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Le ministre di Renzi e quelle di Berlusconi: ecco perché non sono la stessa cosa

Creato il 27 febbraio 2014 da Catreporter79

Mettendo sullo stesso piano la scelta di Renzi e quella di Berlusconi di nominare ministre dal gradevole aspetto esteriore, la propaganda ostile al nuovo governo mette in campo una strategia a tutta prima elementare ed immatura, ma proprio per questo particolarmente efficace, penetrante ed insidiosa.

Al Cavaliere non si contestava, infatti, la giovane età oppure l’avvenenza delle collaboratrici e delle candidate opzionate, bensì la loro totale mancanza di esperienza e requisiti per i delicatissimi incarichi ai quali venivano proposte ed i boccacceschi criteri di scelta alla base del loro posizionamento nelle liste elettorali od in questo o quel dicastero.

Attraverso il metodo della “semplificazione” e della “proiezione ed analogia”, gli avversari del nuovo Presidente del Consiglio cercano tuttavia di disinnescarne, da un lato, la credibilità di Matteo Renzi e del suo staff, e dall’altro di alleggerire il peso del giudizio morale sul capo del centro-destra (“lo fanno tutti”).



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