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Le mutilazioni animali

Creato il 20 ottobre 2013 da Dariosumer

Il fenomeno delle mutilazioni animali misteriose (Mysterious Animal Mutilation o MAM, con acronimo anglosassone) o mutilazione di bestiame (cattle mutilations) incominciò negli Stati Uniti il 9 settembre 1967, nella contea di Alamosa, nella St. Louis Valley, zona sud del Colorado, nella proprietà dei coniugi Berle e Nelle Lewis. L’animale (un puledro di 3 anni, di razza Appalloosa e di nome Lady) fu rinvenuto morto, completamente dissanguato ed erano state rimosse alcune parti anatomiche (testa e collo erano totalmente scarnificati, completamente bianchi e puliti). Sul terreno c’erano tracce circolari; una guardia forestale controllò la zona con un contatore Geiger e rilevò tracce di radioattività in corrispondenza di questi cerchi. Furono interpellati vari patologi ed ematologi tra cui il dottor John Henry Atlschuler, patologo del Rose Medical Center a Denver, il quale dichiarò: “Quando mi avvicinai al cavallo, notai un taglio dal collo fino alla base del petto, un’incisione chiara e verticale. Sembrava che la carne fosse stata cauterizzata da un moderno laser (ma non esisteva la tecnologia laser nel 1967).
Ho eseguito centinaia di autopsie, ma in questo caso c’era una totale assenza di sangue. Al cavallo mancavano il cuore, i polmoni e la tiroide; il mediosterno era completamente vuoto e asciutto. Come si fa ad estrarre un cuore senza far uscire il sangue?”. Testimonianze successive riportarono la presenza di strane luci nei luoghi ove era stata trovata Lady ed anche la madre di Harry King (il rancher, fratello di Nelle Lewis, cui era stata affidata Lady al pascolo) osservò un “enorme oggetto luminescente”.
Esistono riferimenti a testimonianze di mutilazioni animali fin dal 1700, ma a partire dal caso di Alamosa sono ormai migliaia le carcasse ritrovate dai rancheros con gli stessi segni inequivocabili. Negli anni ’60 il fenomeno interessò il Montana, il Sud Dakota, il Texas ed il New Mexico, quindi nuovamente il Colorado, per poi estendersi – fra gli anni ’80 e ’90 – oltre i confini degli Stati Uniti. Numerosi casi sono stati segnalati, nel continente americano, dal Canada ai Caraibi, Porto Rico, Panama, Messico e Brasile (casi dei “Chupacabras”, i “succhia-capra”). A tutt’oggi si pensa di poter stimare le perdite totali su tutto il territorio americano in 1.000.000 di dollari. L’Europa invece sembra essere stata colpita in Francia, Spagna, Germania, Svezia e Italia. Infine, sono stati segnalati casi anche in Australia e in Estremo Oriente. Nei casi analizzati sino ad oggi gli ignoti chirurghi hanno proceduto pressoché analogamente ovunque: gli animali hanno subito tagli precisi come nessuna fauce animale o arma da taglio potrebbe fare, con residui di colore nerastro dovuti alla cauterizzazione immediata delle lacerazioni esposte ad alte temperature (dell’ordine di 400-500°C). In tutti i casi gli animali sono stati privati delle parti molli: occhi, lingua, labbra, mammelle, ano e genitali. Alcuni animali presentavano tutte le ossa di uno dei due fianchi fracassate, lasciando supporre che fossero stati sollevati in aria e quindi fatti precipitare al suolo (fino da qualche decina di metri) e abbiamo il caso di un toro rinvenuto con le corna conficcate nel terreno e di un altro animale mutilato incastrato su un albero a circa 20 metri dal suolo. Molti allevatori e mandriani hanno riportato di aver visto dischi luminosi in coincidenza del ritrovamento di animali mutilati, mentre altri hanno riferito di aver visto elicotteri neri, privi di contrassegni di riconoscimento, aggirarsi nei dintorni del loro territorio, sempre in coincidenza con questi ritrovamenti MAM.
Attualmente negli Stati Uniti c’è una taglia di 45.000 dollari sui responsabili delle mutilazioni animali e non è ancora stata incassata in quanto nessuno ha ancora trovato un autore dei MAM.
Il 1 febbraio 1979 il primo Distretto Giudiziario affida all’FBI uno stanziamento di 44.170 dollari per una ricerca sulle mutilazioni animali in USA e dopo un anno di indagini viene prodotto un memoriale che liquida l’accaduto come attacco di predatori della zona (K.M. Rommel Jr., “Operation Animal Mutilation”, prepared for the Criminal Justice Department, 1980). I medici e gli allevatori locali però ribattevano che sapevano riconoscere il morso di una volpe o di un coiote o di un rapace dal taglio netto di un bisturi medico. Il signor Rommel, autore del memoriale, aveva un curriculum con 28 anni di appartenenza come agente speciale all’FBI: 10 anni nel controspionaggio nel campo delle ricerche sui satelliti spia sovietici e 18 anni nel campo del crimine, di cui 15 nelle frodi bancarie e nel campo del crimine con uso di violenza. Questo agente dell’FBI si faceva aiutare da un folto gruppo di professori universitari (alcuni anche consulenti dell’FBI), che avevano tutto l’interesse a dire quello che il governo voleva fosse detto. Inoltre già dal 1954 era stata creata una sezione della CIA, nota come Majestic-12, volta all’insabbiamento sistematico di tutti i casi di probabile contatto alieno.
