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Le Murge di Puglia e Basilicata, terra di contaminazioni

Creato il 20 agosto 2012 da Crono @Amaraterramia
Continua la collaborazione con il blog di viaggi di Edreams. Questa volta ci parlano delle Murge, un territorio dell'entroterra pugliese ancora tutto da scoprire.
Le Murge è il nome di un territorio che si estende su una vasta area della Puglia Centrale tra Taranto e Brindisi, e da Est ad Ovest dal Mar Adriatico fino ad addentrarsi nella provincia di Matera, in Basilicata. Un luogo unico, la meta perfetta per viaggi indimenticabili.
Le Murge si possono suddividere in varie zone: la Murgia Costiera, la Murgia dei Trulli, le Murge Tarantine, le Murge di Gravina, la Valle d'Itria, la Murgia Materana. Il paesaggio tipico è quello collinare, dove i morbidi pendii terrazzati sono intervallati da ampie pianure che si spingono fino alla costa. Quello che però sorprende chi visita questo territorio è la quantità di attrazioni naturali e artistiche, che si lasciano scoprire lentamente e inaspettatamente. Borghi rurali medievali e città fortificate, grotte, splendidi santuari e chiese e insediamenti rupestri, testimonianza della storia millenaria di questo luogo. Come dimenticare i trulli, meravigliosi esempi di architettura rurale, e le masserie, un tempo fulcro della vita comunitaria pugliese?
Contaminazione: potrebbe essere questo il comune denomitore di questa porzione di stivale. Influenze, culture, popoli diversi (greci, romani, bizantini, normanni, svevi, francesi e spagnoli) si sono qui avvicendati, conosciuti e stratificati, lasciando tracce, usanze, storie che oggi restano un tesoro custodito gelosamente dalla gente e che si è “cretivamente” mescolato con l’identità autoctona. E’ anche per preservare questo equilibrio, modellato dalla storia, che qui sono state istituite aree protette, come il Parco Nazionale dell’Alta Murgia.
La presenza dell’uomo nelle Murge è tangibile ovunque, ma raramente sconfina nell’invadenza. L’agricoltura era, è e probabilmente resterà nel futuro il cuore pulsante dello sviluppo del territorio. Tra le vigne, gli uliveti e i muretti a secco spuntano qua e là antiche necropoli, dolmen e menhir, enigmatici e surreali megaliti preistorici, che rendono il paesaggio velatamente magico. Fortificazioni, conventi e chiesette sperdute raccontano invece il capitolo medievale della storia delle Murge e ci parlano di genti che hanno cercato nel tempo di dominare questo angolo di Mediteraneo.
La tradizione secolare delle Murge si svela nelle più varie e creative forme di espressione: cucina, musica, balli, feste laiche e religiose, artigianato. Tra la scoperta della tipica lavorazione della ceramica, un assaggio delle numerossissime delizie DOP e qualche passo di pizzica, non c’è di certo il tempo per annoiarsi. La cultura enogastronomica costituirebbe di per sé una storia a parte: le Murge sono infatti la regione degli infiniti vini doc, del pane di Altamura, della mozzarella, del provolone, del fragrante extra vergine d’oliva…forse nessuna zona in Italia può vantare così tanta ricchezza a tavola.
Per partire alla scoperta delle Murge, il modo più comodo è raggiungere Bari con uno dei numerosi voli economici che la servono, o in auto e poi da lì spostarsi con la macchina o con l’autobus verso Matera. Anche i treni locali sono un’opzione comoda e pittoresca. Se scegliete di muovervi in auto, non potete perdere i paesaggi suggestivi della statale 172, anche detta “strada dei trulli”, che percorre 85 chilometri da Bari a Martina Franca, toccando diversi centri turistici.


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