Londra, 5 marzo 2013 – Da questa stagione sono stati introdotti nuovi norme che regolano l’uso del DRS sia in gara che in prova. Vediamole e soprattutto vediamo quali ne saranno le conseguenze soprattutto da un punto di vista del motore.
Fino all’anno scorso vigeva un regolamento che prevedeva due diversi usi del DRS a seconda che si trattasse delle qualifiche o della gara. In qualifica il pilota era libero di usare il DRS in qualunque parte del circuito senza alcuna restrizione. In gara invece, il DRS poteva essere usato solamente all’interno di zone molto ben determinate della pista.
Da quest’anno e’ stato esteso alle qualifiche il regime di utilizzo del DRS come se si fosse in gara, quindi si potra’ utilizzare solamente in determinate zone della pista. Le cosiddette zone DRS che possono essere o una o due a seconda della pista e delle decisioni che prende la FIA.
Ma ricordiamo anche che il DRS, usato liberamente nelle qualifiche, faceva in modo tale che fosse permesso ai team di usare un set up delle marce che permettesse alla monoposto di fare un buon uso dell’effetto della scia della monoposto per aumentare la velocita’. Se l’uso del DRS viene ristretto, allora potrebbe accadere che le monoposto avranno un set up delle marce da metterle al massimo prima dell’intervento del limitatore di giri durante la gara mentre il DRS non e’ inserito. Questo vuol dire che l’uso del DRS non sortira’ alcun effetto di aumento della velocita’ in quanto il motore sara’ gia’ al limite.
Ricordiamo infine che molti team cercano sempre un compresso che ovviamente tende a favorire sia le qualifiche come anche le prestazioni durante i sorpassi. Ma se ricordiamo la Red Bull molto spesso ha favorito un set up da gara delle marce al posto di uno da qualifica. Vedremo forse il ripetersi dello stessa situazione da parte anche degli altri team, arrivando quindi alla situazione per cui una piccola modifica del regolamente puo’ portare a profondi cambiamenti nelle manovre di sorpasso.