Mutazioni perchè gli abiti disegnati da Carlo Manfredi possono mutare nella forma e nel colore. Ce ne ha dato dimostrazione pratica lo stilista in passerella creando, modificando, accorciando o allungando gli abiti delle modelle...et voilà...nel giro di pochi secondi un abito ne diventa due: entrambi bellissimi!
Sulla scena, dunque,non il tradizionale defilè ma una originale “fashion performance” scandita nei suoi suggestivi passaggi dalla live music by la sassofonista Valeria Fariello, e dal dj. Stefano Bottolla in arte Stefano B, che ha visto esibirsi più volte al fianco di aitanti modelli abbigliati con originalissimi accessori, modelle professioniste e “per caso” lo stesso Manfredi, in una insolita veste di “regista” di seducenti “Mutazioni”. "25 Marzo", come ha riferito Manfredi, "rappresenta un progetto nato da un forte desiderio di ricerca da delinearsi su criteri di studio e creazione ed in più dal bisogno di tracciare linee, schizzare immagini, disegnare forme, selezionare i colori, inventare accessori ed eventi conformi all’idea stessa. Ed ecco che, gli interpreti principali di questa sorta di “cambiamento” quali il cretonne, la seta, taffetà, tricot, organza, broccato, velluto, piquè, operano con “25 Marzo” alla scoperta delle giunture necessarie, nei piccoli accorgimenti e nelle infinite strategie per poterli tenere insieme, inforcando ogni giorno con fantasia un paio di forbici, divertendosi a tracciare linee di gesso e di cotone, rendendo tangibile l’immaginazione che si concretizza in giochi di luce e di colori che il linguaggio abituale della moda definisce “Abiti”"
Accanto a Manfredi, l’eccellente, giovanissimo team, di “25 Marzo”, Lucio Isoldo, responsabile della comunicazione e delle public relation del Brand e Fiammetta Riano, coordinatrice dello style office. Particolarmente apprezzata la “sposa”, proposta in chiave insolita, lontano dalla stereotipa immagine di “Felicità”, bensì avvolta da un velo di tristezza apparsa sulle note di Hendel “Lascia che io pianga” , liberata poi in scena dallo stesso Manfredi, che “trasformando” l’abito, in un modello da sera corredato da una morbida stola bianca e azzurra, l’ha poi coinvolta nel suadente viaggio verso la libertà. Lo stesso abito da sposa che ha chiuso la sfilata, una delle prime creazioni di Carlo Manfredi, ha sfilato nel lontano 1974, indossato dalla bellissima Serena Albano. A seguire, un raffinato light dinner.
Nel parterre, erano presenti gli attori Rosaria De Cicco, Gino Corcione, Antonella Stefanucci, Ernesto Maxieux, Luca Scapparone, accanto al Direttore di Repubblica- Napoli Giustino Fabrizio con Alessandra Schettino, Lilly e Serena Albano, Rosy Fondi ,Vanessa Tonnini, Dora Von Ark, Giustina Purpo con il marito Carlo Pisani, Matilde Lanzetta, Annamaria Palermo, Giuseppe Merlino Guido Riano, Piera Ricciardelli, Giuseppe Riano con Rosa Carotenuto, Antonio Emilio Krogh, Andrea Raffaelli , Roberta Mango,Carlo Abbagnano e signora, Giulio Ferlaino e Maria Pina Alvino, Roberto Pennisi, Camillo e Giovanni D’Antonio, Loredana Maddaloni, Maria Teresa Ferrari, Ennio Giardino e Marizia Rubino, Marisa Coppola, Giovanna ed Elisa Martano, Danila Portolano, Anna Sommella, Lara ed Ingrid Sansone, Ornella Vista.
Anna Pernice con lo stilista Carlo Manfredi
Anna Pernice con l'attrice Antonella Stefanucci
Anna Pernice e Davide Bianchini
Anna Pernice e Il Marchese
Simona Ficuciello e Anna Pernice
MariaPia Della Valle e Anna Pernice
Carlo Manfredi e Serena Albano
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