A parte il contenuto di questo e altri documenti governativi degli USA, che reputo francamente inattendibili, c’è il caso di documenti italiani (declassificati dalla Procura della Repubblica il 27 aprile 1999) e riguardanti mutilazioni di cavalli a San Rossore (Pisa), che si ripetevano da 5 anni. Dalle analisi condotte dai periti del tribunale sui resti dei cavalli si è potuta ricostruire la dinamica seguente: qualcosa dall’alto, si è agganciato al collo dei cavalli e li ha letteralmente tirati su, da qualche parte. Quindi al cavallo è stata praticata un’iniezione nella spalla destra per prelevare del sangue. Il cavallo è stato quindi abbattuto con una stimolazione a livello cerebrale che ha artificialmente aumentato il numero di battiti del cuore fino a farlo scoppiare. Gli organi sono stati prelevati in seguito, dopo che l’animale è stato trascinato da qualche parte provocando anche l’abrasione del parenchima laterale esterno. Infine l’animale è stato buttato giù, nel luogo del prelevamento ancora caldo. Nel 1997 la RAI ha trasmesso un servizio giornalistico che parlava di animali mutilati, probabilmente da satanisti vicino Pisa. Successivamente i due biologi Vladimir Voccoli e Daniele Palagi intervistarono la figlia dell’allevatore, a nome del Gruppo di ricerca sulle mutilazioni animali di Corrado Malanga: la testimone confidò che le avevano ucciso 11 fattrici e 1 puledro, tutti nello stesso modo e nel medesimo periodo, tra Ottobre e Gennaio. Spiegò che non poteva essere una ritorsione perché i cavalli erano di scarso valore e un danno molto maggiore gli sarebbe stato arrecato se avessero ucciso anche uno solo dei suoi cavalli da corsa. Fu sorpresa dalla precisione chirurgica dei tagli e della completa assenza di sangue.
Sembra improbabile che un gruppo di persone, anche se specializzate, riesca, da un elicottero in volo, a bloccare un cavallo impaurito, senza anestetizzarlo e a tirarlo sul mezzo ancora in volo. Sull’animale ancora vigile, anche se immobilizzato, viene inserito lo strumento che stimolerà (sembra con aghi ad avvitamento) il sistema nervoso autonomo all’altezza dell’atlante e attraverso l’occhio in direzione dell’ipofisi, in modo da stimolare le ghiandole surrenali a produrre adrenalina e noradrenalina. Al cuore viene impedito di collassare da un altro circuito nervoso artificiale applicato alla spalla destra (vedi la posizione dei fori cutanei).
Nel corso dei decenni, svariate sono le teorie promulgate per spiegare il fenomeno delle mutilazioni animali e nessuna finora ha trovato riscontri decisivi; comunque, per chi volesse approfondire, uno dei più accreditati studiosi del fenomeno è la giornalista statunitense Linda Moulton Howe, che ha studiato centinaia di casi simili e ha pubblicato il libro “A Strange Harvest” sulle mutilazioni in Wyoming e Colorado nel 1975. Va notato che il fenomeno è molto presente in un'area circoscritta dell'Arizona, nei pressi del sito della riserva indiana che ospiterebbe la fantomatica base segreta di Dulce.
Sono da scartare le ipotesi naturali, di attacchi di predatori o la pista satanica in quanto né i lupi né le sette possono procurarsi elicotteri e bisturi laser. Le ipotesi più plausibili sono quella di esperimenti militari, ma perché da trent’anni i governi porterebbero avanti una così dispendiosa, assurda operazione su animali di proprietà di civili, per poi affannarsi a coprire tutto con inchieste volutamente superficiali, quando potevano fare tutti gli esperimenti che volevano nella calma di un’installazione militare Top Secret? Inutile dire che gli ufologi pensano che gli autori delle mutilazioni siano gli alieni e che il Majestic-12 (il cui corpo utilizzerebbe mezzi di colore nero e senza scritte, sia automobili che elicotteri) si incarichi sistematicamente di coprire tutto, forse dopo aver visto l’effetto dell’esperimento radiofonico di Orson Wells (probabilmente pilotato dal governo stesso, come test di reazione della popolazione). (fonte: www.roswell.it)

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