Le mode letterarie...

Da Lillyaylmer
Leggendo il post sull'Atelier di una lettrice compulsiva, L'Originalità, ho riflettuto anch'io sul caso delle 'mode editoriali' ovvero quando le uscite dei libri sono dettate dall'ultima moda che spopola.


Prima ci furono i maghi, poi elfi e hobbit, vennero i vampiri, i Lycan ci sono sempre anche se sono di nicchia, chissà perché non lo capirò mai, poi angeli e demoni, e, infine, l'ultima trovata: il Mito, greco, celtico o quant'altro, basta che ci sia una base mitologica!

In fondo è giusto, il libro, anche se nessuno vuole ammetterlo, è un prodotto da vendere e che, a differenza di quanti dicono che nessuno legge ormai più, fa fare soldi, tanti soldi e quando si trova qualcosa che riesce a far soldi ancora di più, si farà di tutto per mungere la mucca finché è viva.È una metafora orrenda e materialistica, ma ragazzo, bisogna essere reali, agli editori non importa della qualità, ma della quantità dei libri venduti, non prenderanno un romanzo innovativo (non sempre eh, c'è chi lancia le mode, o meglio, c'è chi le impone, ma gli altri seguono come pecore), seguiranno la scia e cavalcheranno l'onda finché possono, per poi passare a un'altra moda!
Ora per esempio da un annetto circa credo più o meno, si è passati dalla follia Young Adult, adatto a giovani e attempati, alle versioni sexy delle storie... l'erotico', dal curato a quello porno ma COOL - vedi quelle ca§§o di 50 sfumature di grigio, nero e rosso  - e quindi tempo che ben presto saremo sommersi da seni palpitanti, membra sudate ed esperte di ornitologia... 
Le mode sono anche nelle trame, tipo stampini: c'erano le saghe megalattiche che se erano meno di tre libri erano da scartare, poi c'era lei piccola e dolce salvata dal principe azzurro, ancora... lei povera sfigata incontra il bel tenebroso di turno che si scoprirà essere creatura dannata e BAM! l'istinto della crocerossina di lei scatta a 1000 e da lì tra bacetti e pugni (se Young Adult  - YA) o sesso e pugni (se Adult - A xDD). e ultimamente a sprazzi ci sono le donne con i controattributi che menano anche il figaccione di turno prima di sbatterlo al muro e darsi alla pazza gioia tra le lenzuola.Chiarisco: io leggo molte storie con queste trame e molte, sì, sono superficiali e si possono definire solo libri da tappabuchi in attesa di tempi migliori, ma alcuni no, mi appassionano molto, come Scarlet di Barbara Baraldi (YA), o i libri di J.R. Ward (A).Diciamo che, come sempre bisogna scavare nel mucchio, prendere le meglio batoste e trovare qualcosa di buono, ottimo direi, tipo Virginia  De Winter, oppure il mio adorato Carlos Ruiz Zafòn che fa tutto tranne scrivere seguendo la moda! questi due autori, per me, scrivono storie, punto. Creano mondi, personaggi reali e vivi. Questo significa aver scritto bene un libro!
Insomma, la moda è un fattore di scelta umana, c'è chi la impone e chi la segue, c'è chi arriva al momento giusto e chi, invece, non riesce proprio a sincronizzarsi... e poi c'è chi fa la gavetta, tipo Francesco Falconi, dal piccolo editore, all'editore di nicchia al super editore con l'ultima genialata Muses (ho letto le prime dieci pagine da Feltrinelli e me ne sono innamorata, voglio avere i soldi per comprare quel libro!!).
Moda moda, seguirla, obbedire a essa o fregarsene? Credetemi, non è facile rispondere, anche perché spesso la seguiamo senza rendercene conto...
Credete anche voi nelle ondate modaiole nell'editoria? Vi piacciono o aspettate ancora che il vostro genere vada di moda? 
Lilly

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