche orchi, elfi, nani e troll il cui equipaggiamento è un mix di dispositivi tecnologici, impianti cibernetici e magie. Un'ambientazione ricca, insomma, per un titolo privo di particolari interazioni con l'ambiente ma che può vantare un gameplay bilanciato ed è reso particolarmente intrigante dal mix di occulto, tecnologia e noir. Tutti elementi che hanno garantito a Shadowrun Returns un discreto successo e un sequel che anche questa volta viene finanziato attraverso kickstarter.
twittalo! L'ambientazione di Shadowrun si tinge d'oriente portandoci nella mistica Hong Kong del 2056
Il peso delle azioni
L'ambientazione di Hong Kong, mistica terra di frontiera che non ci farà mancare mafia cinese e questioni d'onore, ha un piglio decisamente differente da quelle occidentali viste in Returns e Dragonfall. Ma dal punto di vista del gameplay le fondamenta sono le medesime del primo Shadowrun con l'aggiunta di nuove armi, nuovi dispositivi e di un nuovo set di compagni dotati di un gran numero di abilità soprannaturali e tecnologiche. In tutto questo, però, non mancherà un' importante novità relativa alle meccaniche di gioco e si tratta del sistema di reputazione denominato "guanxi" che, conferendo un peso alle azioni compiute a sfavore o a favore di un NPC, dovrebbe colmare la più grossa lacuna del primo capitolo in quanto gioco di ruolo. Possiamo quindi aspettarci di sentire il peso dell'onore e del tradimento, capisaldi dell'immaginario orientale, gravare direttamente su un'esperienza che promette una profondità sconosciuta all'originale. Inoltre non mancheranno miglioramenti grafici tra cui, stando alle promesse, figurano anche aree più ampie e ricche di dettagli che verranno implementate senza dover rinunciare a tutte le feature introdotte in Shadowrun: Dragonfall come il salvataggio in qualsiasi momento e la scelta delle abilità dei compagni.
Shadowrun 2.0
Buona parte degli obiettivi supplementari è stata finanziata in una manciata di giorni. Dai 100.000 dollari dell'obiettivo base siamo infatti già a 550.000 e questo vuol dire che l'espansione del sistema di incantesimi è già un dato di fatto. E possiamo dare per scontati sia la quest personale di un altro personaggio, l'ex Red Samurai Gaichu, sia l'ultimo obiettivo, fissato a 700.000 dollari, che prevede una netta evoluzione della realtà virtuale. Questa funziona in modo simile al gioco base ma si svolge in un ambiente simulato, con nemici digitali, senza armi fisiche e con programmi al posto degli incantesimi. Secondo quanto promesso dagli sviluppatori la nuova versione della matrice potrà contare su nuovi asset e su novità volte ad aumentare la sensazione di trovarsi nella rete. Disporremo, in sostanza, di nuove contromisure e nuove interazioni pensate per rendere le operazioni di infiltrazione nella realtà virtuale maggiormente distinguibili dalle situazioni ambientate nel mondo reale.